Regia: Chiara Tarabotti
Drammaturgia: Chiara Tarabotti
Attori: Ilenia Veronica Raimo
Altri crediti: musiche di Mariem Hassan/tradizionali saharawi elaborazioni sonore di Lorenzo Pisanello luci di Jacopo Gussoni
Parolechiave: Saharawi, esilio, decolonizzazione, Mariem Hassan, musica, profughi
Produzione: Wokart associazione culturale
Anno di produzione: 2019
Genere: Prosa
Lo spettacolo Deserto si concentra sulla figura di Mariem Hassan, «la Voz del Sahara», la più importante e riconosciuta cantante saharawi.
La storia del popolo saharawi è ancora tutta da scoprire, una gemma preziosa da imparare a conoscere. I Saharawi si definiscono «il popolo delle nuvole»: nomadi, che diventano sedentari e si stabiliscono all'inizio del '900 nella zona chiamata Sahara occidentale, a sud del Marocco. È proprio questa posizione a fare gola a molti, Marocco e Mauritania in primis: il territorio è ricco di risorse naturali, soprattutto fosfati, ed il mare di pesci, gas e petrolio. Nel 1975 il Sahara occidentale viene invaso dal Marocco e dalla Mauritania (che poi si ritirerà dal conflitto): la zona è tuttora sotto occupazione, e la terra dei Saharawi è definita l'ultima colonia d'Africa, in cui i colonizzatori di oggi sono i colonizzati di una volta. Il popolo Saharawi vive attualmente in diaspora: una parte (minoritaria) è rimasta sotto l'occupazione marocchina, gli altri si sono stabiliti in campi profughi in Algeria, che ha dato loro ospitalità del deserto dell'Hammada, uno dei luoghi più inospitali del pianeta.
Nata nel 1958 a Smara e costretta a subire l'esilio nei campi profughi in Algeria negli anni '70 a seguito dell'invasione del Sahara occidentale da parte di Marocco e Mauritania, Mariem si fa voce e canto di un popolo che non perde la speranza di poter tornare a vivere nelle proprie terre. Dopo aver girato tutto il mondo con la sua musica, l'haul, ed aver portato la storia del suo popolo a pubblici diversi, muore nel 2015 nel campo profughi di Tindouf, in seguito ad una malattia.
La biografia di Mariem Hassan viene intrecciata, nello spettacolo, alla storia del popolo Saharawi, fondamentale per comprenderne a fondo i passaggi. Attraverso parti di narrazione storica alternate a momenti più evocativi, Deserto vuole portare alla coscienza dello spettatore occidentale una storia ancora purtroppo poco conosciuta attraverso un racconto rigoroso ma emozionale.
Il lavoro si svilupperà ulteriormente nel 2020 in seguito ad un viaggio nei campi saharawi programmato per il mese di marzo.
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