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LA PALLA ROSSA

Compagnia NIM - neuroni in movimento
Regia: Marco Taddei
Drammaturgia: Marco Taddei
Attori: Paolo Li Volsi Elisa Conte Margherita Saltamacchia Marino Zerbin Delia Albisetti
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatroragazzi (10-18), Prosa

Tags: Commedia, morte, prosa, educativo

Il testo
Angelino si presenta a notte fonda in casa della figlia Marianna e di Marco, il marito, dicendo che sta per morire, che la Morte l'ha chiamato al telefono e che voleva passare a salutare la figlia. I due pensano che sia pazzo ma all'ora stabilita la Signora Morte si presenta alla porta. Marianna vuole far salutare ad Angelino sua figlia Alice, di sette anni, prima che il padre parta per sempre, ma Angelino non è disposto a parlare della morte ai bambini.

Sonia Lurati sul progetto di spettacolo "La palla Rossa"

Grazie alla mia professione ho incontrato in questi anni molte famiglie toccate dalla morte: figli che hanno perso i genitori, genitori che hanno accompagnato i propri figli nelle ultime ore del loro cammino terreno, docenti che hanno sostenuto allievi, comunità intere che hanno accolto il dolore di bambini orfani... Il tema della morte è il mio dono come lo è stato accogliere Elia nelle mie braccia per poi lasciarlo partire poche ore dopo. Un dono che grazie alla resilienza si è trasformato in condivisione con altri e che oggi, grazie a questa pièce di teatro, diventa strumento di divulgazione della convinzione educativa che si può parlare ai bambini della morte. No, non solo si può, addirittura si deve! Elisabeth Kübler-Rossi amava dire che i bambini hanno della morte una conoscenza che va al di là di quella degli adulti. Gli adulti pensano spesso che i bambini non sanno niente della morte, ma che forse un giorno si ricorderanno quello che proprio i bambini avranno insegnato loro, quando loro stessi saranno confrontati al “nemico ultimo”. Scopriranno allora che questi bambini sono stati dei maestri colmi di saggezza di fronte ai quali erano loro stessi degli allievi debuttanti. Per me l'occasione di poter dire, attraverso una pièce drammatica e allo stesso tempo esilarante, quanto la fiducia verso i piccoli sia uno strumento indispensabile per affrontare momenti di vita dolorosi che toccano molti bambini. Poter affermare ancora una volta di più quanto la paura sia degli adulti che non vedono nei bambini quel côté resiliente che così bene li caratterizza.

Marco Taddei autore e regista Questa piece nasce dall'incontro con Sonia Lurati e dalla volontà di scrivere una storia per il palcoscenico che avesse al centro la domanda: "Come si parla ai bambini della morte?". Il tema è delicato e mette in gioco diversi approcci educativi. La lettura di testi come La morte è di vitale importanza di Elizabeth Kubler Ross, Dialoghi con i bambini sulla morte di Daniel Oppenheim e Così è la vita di Concita De Gregorio mi hanno aiutato ad orientarmi in questo argomento e a trovare un punto di partenza.

"Ho scelto di accostare la gravità del contenuto ad un linguaggio ed uno stile improntati alla commedia e al surreale. L'immaginazione e la fantasia con cui i bambini leggono il mondo sono stati la chiave nell'affrontare questo lavoro.

Altri crediti: In collaborazione con Sonia Lurati (psicopedagoga)
Disegno Luci Matteo Crespi e musiche originali di Giorgio Mirto
finanziato da Banca Stato e Coop Cultura

Produzione: Cambusateatro (ch) e NIM - Neuroni In Movimento

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Abbiamo fondato la Compagnia ufficialmente nel 2006 ma il nostro percorso inizia qualche anno prima, nel 2003 durante la scuola del Teatro Stabile di Genova. In quel periodo facevamo cabaret nei bar d'inverno e spettacoli di prosa in piazza d'estate.
Nel tempo abbiamo cercato il nostro gusto, il nostro modo di fare teatro,  abbiamo cercato il teatro che più ci rappresentasse e ci siamo resi conto che le storie di autori recenti erano quelle che più avevamo voglia di recitare.
Siamo andati in scena con testi di autori londinesi e irlandesi, nel tempo anche inediti scritti da Marco Taddei e Barbara Moselli che fanno parte della compagnia.
Crediamo in un teatro d'attore, dove la recitazione è alla base dello spettacolo e le regia è a servizio della storia, delle persone che lo rappresentano e del pubblico.
Nella storie che scegliamo vogliamo che la persone possano riconoscersi, immedesimarsi, ridere e piangere perché il teatro è un grande mezzo per arrivare al cuore delle persone e una forma di terapia contro ogni sonno della ragione.
Dal 2006 abbiamo messo in scena "Il pergolato di tigli" e "Shining city" di Connor Mcpherson, "Bollocks" di Lee Hall (l' autore di "Billy Elliot"), "Orphans" di Dennis Kelly, "La Signore Baba e il suo servo Ruba" di Marco Taddei e "La mamma più forte del mondo" di Barbara Moselli."
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