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La prima pietra

E.artEs cum panis
Regia: Mizar Tagliavini
Drammaturgia: Mizar Tagliavini
Attori: Dafne Ciccola, Salvo Lo Presti, Guido Sciarroni, Mizar Tagliavini
Anno: 2017


Generi: Danza, Teatro-danza
Che cos’è il male oggi?
In che modo si può dire che le sue manifestazioni, le sue spinte, le
sue modalità di aggredire il tessuto del mondo e delle persone, si
siano modificate?
Vittime o carnefici? Quanto la cultura sottile della violenza ci
sommerge rendendoci alienati dai gesti, dalle parole… e allo stesso
tempo ad essa assoggettati e succubi?
Lo spettacolo di teatro-danza “La prima pietra” tenta di portare
alla luce queste dinamiche scardinando la semplicistica logica del
“puntare il dito”. Cosa accadrebbe se rivolgessimo quel dito, quella
pietra a noi stessi e lasciassimo che affondi per toccare le viscere?
Lo spettacolo pertanto, attraverso uno sguardo ed una scrittura
del gesto che oscilla tra la leggerezza onirica e l’ironia talvolta
grottesca, desidera fornire degli spunti allo spettatore per
un’autoanalisi guidandolo nello stesso processo visivo ed emotivo
che gli artisti si sono trovati a percorrere. Uno spettacolo sul filo
teso della domanda “Ma io… quando sono violento?” così da porre
l’attenzione sulla facoltà di pensare, la capacità di distinguere tra
giusto e sbagliato e le loro implicazioni sociali scandagliando le
sfumature e le controversie dell’animo umano. Sembra che una
certa “terribile normalità” così come fu definita da Hannah Arendt
nel suo scritto “La banalità del male”, comunemente ripudiata da
una certa società, trovi luogo di manifestazione nell’intimo delle
case così come nelle mani dei potenti senza che ciascuno sia
cosciente e pensante in relazione alle proprie azioni.
Piccoli grandi violenze quotidiane, piccole grandi violenze sociali,
piccoli grandi violenze mondiali scollate dalla percezione e dal
pensiero del male stesso. “La prima pietra” è un corpo a corpo
interiore per ricucire la distanza dagli esiti dei nostri atti distruttivi.
Desidera essere un contributo alla sensibilità di ciascuno così
erosa, gravemente indebolita e oggi più che mai prossima alla
cancellazione.

Produzione: E.artEs cum panis

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La e.artES cum panis è una compagnia professionale di arti performative contemporanee fondata da Mizar Tagliavini, coreografa e regista, regolarmente registrata il 21 dicembre 2018. Si tratta di un'organizzazione senza scopo di lucro impegnata nel promuovere l'educazione, l'arte, l'intercultura, il sociale e la ricerca neuroscientifica attraverso le sue produzioni artistiche. La cum panis, infatti, è nata con l’idea di voler essere uno spazio professionale nel quale l’arte possa esprimersi nella sua essenzialità, cosi da costituire per la società un luogo educativo dove sia possibile interrogarsi, fare esperienza, ritornare all’essenza della vita. "Quando hai due soldi, con uno compra del pane, con l'altro dei giacinti per la tua anima" (proverbio persiano).Con un team flessibile composto da 2 a 10 membri a seconda dello spettacolo, la e.artES opera con contratti Nazionali del Lavoro, garantendo professionalità e qualità nelle sue performance. I processi creativi della compagnia nascono spesso come occasioni per esplorare tematiche sociali rilevanti, alla ricerca di un linguaggio autentico che possa connettere il pubblico con le sfide e le aspirazioni dell'umanità.Sotto la guida di Mizar Tagliavini, la compagnia adotta un approccio che privilegia la genuinità e l'essenza del gesto. Il lavoro di Tagliavini si distingue per la sua profonda ricerca della verità emotiva e simbolica, utilizzando il gesto come mezzo per comunicare significati profondi e universali.I processi creativi, spesso si configurano come un'opportunità per esplorare le tematiche sociali che Tagliavini considera fondamentali per un'umanità più integra, cercando autenticità nel linguaggio artistico. L'oggetto-soggetto che sceglie di raccontare guida ogni aspetto della sua produzione, dall'elaborazione della coreografia alla scelta delle luci, della musica, della scenografia, della regia, della drammaturgia e degli elementi di robotica. Il suo approccio creativo si incentra sul servizio e sulla spoliazione, consentendo al tema di penetrare profondamente per eliminare ogni forma di manierismo.L’aspirazione di Tagliavini è attingere alla dimensione sacrale del gesto, utilizzandolo nella sua valenza simbolica ed evocativa per stabilire una connessione significativa tra senso e forma.Attraverso le sue produzioni, la e.artES cum panis si impegna a offrire al pubblico esperienze artistiche autentiche e coinvolgenti, che superino le barriere comunicative e raggiungano il cuore degli spettatori con una visione chiara e un'attenzione scrupolosa ai dettagli.
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