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Soggezione

Once danzateatro
Regia: Sara Due Torri
Drammaturgia: Sara Due Torri
Attori: Alessandra Caviglia, Maria Francesca Guerra
Anno: 2016


Generi: Teatro-danza

Tags: credenze, assoggettamento, questioni di genere, ironia, bellezza

Quante concezioni sul corpo e sulla gestione del tempo, del desiderio e della salute crediamo vere senza metterle in discussione? In che modo queste credenze ci rendono un tipo di persona piuttosto che un’altra? A cosa credere? A cosa non credere? Possiamo credere a ciò che crediamo di noi stessi?
Grazie alle "credenze" ci orientiamo nella vita e costruiamo le nostre identità. Le rappresentazioni della realtà nel corpo si traducono in pratiche, abitudini, riti, divieti e possibilità, delimitano lo spazio dell'esperienza concessa, plasmano la forma della persona così come appare dall'esterno. Alcune forme di pensiero, forse, ci assoggettano più di altre.
Soggezione, una riflessione sulla gestione biopolitica dei corpi femminili nell'occidente contemporaneo.  


NOTE DI REGIA
I linguaggi performativi sono quelli della danza e del teatro. Lo spettacolo è adatto a spazi urbani e a contesti non convenzionali oltre che al palcoscenico teatrale.
Intendiamo lavorare con il pubblico creando in lui delle false aspettative sulla performance, dando informazioni volutamente errate, di cui si possa presto rendere conto, giocando con i piani di verità/falsità, proviamo a portarlo in uno stato di critica compartecipazione.
La performance inizia con Maria Francesca Guerra sul palco, mentre Alessandra Caviglia è seduta tra il pubblico. Maria Francesca si rivolge in modo diretto agli spettatori parlando e danzando per loro, Alessandra invece, agisce in funzione della performance e crea il panorama sonoro di riferimento - luoghi comuni, riflessioni, giudizi, spunti critici….
Le parole gradualmente entrano nel corpo e diventano gesti e danza, si sviluppa così la performance, in un gioco di rimandi tra verità/falsità testuali e verità/falsità del corpo. Il ritmo è sempre scandito dal suono della sveglia che interrompendo bruscamente le scene ci ricorda ogni volta che si tratta di un gioco, di una finzione, di una libera scelta tra diverse possibilità, così come accade per le verità a cui spesso ci aggrappiamo per il bisogno di un’identità che ci rassicuri rispetto a quanto muta nella nostra quotidiana esistenza.

Altri crediti: DI: Sara Due Torri
IDEAZIONE COREOGRAFICA di Sara Due Torri in collaborazione con Guendalina Di Marco
MATERIALE COREOGRAFICO: Maria Francesca Guerra 
CON: Alessandra Caviglia e Maria Francesca Guerra
COSTUMI: Aline Bozzo
DISEGNO LUCI:​ Federico Canibus

Una produzione di Once danzateatro e CC Bur (Centro Civico Buranello)
Con il patrocinio del Comune di Genova – Municipio II Centro Ovest
Con il supporto di: Progetto Maia 2016 / Teatro Akropolis.

Produzione: Once danzateatro, CC Bur/ Comune di Genova

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Once nasce nel 2009 a Siena in Toscana da un gruppo di danzatrici di nazionalità differenti (Italia, Palestina, Usa, Francia).
In principio, l’interesse della compagnia si è concentrato sull’esplorazione del movimento – nella sua dimensione fisiologica, antropologica e filosofica – e nell’esplorazione delle differenti pratiche d’improvvisazione. In seguito sono nati il desiderio e la necessità di imparare ciò che costituisce l’“artigianato” dello spettacolo. Così abbiamo iniziato a narrare storie. Storie per l’infanzia e storie per adulti. Per Once, i corpi, i colori e lo spazio sono la grammatica di un linguaggio che ha la sua forza comunicativa nelle immagini proposte, nei delicati equilibri che si creano sulla scena tra corpi in ascolto, ritmi registici, e amore per il dettaglio.
Nel 2012 l'associazione si è spostata a Genova e sono entrati a far parte del collettivo nuovi artisti (attori, musicisti, disegnatori del suono e delle luci, costumisti e scenografi).
I principali campi in cui Once opera sono: la ricerca e la produzione di spettacoli nell’ambito delle arti performative e l’organizzazione di eventi legati alla danza e alle arti contemporanee, la formazione e la promozione sociale in contesti di disagio.
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