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Figli Maschi

Figli Maschi
Regia: Lucio Guarinoni
Drammaturgia:
Attori: Giacomo Arrigoni Gilaberte Pietro Betelli Enrico Broggini Giorgio Cassina Flavio Panteghini Marco Trussardi Elia Zanella
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Teatroragazzi (13-25), Prosa

Tags: maschile, stereotipi, genere

Figli Maschi traccia un percorso poetico nel mondo del maschile, attraverso un racconto variopinto che prende spunto dall'immaginario comune per porre una serie di interrogativi esistenziali riguardo il significato e il ruolo del maschio nella contemporaneità.
Lo spettacolo tratteggia un dinamico racconto di formazione in un processo di crescita, dall'infanzia all'età adulta, seguendo alcuni quadri, storie e situazioni nelle quali ogni attore entra in modo diverso. Il gioco dei bambini che lottano e sognano cosa diventeranno da grandi immaginando personaggi fantasiosi, la goliardia del branco da adolescenti, il rito di iniziazione della prima rasatura, le preoccupazioni delle madri confessate ai preti, le proiezioni dei padri e l'obbedienza come unico valore, l'amore come vera emancipazione, la cura dell'altro e il suo rovescio nella violenza.
Figli Maschi è un canto di bambini sperduti, la voce di chi ha perso qualcosa ed è alla ricerca di qualcos'altro, nel mare aperto della propria maschilità. È domandarsi non solo cosa voglia dire essere uomini e donne, ma come essere uomini e donne. Una riflessione complessa a partire dall'elementarità di stereotipi e cliché chiaroscurali, approfonditi con ironia grottesca e acuta sensibilità, che tocca diverse tappe di formazione riconducibili alla quotidianità di ogni persona.
Uno spettacolo in levare che spoglia letteralmente il genere maschile di ogni connotazione archetipica, su tutte il vigore della virilità, per scoprirne la fragilità come unica vera possibilità del cambiamento.

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Figli Maschi è un progetto di ricerca artistica sull'identità di genere maschile.
Il progetto nasce a Bergamo a Novembre 2014, quando otto ragazzi tra i 19 e i 25 anni, con esperienze diverse nel mondo del teatro, decidono di riunirsi per dare vita a uno spazio di ricerca umana ed artistica sul tema delle identità di genere, in particolare sul maschile e sui maschili. A partire dalle proprie autobiografie il gruppo si racconta, provando a tracciare le linee che racchiudono e si spezzano rispetto all’appartenenza di genere di ognuno, indagandone i confini, i limiti, le possibilità, le differenze e le appartenenze rispetto a una norma. Lo spazio che si crea è quello di un vero e proprio laboratorio umano e teatrale, dove dare vita a un’autonarrazione dei maschili e dove poterne sperimentare le modalità di condivisione artistica.

Gli aspetti che caratterizzano la poetica degli spettacoli sono: l’orizzontalità del processo di lavoro in uno scambio continuo tra dramaturg, attori e scenotecnico, la volontà di ricercare sul tema dell’identità di genere a partire da sguardi e vissuti del gruppo, il coinvolgimento di più linguaggi con un’attenzione specifica all’incontro tra canto e messa in scena, il desiderio di fare un teatro che sia il più possibile comunicativo e significativo nell’incontro col pubblico, mosso dalla volontà di porre questioni e generare domande più che di mostrare risposte.

Da Dicembre 2017 il gruppo si è costituito formalmente in associazione, con l’obiettivo di proseguire la propria ricerca favorendo spazi di formazione e di incontro umano ed artistico. Perché il progetto Figli Maschi è soprattutto questo: uno spazio teatrale di libertà e di ricerca attorno a un tema profondamente umano, una continua scoperta di nuovi orizzonti del possibile, ritrovandosi ancora una volta obliqui, eccentrici e spostati rispetto al significante e alla legge che nel quotidiano, consapevolmente o meno, conosciamo e pratichiamo.

I Figli Maschi contano ad oggi 3 spettacoli presentati in diverse forme.
Lo spettacolo che ha dato nome alla compagnia, Figli Maschi, è un racconto dei nostri maschili, fuori e dentro gli stereotipi di genere che ci circondando, in un gioco che ci lascia "sempre spostati, sempre obliqui, sempre almeno in parte eccentrici".
La seconda produzione, Ragazzi, si concentra sulle figure archetipiche dell'eroe, e in particolare di Patroclo e Achille, con una rilettura dell'Iliade risultato di un periodo di residenza artistica presso QuieOra Residenza Teatrale. L'ultima di queste è stato un periodo di residenza artistica presso Artisti Associati di Gorizia con il tutor Giuliano Scarpinato, per il progetto "InduRiti" (titolo provvisorio) sui riti di passaggio maschili dall'adolescenza all'età adulta.
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