Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Piangere è un artificio

Cantharide
Regia: Elena Galeotti
Drammaturgia: Elena Galeotti collaborazione con Rita Frongia
Attori: Elena Galeotti e Ilaria Debbi
Anno: 2016


Generi: Prosa
Accade così, passano gli anni, ma i ricordi riaffiorano, si mescolano a fantasie recondite e a quelle notti di voci minacciose e di corpo aspirato dalla paura.
Accade con leggerezza che l’amore tra madre e figlia generi il desiderio di morte.

Un’attrice insonne in una notte di luna piena scivola nei ricordi esaltanti di un presunto, luminoso passato e nelle evocazioni di Salomè e Erodiade. I ricordi da attrice rivelano uno stato di intermittenza.

In scena, due creature intrecciate, attraversate da ombre.

Una giovane figura in penombra disturbata dagli incubi e dalla storia. Si trascina obliqua come un narciso scosso dal vento, succube, servile ma al tempo stesso sadica per indifferenza, sotto gli occhi da talpa patrigni.

- È questo vecchio che ci portiamo dentro la mamma?

La mamma, appunto.
L’insoddisfazione è come lava che cova, nella donna-madre.
Una donna sul viale del tramonto, i capelli senza più luce e una gloria perduta. Una creatura smarrita, le parole perdute, la memoria frantumata. La madre è in preda al meccanismo del tempo, inesorabile e spietato, talvolta s’inceppa.
La lingua di Erodiade è quella dei ricordi, delle ombre, di chi è stato, delle battaglie familiari, è la lingua che ha limato il suo volto e che domina il corpo della giovane figlia. Si deve deturpare per essere Erodiade? Cosa deve fare con la sua faccia? È un’immensa e sanguinosa nevicata, la madre non è più Erodiade e nemmeno la sua parola. È l’umana bestemmia, l'inesistenza, la cenere, il niente.

È una notte di luna piena. La notte è il tempo che non dorme, e mille e una notte, e la voce disumana, e c’è una luna e trame di voci che chiamano sangue. Poi ci siamo noi, poco regali, tanto goffe, con la nostra anima, oltraggiata da tante ombre e colpi bassi.

Produzione: Cantharide

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

CANTHARIDE
ASSOCIAZIONE CULTURALE CANTHARIDE
Si costituisce nel 2001, a Zola Predosa (BO) come gruppo teatrale di produzione spettacoli e laboratorio di ricerca sull’arte della messinscena e dell’attore. L’associazione è composta da un nucleo stabile di artisti con diverse competenze e dall’inizio ha sviluppato rapporti di collaborazione con altri enti ed artisti. L’attività che Cantharide svolge comprende la produzione di spettacoli; l'organizzazione di rassegne teatrali (Progetto Contronatura dal
2001) e progetti culturali: D’Umanità L’Attore in collaborazione con Drama Teatro, Per una Comunità di Passioni in collaborazione con Teatro Patalò; infine la 'formazione', sia all’interno delle scuole che extrascolastica, legata a progetti particolari. Il gruppo collabora attivamente con l’Amministrazione Comunale di Zola Predosa, con la Regione Emilia Romagna (Cantharide è beneficiaria della L.R. 13/99 dal 2006) sia per la programmazione della rassegna teatrale che per le produzioni; ha collaborato inoltre per anni con la Fondazione ERT per i laboratori teatrali nelle scuole dell’Area Bazzanese; dal 2016 partecipa al progetto CLASS ACTION,
L.R.37, del Distretto Culturale di Casalecchio, Bologna. Dal 2006 Elena Galeotti, direttrice artistica di Cantharide, fa parte del L.G.S.A.S. (Libero Gruppo di Studio d’Arti Sceniche) coordinato da Claudio Morganti, insieme ad un gruppo di circa 30 artisti. Dal 2017 Cantharide gestisce l’Auditorium Spazio Binario a Zola Predosa.
ULTIME PRODUZIONI
Dal 2009 tutte le produzioni di Cantharide sono dedicate al rapporto arte/adolescenza, vecchiaia/giovinezza. Lo spettacolo Educazione Europea dall’omonimo romanzo di Romain Gary (2015) è stato pensato e realizzato per un pubblico di giovani delle scuole superiori. Il primo studio su Orfeo (2015): A mio fratello il regno, a me lasciate il canto (Orfeo-prime scintille) è stato scritto e realizzato con un gruppo di giovani artisti ventenni. Piangere è un artificio (2016) prende spunto dal rapporto tra Erodiade-Salomè, dai contrasti tra madre e figlia adolescente, tra la giovinezza e la vita che lentamente si sgretola. Gola e Mariachi (2017 e 2020) sono un inno alla giovinezza, all’amore, alla vita e al tempo stesso alla difficoltà di vivere nella complessità dell’universo che ci circonda.

www.cantharideteatro.it (sito in manutenzione)
www.spaziobinario.it

Condividi