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Prendi e porta a casa

virgolatreperiodico
Regia: Andrea Onori
Drammaturgia: Andrea Onori
Attori: Leonardo Codispoti Luca Gabos Andrea Onori Mariagrazia Torbidoni
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Altro

Tags: rider, lavoro, autorealizzazione, società

PRENDI E PORTA A CASA è un progetto di spettacolo nato per strada, frutto dell'esperienza di più di due anni di lavoro come rider. È il nostro modo di portare a teatro le idee e le annotazioni raccolte durante le traversate nel traffico, le attese estenuanti davanti ai ristoranti, le conversazioni con i colleghi. Partendo dalla quotidianità di chi tutti i giorni porta il cibo nelle nostre case, vogliamo parlare di un interrogativo più universale che più volte abbiamo affrontato e che può essere comune a molte persone al di là del loro mestiere: è questa la vita che voglio?

È la domanda che insegue Dubai, Carla, Alex e Potassio: quattro rider ognuno con trascorsi e obiettivi diversi che per scelta o per necessità si sono ritrovati a fare questo lavoro. Gli ostacoli che incontrano al loro bisogno di realizzazione sono innanzitutto una serie di problemi che questo lavoro comporta e che ci divertiamo ad esasperare con effetti comici e paradossali: gli ordini che non arrivano o vengono pagati sempre meno, le lunghe attese, le conseguenze legate allo stare tutto il giorno per strada, e quindi problemi di salute e il pericolo di incidenti; oltre alla precarietà dovuta al rischio sempre possibile di interruzione del rapporto da parte dell’azienda, per non parlare degli episodi di caporalato a cui molti stranieri sono costretti ad arrendersi.

La scelta principale, e anche la sfida più importante dal punto di vista drammaturgico, è quella di moltiplicare il ruolo del protagonista all’interno dei quattro personaggi, mettendo in scena la pluralità dei loro punti di vista, non necessariamente risolvendone la dialettica, ma anzi esasperandone le conflittualità e la ricchezza di sfumature. Un’altra scelta che abbiamo deciso di fare è quella per cui gli antagonisti (l’azienda, il caporale, il sistema) non sono mai presenti in scena, non sono personificati da un personaggio ma vivono al di fuori, ad indicare la distanza di forze che agiscono su di noi e contro di noi e di cui spesso possiamo solo registrare le conseguenze.

La scena quindi è solo per i rider e lo spazio scenico è un luogo ipotetico di attesa, un non luogo che esiste solo perché lì i rider si incontrano e scambiano battute nel poco tempo a disposizione prima dell’arrivo della consegna successiva. Sono conversazioni fast-food, comunicazioni effimere e inconcludenti in un beckettiano alternarsi tra aspettare e correre, correre e aspettare. Parallelamente ci sono momenti più personali, monologhi in cui raccontiamo la solitudine delle traversate per le strade, quando la testa è libera di andare e si ha modo di pensare, sperare, fare bilanci, propositi.

A livello scenico la scena è asciutta, i pochi oggetti presenti sono una bicicletta e gli zainoni classici dei rider che funzionano anche da elemento scenografico, posati a terra o come gradini su cui appoggiarsi, salire e muoversi.

Il progetto è inedito. È finalista al Premio Dante Cappelletti 2021 dove è stato presentato in forma di studio.

Produzione: virgolatreperiodico

File scaricabili:
PRENDI.E.PORTA.A.CASA.Genesi.del.progetto.pdf
PRENDI.E.PORTA.A.CASA.Scheda.personaggi.pdf

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VIRGOLATREPERIODICO è una compagnia di Roma che nasce nel 2010 dall'incontro tra Andrea Onori e Mariagrazia Torbidoni. Il gruppo sviluppa una drammaturgia originale che partendo da contaminazioni con realtà, opere e linguaggi differenti porta all'immaginazione e alla sperimentazione di forme autonome di espressione e realizzazione.

Il primo lavoro insieme è MISE EN PLACE, un corto teatrale con richiami al noir e al Teatro dell'assurdo. Finalista alla rassegna di drammaturgia "Schegge d'autore 2010", nel 2012 vince il “Concorso Spazio Aperto”, organizzato dall'Ass. Cult. La Teca di Nettuno.

La prima produzione del gruppo riguarda l'allestimento di OSCAR W., monologo femminile ispirato al genio di Oscar Wilde che fa parte di un più ampio progetto formativo volto a stimolare l'interesse del pubblico verso le opere e la biografia di questo autore. Ha debuttato nel 2013 e negli anni è stato rappresentato, anche come matinée per le scuole superiori, all'interno di varie rassegne e stagioni teatrali, tra cui: Teatro di Roma - Teatro di Villa Torlonia, Roma Fringe Festival 2017 e il Festival Vissi d'Arte del Teatro Tram di Napoli.

Nel 2018 debutta ERA MEGLIO SE FACEVO L'ATTORE, monologo metateatrale e disperato dedicato ad Amleto. Spettacolo tra i vincitori di Pillole 2017 del Teatro Studio Uno di Roma; in scena nel 2018 al Festival Inventaria e al Nops Festival, dove ha ottenuto la Menzione Speciale Teatrocittà.

Parallelamente la compagnia lavora a MACBECKETT!, progetto che rilegge la tragedia shakespeariana attraverso il Teatro dell'assurdo. Il progetto è vincitore della residenza Emergenze romane 2017/18 promossa dalla Sala RomaTeatri. Fa parte dello stesso progetto lo spettacolo spin-off WAITING FOR MACBÈTH, monologo incentrato su Lady Macbeth andato in scena al Roma Fringe Festival 2019.

Nel 2021 inizia la produzione di PRENDI E PORTA A CASA, progetto di spettacolo letteralmente nato per strada, frutto dell'esperienza di più di due anni di lavoro come rider. Il progetto è finalista al Dante Cappelletti 2021.
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