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Polvere

Collettivo Superstite
Regia: Riccardo Reina
Drammaturgia: Riccardo Reina, Annalisa Asha Esposito, Giulio Bellotto
Attori: Giulio Bellotto, Annalisa Asha Esposito
Anno: 2019


Generi: Figura, Performance, Installazione

Tags: teatro di figura, polvere

“Polvere” è uno spettacolo senza parole. Diventa dunque difficile articolare a parole ciò che si è voluto mettere in scena senza di loro. Il suo silenzio interroga l’insufficienza del linguaggio verbale e al contempo la sua necessità. Il ruolo delle immagini in ciò che chiamiamo “comunicabilità”. Cosa dicono le immagini che le parole non possono? Come interagiscono tra loro immagini e parole, come si intrecciano? Come condizionano reciprocamente la propria comprensione?
Quesiti fondamentali che ci vengono posti da un mondo che pare avere eletto l’immagine a cifra dominante del linguaggio universale, forza che attira e piega le parole verso un’immediatezza sempre più veloce quanto superficiale, che rende la complessità dei significati e dei concetti sempre più faticosa e insopportabile.
Perché andare in profondità, verso il buio e il silenzio, quando le immagini possono viaggiare alla velocità della luce?
Ma anche le immagini mostrano una densità specifica, se si impara a decifrare la loro grammatica. Possono le immagini comunicare la complessità del senso, possono educare l’occhio a leggere i significati che veicolano al di là (o al di qua) delle parole?
Quesiti che il teatro, in quanto pratica millenaria del vedere e del dire, può, ancora una volta, aiutarci a comprendere.

Lo spettacolo si sviluppa in un tempo e in uno spazio geometrici, rigorosi, costretti. Ma al contempo indefiniti.
Due figure umane incorniciate dal buio di un palco vuoto. In scena vediamo semplicemente un uomo e una donna immobili: aspettano che qualcosa accada. E qualcosa accade, anzi: qualcosa sta già accadendo. Non sappiamo da quando, ma della polvere sta già cadendo. Dapprima non è niente, sembra un caso, un incidente. Ma con un'inerzia inarrestabile, la polvere inizia a incidere sulle loro esistenze, sempre più incalzante. Da niente, diventa qualcosa, anzi diventa la cosa: tutto ciò che essa può significare, motore mobile dell’azione.
I personaggi fronteggiano questa invasione scoprendosi disarmati, tragicomici, meschini.
Inesorabilmente la polvere prende il sopravvento sulle due figure che, stremate, non tentano più nemmeno di ripararsi. Non possono più arrestare l’implosione del loro piccolo mondo circoscritto, schiacciato dal peso di ciò che non esiste, ovvero di ciò che hanno tentato in tutti i modi di ignorare, o di rimuovere. Fino a quando non si accorgono che loro stessi si stanno sgretolando, diventando insieme, a loro volta, nient’altro che polvere.

La polvere è il modo in cui il tempo stesso cancella le tracce di ciò che esiste. Ma è anche il modo in cui il tempo si fa materia e permette alle tracce di esistere.
Si può davvero contrastare l'inesorabile formarsi della polvere? Oppure l'illusione di lasciare una traccia che resista all’infinito non è che l'ennesimo modo - l'ultimo rimasto - per difendersi dalla finitudine dell'uomo? O forse da ciò che l’uomo teme ancora più della propria fine, ossia l’assenza di un fine.

Altri crediti: Animatore: Riccardo Reina


Produzione: Collettivo Superstite

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Collettivo Superstite nasce nel solco del più ampio progetto Animateria, corso professionale per operatori e tecnici del teatro di figura finanziato dalla regione Emilia Romagna e nato dalla collaborazione di tre importanti realtà teatrali nel panorama di riferimento italiano e non solo: Teatro Gioco Vita, Teatro delle Briciole e Teatro del Drago, con la partnership del Teatro del Buratto.
In questo contesto si incontrano Giulio Bellotto, Annalisa Asha Esposito e Riccardo Reina, tre giovani artisti decisi a esplorare criticamente le possibilità espressive del teatro di figura, ad interrogare l’eredità della tradizione e le sue trasformazioni a contatto con la contemporaneità, a ricercare la sua attualità, lo specifico dei suoi linguaggi particolari ma anche di ciò che li rende parte viva e cangiante di quella lingua universale che è il teatro.
"Polvere" è il loro primo lavoro d'ensamble; a ottobre 2019 è stato presentato in forma di studio al Teatro Gioia di Piacenza, al Piccolo Orologio di Reggio Emilia, al Teatro del Buratto di Milano e al festival Segni d'Infanzia di Mantova.

Giulio Bellotto - attore
Inizia a studiare teatro nella Comuna Baires di Renzo Casali. Dopo alcune esperienze teatrali universitarie si interessa di critica teatrale e avvia collaborazioni con magazine online quali Stratagemmi | Prospettive Teatrali, PaneAcquaCultura, Eolo, Il Bloggo, La Tigre di Carta. Lavora così in numerosi festival dell'area lombarda - Acrobazie Critiche, IT Indipendent Theatre, Ultima luna (Teatro Invito), PlayFestival (ATIR), CrashTest e DU30 (Teatro Sociale di Gualtieri).
In seguito a queste esperienze decide di tornare a fare teatro in prima persona e colpito da uno storico spettacolo di Donati&Olesen si iscrive alla scuola biennale del Teatro Arsenale di Milano per studiare secondo la pedagogia lecoquiana, diplomandosi nel 2017. Le basi del suo lavoro d'attore sono le maschere, nel loro utilizzo in scena tanto quanto nella costruzione; la Commedia dell'Arte, su cui lavora con Eugenio De Giorgi e Antonio Carnevale; il mimodramma ed il clown, sotto la direzione di Kuniaki Ida. Ha sperimentato il teatro di strada, anche come Barbonaggio Teatrale nella formula ideata da Ippolito Chiarello, e studiato teatro di figura presso Teatro Gioco Vita. Oltre a Teatro della Polvere, sta sviluppando il progetto de La Corporazione - collettivo di arte teatrale con base a Milano che conta già due spettacoli ispirati ai grandi poemi del '900.


Annalisa Asha Esposito - attrice
Attrice e poetessa. Selezionata da Saltinaria Teatro come miglior attrice 2016 con lo spettacolo “Hija de la Revolucion! Frida dentro, Frida Fuori”.
Assistente alla regia in “Madama Butterfly” opera di Puccini con la regia di Alberto Triola a Trieste e per "XY", trilogia di E. Brioschi prodotto da ERT Teatri (BO).
Lavora nel teatro classico (Teatro Stabile di Verona), speakeraggio (Piemme Mondadori), teatro sperimentale (Intimo Teatro Internazionale, Pink Punch Theater) teatro ragazzi (Geronimo Stilton, Ditta Gioca Fiaba). Frequenta l’accademia “MTS” musical the school di Milano. Approfondisce la recitazione con E. Dante, G. Vacis, D. Manfredini e partecipa al corso di drammaturgia all’accademia Paolo Grassi di Milano. Studia canto armonico col maestro Thomas Clements (Francia, Spagna e Tunisia). Percussionista e danzatrice nel gruppo Ddweco capitanato dal musicista Mario Zimei.
Nel 2008 pubblica la sua prima raccolta poetica “Una seconda volta” con Campanotto Editore di Udine.

Riccardo Reina – animatore e regista
Dopo la laurea in Filosofia all'Università Statale degli Studi di Milano, dal 2009 inizia a collaborare stabilmente con il Teatro delle Briciole, partecipando a svariati progetti in differenti ruoli: animatore, attore, tecnico, assistente alla drammaturgia e regista, cercando di dare continuità alla ricerca e alla sperimentazione sui linguaggi del teatro di figura che caratterizza tale centro di produzione.
In questo percorso s’inserisce - dal 2014 al 2016 – la collaborzione con la compagnia Dispensa Barzotti, con la quale vince la Segnalazione Speciale del Premio Scenario 2015 per lo spettacolo “Homologia”, di cui è autore e interprete.
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