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Icaro caduto

Armamaxa teatro Ass. Cult.
Regia: Enrico Messina
Drammaturgia: Gaetano Colella
Attori: Gaetano Colella
Anno: 2017
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Icaro, icaro caduto, gaetano colella, enrico messina, armamaxa

La storia è leggenda: Icaro precipita in mare dopo essere fuggito con suo padre Dedalo dal labirinto, a Creta. Le ali artificiali costruite dal padre, tenute con la cera, si sfaldano non appena il giovane si avvicina al sole del primo mattino. Il padre disperato, dopo averlo cercato a lungo, si rifugia in Sicilia e tutti, proprio tutti, parleranno del giovane Icaro alludendo alla morale della favola: non ci si avvicina così spudoratamente al sole, non bisogna volare alto, non si deve sfidare la parola del padre.

Il testo scritto da Gaetano Colella racconta tutto quello che segue la funesta caduta di Icaro: il ragazzino, dopo lo schianto, non muore. Precipitato nel mare profondo ritorna a galla privo di sensi. Un pescatore lo raccoglie e lo porta a casa sua, da sua moglie. Insieme si prendono cura di lui, del piccolo ‘angelo’ cascato dal cielo, che sulle spalle aveva ancora delle penne, che aveva tutto il corpo fratturato, che a lungo non ha fatto altro che dormire e restare muto.

Qui cresce Icaro, redivivo, in una famiglia pugliese che lo osserva, lo nutre, lo accudisce. Intorno a lui pullula un villaggio di gente curiosa di vedere da vicino com’è fatto un angelo del cielo. Alcuni ci vanno per chiedere una grazia, altri per pura curiosità, altri ancora fanno la fina alla sua porta per osservare da vicino la sua deformità. E quando finalmente il giovanotto riapre gli occhi e parla, nel giubilo generale, nessuno si accorge della rabbia che cova in petto.

Il suo corpo deforme porta i segni dello schianto, la sua memoria è ancora fresca, nonostante siano passati alcuni anni. Che fine ha fatto sua madre, che ogni giorno si recava alle porte del labirinto per gridare il suo nome e pregava Minosse che gli restituisse il figlio? E soprattutto dov’è adesso suo padre, il geniale Dedalo che ha sempre avuto attenzioni per tutti tranne che per lui, che da sempre ha preferito dedicarsi alle sue invenzioni invece che a suo figlio? Icaro non ha più dubbi: non appena riuscirà a camminare raggiungerà la Sicilia e troverà suo padre.

Un testo che mescola diversi linguaggi: un dialetto italianizzato e una lingua pulita, in endecasillabi a rima alternata, che richiama il mito senza tradirlo.

Altri crediti: Disegno luci Loredana Oddone
Suono Raffaele Bassetti
Datore luci e suono Francesco Dignitoso
Costume Lisa Serio
Distribuzione Maria Assunta Salvatore

Produzione: Armamaxa Teatro / Pagine Bianche Teatro

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Armamaxa è parola di origine greca che vuol dire “carro, carretto”. L’Associazione trasporta i progetti teatrali dei suoi componenti che si riconoscono in un teatro necessario e umano fatto di passione, tempo e ricerca. Armamaxa ha fondato la propria poetica sulla ricerca del legame tra oralità, movimento, costruendo un percorso culturale e artistico fortemente legato al presente, in cui etica ed estetica non sono separate e la cui motivazione originaria è da ricercare proprio nel dialogo tra arte e società. La sua attività di produzione si rivolge sia al pubblico serale, sia a quello dell’infanzia e dei ragazzi. Così sono nati progetti e spettacoli come Braccianti, Mammaliturchi, Orlando, Orecchiette, Principesse, Robin Hood, Racconto d’Oltremare, 1981 All’inizio dell’era del godimento, “La Diritta Via: la Costituzione e Dante Alighieri senza distinzione di razza né lingua” (scritto con l’ex magistrato Giuliano Turone), Croce e Fisarmonica, il racconto teatrale dedicato a Don Tonino Bello vincitore della III° Edizione dei Teatri del Sacro. Nel 2014 Armamaxa partecipa con il Crest di Taranto, alla coproduzione di Capatosta, lo spettacolo dedicato alla “questione Ilva” scritto e interpretato da Gaetano Colella, con la regia di Enrico Messina. Dal Luglio 2008 Armamaxa teatro ha trovato casa nel Teatro Comunale di Ceglie Messapica grazie al Progetto di Residenza teatrale TEATRI ABITATI. Nel 2012 costituisce la Rete di Residenze Teatrali U.nanet e diventa partner di StartUP Festival con la direzione artistica di Gaetano Colella. In parallelo il lavoro della compagnia si è indirizzato verso la creazione di “grandi spettacoli di piazza” in cui le discipline del Teatro, della Musica, della Danza, del Nuovo Circo, mescolandosi, hanno composto il “format” ALL’INSU’ e OPERA POVERA Cabaret verdiano per una compagnia di artisti girovaghi, che apre la SFILATA DEI CARRI ALLEGORICI della 620° Edizione del CARNEVALE di PUTIGNANO: debutta il 23 Febbraio 2014 e viene replicato il 2, il 4 e il 9 Marzo 2014 davanti ad oltre 200.000 spettatori. Nel 2016, in occasione della XIX Ed. del Maggio All’Infanzia, debutta a Bari la nuova produzione per ragazzi e famiglie della compagnia ispirata alla celebre fiaba di H. C. Andersen: La Regina delle Nevi, piccola operina rock progetto di Enrico Messina e Giuseppe Ciciriello, la regia di Enrico Messina e l’elaborazione della musica dei Led Zeppelin di Mirko Lodedo. Nel 2017 nasce il nuovo progetto PagineBiancheTeatro e muove i primi passi la coproduzione con il Festival Internazionale di Narrazione di Arzo(CH) del progetto METAMORFOSI di e con Gaetano Colella, Enrico Messina e Daria Paoletta che sarà presentato nell’Agosto 2018. Dell’autunno 2017 sono la produzione e la messa in scena di ICARO CADUTO di e con Gaetano Colella e la regia Enrico Messina che vedrà la luce nel Febbraio 2018.
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