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A MAR, Come una formica in una terra di elefanti
Giulio MacrìRegia: Sara Pagani e Giulio Macrì
Drammaturgia: Giulio Macrì
Attori: Sara Pagani e Giulio Macrì
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: VM14

Generi: Prosa
Tags: Identità, famiglia, disforia, incomprensione
"Come è possibile che in 16 anni non abbiamo mai capito chi fosse davvero nostro figlio?"
“A MAR, Come una formica in una terra di elefanti” è il viaggio di due genitori separati che attraverso pregiudizi, incomprensioni e barriere sociali si muovono per comprendere la vera identità del figlio Marco. Lo spettacolo vuole indagare il mondo LGBTQIA+ e in particolare l’identità di genere e disforia di genere attraverso gli occhi di una mamma e di un papà.
SINOSSI
Enzo e Francesca sono una coppia di genitori separati che hanno deciso di non parlarsi più da diversi anni. Finché, alla soglia della mezza età, si ritrovano obbligati a riallacciare il loro rapporto per far fronte alla fuga di Marco, loro figlio, che a soli 16 anni lascia una lettera e si allontana da casa. Lo spettacolo parte proprio da questo momento, un preciso istante in cui il pubblico viene catapultato di fronte a un serio interrogativo: “Perché Marco non si trova più?". Enzo e Francesca partono per un viaggio poetico fatto di ricordi, un'ironica macchina del tempo che ci permette di rivivere vecchie emozioni e nuove scoperte, passando dal presente a ciò che è stato:
"Chi siamo? Che genitori siamo stati, noi?"
Questo viaggio nei tempi e negli spazi della loro vita lì porrà infine davanti alle ultime parole che Marco ha lasciato su quella lettera.
NOTE DI REGIA: SCENOGRAFIA/ STILE/ TEMI
Un sofà è al centro della scena e al centro di questa storia. Un sofà è l’espediente per raccontare luoghi diversi; è casa, è treno, macchina, è studio dello psicologo, è solitudine, rabbia, dubbio e incomprensione.
Uno stile brillante e leggero contraddistingue l’intero spettacolo, che da un’iniziale impronta ironica trova una dimensione intima e poetica nella parte finale.
La ricerca di amore e di comprensione è alla base di tutto lo spettacolo, ma il tema centrale è senza dubbio "l'identità".
È proprio l'identità che muove ogni cosa, indagando la disforia di genere e sconfinando in un argomento ben più ampio che riguarda ognuno di noi: il vero amore per se stessi.
Altri crediti: Consulenza drammaturgica a cura di Elena Scolari
Con la partecipazione di Matteo Bianchi e Paola Bonesi
Produzione: Pagani/Macrì
File scaricabili:
A.MAR,.Come.una.formica.in.una.terra.di.elefanti...scheda.artistica.pdf
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Nel 2017 è assistente alla regia per lo spettacolo “Il sogno di Jacopo” della compagnia EmitFlesti di Trento con la regia di Alessio dalla Costa, con Giuseppe Amato e Annalisa Morsella. Nel 2019 segue laboratori con Andrea Pangallo, Luciano Colavero e Francesca Macrì. Si diploma a ottobre 2021 presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine. Successivamente, viene selezionato per il corso di Alta Formazione di teatro danza a cura della compagnia Arearea presso Lo Studio di Udine, dove incontra Alessio Maria Romano, Marta Ciappina, Michele Abbondanza e Roberto Cocconi e a conclusione del quale va in scena con "CROSS" (Areadanza_ Urban Dance Festival). È attore e autore di “MEMORI” (spettacolo selezionato da DIRECTION UNDER30, Hystrio Festival 2023, vincitore del Bando CURA, Indòmati Fest e Ra-dici festival 2022) e dello spettacolo “A MAR, Come una formica in una terra di elefanti”. E’ ideatore e direttore artistico di RISALITE, festival di arte e teatro a Montevaccino (TN). Attualmente collabora come attore con la compagnia Anà-Thema Teatro di Udine, Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e il Teatro Stabile di Verona (per "Romeo e Giulietta" nel quale interpreta Mercuzio con la regia di Paolo Valerio).



