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LA MITE, dall’omonimo racconto di Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Teatro delle Bambole
Regia: Andrea Cramarossa
Drammaturgia: Adattamento del testo: Andrea Cramaroosa
Attori: Canto della scena: Federico Gobbi
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: Dostoevskij, La mite, incomunicabilità, relazione, monologo interiore

La protagonista della storia, la mite del titolo, si trova a raccontarsi per bocca d’un marito che non di dà pace, mentre resta proprio lì, accanto al corpo della morta suicidatasi da appena cinque minuti e quel “filo rosso di sangue” che, ormai raggrumato, le segna la bocca, unica traccia di una smorfia di libertà in una foresta di claustrofobiche incomprensioni. E, man mano che la fabula si svolge, ecco che la donna prende il posto dell’uomo che si arrovella il cervello per questa infame violenza di sguardi ficcanti e pungenti, compassionevoli e verecondi, sulla scoperta inaudita del corpo dell’amata scagliato su appuntiti e casuali cinque minuti di ritardo. Solo cinque minuti e l’avrebbe salvata. L’avrebbe salvata? L’ennesimo interrogativo si unisce alla già congrua geldra di domande senza risposte, una ad una in schianto contro lo sguardo di “severa meraviglia” che ha dissolto il loro amore di marito e di moglie, sposi per “caso” e per “istanti”, adoranti del corpo dell’altro in tempi asincroni, assieme all’insostenibile spazio lasciato inabitato dalla moltitudine di parole stracciate e appese nell’atrio d’una taciuta vergogna: l’inutile tormento d’un arrogante silenzio.

Altri crediti: Canto delle vesti: Silvia Cramarossa
Canto delle videovisioni: Zerottanta Produzioni
Canto della documentazione: Maria Panza

Produzione: Teatro delle Bambole

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Teatro delle Bambole nasce a Bari nel 2003 con la provocazione (in) formale di dare spazio alle voci dell’Arte attraverso lo studio e lo sviluppo di un Nuovo Metodo di Approccio all’Arte Drammatica.
Inizialmente come Manifesto Culturale, il Teatro delle Bambole si ispira al lavoro sul suono di Gisela Rhomert (Metodo Lichtenberger® Institut für angewandte Stimmphysiologie) e al “Teatro delle Orge e dei Misteri (Orgien-Mysterien-Theater)” dell’artista austriaco Hermann Nitsch, massimo esponente del Wiener Aktionismus (Azionismo viennese).

Il fondatore e ideatore è l’attore e regista Andrea Cramarossa che, dopo sette anni di intensi studi personali nell’ambito soprattutto della ricerca vocale, del suono e della voce applicata al canto e al parlato (sul rapporto tra suono e corpo, voce e persona, musica e personaggio), teorizza in via sperimentale un approccio all’arte drammatica mediante l’uso e la conoscenza del suono.

La produzione artistica è raccolta nell’archivio “Andrea Cramarossa - Teatro delle Bambole” custodito dalla Fondazione Morra - Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive e consultabile presso “Casa Morra - Archivio d’Arte Contemporanea” di Napoli (www.fondazionemorra.org).

Festival: “Collinarea”; “ItinerAria”; “Fabbrica Europa”; “La Città dei Bimbi”; “InventAria”; “Dionisiache”; “Cosmonauti”; “Il Giullare”; “Garden Art Festival”; “Love Sharing Festival”; “Gioia Bambina”; “I Teatri
del Mondo”; “Noborders Performing Art Festival”; “Le Voci dell’Anima”; “Festival della Salute Mentale”; “Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi”.
Collaborazioni: Regione Puglia; Comune di Bari; Comune di Modugno; Parco Nazionale dell’Alta Murgia; WWF Ufficio Educazione; Teatro Era di Pontedera; Teatro Stabile dell’Umbria; Teatro Pubblico Pugliese; Punti Cuspicui.

Premi: 1° premio al FAP Festival Nazionale dell’Arte Performativa.
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