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Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo

GIULIA PONT
Regia: Carla Carucci
Drammaturgia: Giulia Pont
Attori: Giulia Pont
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: relazioni, femminismo,

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Il cortisolo è noto per essere l’ormone dello stress. E avere livelli alti di cortisolo può essere un’ottima ragione per lasciare un partner che non ci rende felici! "Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo" racconta come la fine di un amore possa diventare un nuovo inizio. Un viaggio nel quale scoprire se stessi, emanciparsi dai canoni sociali che ci stanno stretti ed esplorare l'universo - spesso ancora tabù - del piacere femminile!
Un monologo comico sull’inizio di un nuovo amore, il più difficile, quello per se stessi.
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“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”(2013) nasce come sequel dello spettacolo “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” (2012), monologo che ha debuttato nel 2013 durante la prima stagione del Torino Fringe Festival e che è stato lo spettacolo più visto di quell’edizione. Il monologo è ancora molto richiesto e apprezzato e ha girato molti teatri in Italia e Svizzera.
“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo” si riallaccia al tema della fine dell’amore per raccontare però un punto di vista nuovo. Narra infatti come la fine possa essere, in realtà, un nuovo inizio: scoperta di sé stessi, della propria individualità e liberazione.
In un mondo in cui ancora troppo spesso una donna single è considerata come “mancante di un pezzo”, la protagonista lotta contro i pregiudizi della società e della famiglia per affermare sé stessa e i suoi desideri nonostante un padre patriarca, una mamma sessantottina pentita e una zia con l’hobby delle domande inopportune.
Nel suo percorso di scoperta di sé stessa si confronta anche con un mondo estremamente avventuroso e talvolta insidioso: l’universo del dating, spesso popolato da “casi umani”. Un viaggio nel quale la accompagna una controversa psicoterapeuta.
Tra ritratti di personaggi bizzarri, momenti di stand-up comedy e canzoni interpretate dal vivo, la protagonista affronta anche il tema della ricerca del piacere femminile scoprendo, con ironia ed eleganza, le carte di un gioco che per anni alle donne non è stato concesso.
Lo spettacolo ha vinto il Bando Residenze 2022 del Teatro della Caduta.
La regia del monologo è di Carla Carucci, che ha già firmato altri due spettacoli della Pont: “Non tutto il male viene per nuocere ma questo sì” ed “Effetti indesiderati anche gravi”. Quest'ultimo ha debuttato nel 2018 nella stagione del Teatro Stabile di Torino per Il Cielo su Torino.



Altri crediti: Disegno Luci Serafino Sprovieri

Produzione: Sostegno alla produzione Teatro della Caduta

File scaricabili:
Cortisolo.Scheda.tecnica.pdf
RassegnaStampa.pdf

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Giulia Pont:
2009-11: si forma presso l'Atelier Teatro Fisico di Torino diretto da Philip Radice studiando con maestri quali lo stesso Radice, Eugenio Allegri, Jean Meningault, Philippe Hottier, Rita Pelusio, Laura Curino.
2012: scrive "Ti lascio perché ho finito l’ossitocina", spettacolo comico che vince il concorso di monologhi UNO di Firenze e che ha fatto più di un centinaio di repliche in tutta Italia. Lo spettacolo è tutt'ora in programmazione in diversi teatri della penisola.
2012-16: lavora come attrice per la compagnia di teatro per ragazzi Action Theatre in English.
2015-16: fa parte del cast de "Il medico per forza" di Molière, diretto da M. Cavicchioli e prodotto da Mulino ad Arte.
2016-17: frequenta il corso di perfezionamento per attori Shakespeare School, diretto da Jurij Ferrini e con maestri quali lo stesso Ferrini, Cristina Pezzoli, Valerio Binasco, Marco Lorenzi, Alessandra Frabetti e altri.
2018: scrive, insieme a Corrado Trione, lo spettacolo comico "Effetti indesiderati anche gravi", che debutta nella rassegna Il cielo su Torino del Teatro Stabile di Torino. In scena con lei Lorenzo De Iacovo. Alla regia Carla Carucci. Lo spettacolo è attualmente in programmazione in diversi teatri d'Italia.
2018: scrive il monologo comico "Non tutto il male viene per nuocere, ma questo sì" di cui affida la regia a Carucci. Lo spettacolo è attualmente in programmazione in vari teatri della penisola.

Giulia ha lavorato anche come performer per l’artista contemporaneo Tino Sehgal (presso OGR e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino), come presentatrice di varietà e come cantante per alcuni musical.
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