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quella notte che la notte non venne

schegge di cotone
Regia: schegge di cotone
Drammaturgia: emanuele di giacomo
Attori: ottavia leoni, chiara lombardo
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatroragazzi (7-12)

Tags: sogno, giochi linguistici, parole, italiano, lingua

QUELLA NOTTE CHE LA NOTTE NON VENNE

“Quella notte che la notte non venne” è la storia di un’adolescente di nome Margherita. La sua vita procede a gonfie vele fino a quando non si accorge lentamente che intorno a lei accadono dei fatti strani. Di notte, quando nessuno se ne accorge, le cose scompaiono, ma insieme agli oggetti spariscono anche i loro nomi e i ricordi associati ad essi.
Una mattina Margherita si sveglia nella sua cameretta: sente che manca qualcosa, ma non ricorda cosa; nella cameretta trova anche un album pieno di strani disegni, sui quali è scritta una parola con una grafia tremolante: Vola. Lei non sa cosa significhi o chi l’abbia scritta, ma intuisce che qualcosa non va. Vola è un nome? È qualcosa che lei deve fare? Che cosa è accaduto durante la notte? Continua ad avere la sensazione che qualcosa le sfugga e, se non si concentra, la perderà per sempre.
Decide così di non volersi più addormentare e la notte successiva, mentre combatte contro il sonno, succede l’inaspettato. I disegni prendono vita e Margherita si trova catapultata in un carosello di mondi immaginari, popolati da personaggi surreali: una strega, una terribile maestra d’asilo, una bambola smemorata e una bambina antipatica che però le somiglia molto. Ognuno parla una propria lingua particolare in cui le normali regole grammaticali sono capovolte o disattese: qualcuno sembra aver dimenticato l’esistenza di alcune lettere dell’alfabeto, altri utilizzano onomatopee e parole macedonia mescolate in discorsi nonsense che pure in qualche modo risultano comprensibili. Ogni mondo è un viaggio in una delle infinite possibilità della lingua: acrostici, tautogrammi, grammelot, rumori e musica. Margherita deve affrontarli e decifrarli, per capire qual è il legame profondo che lega i disegni a questi universi paralleli. Ce la farà ad arrivare alla fine del viaggio e capire perché le cose sono scomparse? Saprà riportarle indietro? Ma soprattutto riuscirà a scoprire chi le ha lasciato questi disegni come piccoli pezzi di mollica abbandonati dietro di sé?

PERCHE’ FACCIAMO QUESTO SPETTACOLO
Questo spettacolo nasce dall'idea che non esistono cose che non hanno un nome. Da sempre l’uomo ha provato a raccontare se stesso e per farlo ha arricchito il suo bagaglio di parole per poter ampliare le possibilità della descrizione. Tuttavia ribaltando la prospettiva: quando perdiamo un nome, quando dimentichiamo un pezzo della nostra lingua, insieme a una parte della sua complessità perdiamo anche una parte della complessità del nostro mondo. Una lingua piatta, povera, è anche lo specchio di un mondo misero, uniforme e banale. Insieme alle parole cominciamo a perdere l'attenzione per una realtà ricca di mille sfumature: tutto inizia ad assomigliarsi, tutto diventa pian piano uguale per poter essere descritto con le solite duecento parole. Ecco che allora prendersi cura della nostra lingua diventa un modo per resistere alla banalità. A nostro avviso è il primo passo per cominciare a immagina

Produzione: ersilio m, il moderno di agliana, schegge di cotone

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Schegge di Cotone è un’associazione culturale fondata a Roma nel 2002.
Negli ultimi anni di attività l’associazione culturale Schegge di Cotone ha promosso la sua attività nell’ambito del teatro-ragazzi, concentrandosi su tematiche civili come la Costituzione italiana (Una sana e robusta Costituzione), l’Unità d’Italia (Fratelli d’Italia) e la discriminazione (Un altro di tutto). Visto il successo degli spettacoli della compagnia dedicati alla nostra Carta Costituzionale (“Una sana e robusta Costituzione” per gli studenti delle scuole medie e “La sovranità appartiene al pop” per gli adulti) negli anni l’associazione ha avviato delle collaborazioni con numerose realtà che si occupano a vario titolo di tematiche civili come Libera, Libertà e Giustizia o singoli enti locali particolarmente attivi. Tra questi ci piace segnalare l’esperienza con il comune di Zero Branco: in occasione della festa del 2 giugno siamo stati chiamati a presentare il nostro spettacolo alla fine del quale il sindaco ha consegnato le tessere elettorali ai ragazzi del territorio che hanno compiuto la maggiore età. Da allora altri comuni italiani si sono uniti a questo esperimento e hanno deciso di replicare l’iniziativa nel loro territorio.
I nostri spettacoli inoltre fanno parte del circuito nazionale Teatro civile network organizzato da Avviso Pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie).

In questi ultimi due anni (2014-2015) la compagnia ha vinto il bando Incubatrici, indetto dalla Casa dei teatri e da Villino Corsini, producendo lo spettacolo originale Favole fatte a pezzi (debuttando a febbraio 2015 a villa Torlonia) e ha collaborato con l’associazione culturale Ersilio M per la produzione di Facciamo numero, spettacolo sulla matematica che ha debuttato al teatro Argentina di Roma. Attualmente entrambi gli spettacoli sono in tour in vari teatri italiani.

Parallelamente a questo ambito di interessi, la compagnia ha approfondito anche una serie di letture nel settore della scienza divulgativa, scrivendo dei testi originali su Newton e la legge di gravitazione universale (L’uomo che pesò la terra), e sulla figura di Darwin e il neoevoluzionismo (Da Darwin a Marilyn Monroe, un discorso sull’evoluzione).

In questi anni di lavoro con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, tra laboratori e spettacoli, l’associazione è entrata in contatto con più di 40.000 ragazzi di tutto il territorio italiano (40 spettacoli l’anno con 100 alunni a replica circa), specializzandosi nella creazione di un linguaggio sviluppato apposta per loro sempre con testi originali.
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