Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.
Indoor
Compagnia Dego/MorRegia: Anna Dego, Alessandro Mor
Drammaturgia: Anna Dego, Alessandro Mor
Attori: Anna Dego, Alessandro Mor
Trailer: Link
Anno: 2016
Generi: Teatro-danza
Tags: interno, due, realtà, immaginario, match.
La partita si gioca in due, in un interno, tra un tavolo, due sedie e un attaccapanni.
Un uomo e una donna sono in procinto di uscire.
Nei brevi istanti di silenzio in cui si mettono il cappotto o si allacciano le scarpe, flussi di pensieri li attraversano.
Lo spazio inizia a trasformarsi, il tempo si dilata, il mondo reale sfuma in quello immaginario.
Di colpo sono in gioco. Gioco, partita, incontro.
I due si fronteggiano, si spalleggiano, si accaniscono, più simili a partner di danza che ad avversari.
Colpo su colpo si rimbalzano le loro fragilità, i loro sogni, le loro paure.
Non ci si può tirare indietro, nessun bordo campo, nessuna quinta, si può solo giocare fino in fondo.
Prima di uscire.
Fonti letterarie:
David Foster Wallace: Il tennis come esperienza religiosa, La ragazza dai capelli strani, Infinite Jest, Un antidoto contro la solitudine. Annabella Rossi: Lettere da una tarantata, Carnevale si chiamava Vincenzo scritto con Roberto de Simone.
Altri crediti: Progetto in residenza presso Olinda, Milano
Progetto sostenuto da C.L.A.P.SpettacolodalVivo
Produzione: Compagnia Dego/Mor
Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
Non è stata caricata nessuna recensione
Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
Anna Dego e Alessandro Mor, attori diplomati rispettivamente alla scuola del Teatro Stabile di Genova e alla scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da G. Strehler, si incontrano nello spettacolo Tango barbaro di Copi con Toni Servillo e Mariangela Melato, regia Elio De Capitani, coreografia Adriana Borriello nel ’96.
L’incontro con la coreografa segna per ambedue una svolta fulminea verso il linguaggio della danza.
Entrano nella compagnia di Adriana Borriello dove lavorano dal 1997 al 2007, nei seguenti spettacoli: Tammorra, Kyrie, Animarrovescio, I cieli e la terra, Chi è devoto e al progetto di videodanza Rosario per un pianto rituale, regia Manuela Taiana, coreografia Adriana Borriello.
Selezionati al corso per danzatori contemporanei interdisciplinari Dal rito alla danza, sostenuto dalla Comunità Europea, approfondiscono le tematiche che partono da una visione antropologica del movimento.
Nel 2001 Anna Dego e Alessandro Mor vengono inseriti nel progetto Teatri per la Danza e presentano, all’interno del XXV° Festival internazionale di Polverigi, il loro primo spettacolo Nododiamante, tratto dal mito di Tristano e Isotta, la cui tappa successiva sfocia nello spettacolo Ostinato, con musiche originali di Giuliano Palmieri, spettacolo che debutta all’interno di Romaeuropa Promozione Danza nel 2003.
A Palermo lavorano in diversi lavori teatrali del regista Claudio Collovà e insieme si trovano ne La caduta degli angeli da W.B. Yeats.
Alternano al lavoro d’insieme, lavori autonomi: Anna Dego intesse una lunga collaborazione con l’ensemble musicale di fama internazionale l’Arpeggiata diretta da Christina Pluhar in veste di coreografa e danzatrice, i cui concerti vengono rappresentati dalla Carnegie Hall di New York alla Cadigan Hall di Londra; Alessandro Mor, oltre a lavorare in teatro con, tra gli altri, Mario Perrotta, Milena Costanzo, Angelo Facchetti, intraprende insieme ad Alessandro Quattro un percorso autorale che genera diversi spettacoli, tra cui Bruto, Donne di terra e Giuliano (produzione del Ctb, stagione 2016/17).
Dal 2014 lavorano insieme allo spettacolo Indoor in collaborazione con il circuito C.l.a.p.s. SpettacoloDalVivo e al progetto di residenze di Olinda, Milano.
L’incontro con la coreografa segna per ambedue una svolta fulminea verso il linguaggio della danza.
Entrano nella compagnia di Adriana Borriello dove lavorano dal 1997 al 2007, nei seguenti spettacoli: Tammorra, Kyrie, Animarrovescio, I cieli e la terra, Chi è devoto e al progetto di videodanza Rosario per un pianto rituale, regia Manuela Taiana, coreografia Adriana Borriello.
Selezionati al corso per danzatori contemporanei interdisciplinari Dal rito alla danza, sostenuto dalla Comunità Europea, approfondiscono le tematiche che partono da una visione antropologica del movimento.
Nel 2001 Anna Dego e Alessandro Mor vengono inseriti nel progetto Teatri per la Danza e presentano, all’interno del XXV° Festival internazionale di Polverigi, il loro primo spettacolo Nododiamante, tratto dal mito di Tristano e Isotta, la cui tappa successiva sfocia nello spettacolo Ostinato, con musiche originali di Giuliano Palmieri, spettacolo che debutta all’interno di Romaeuropa Promozione Danza nel 2003.
A Palermo lavorano in diversi lavori teatrali del regista Claudio Collovà e insieme si trovano ne La caduta degli angeli da W.B. Yeats.
Alternano al lavoro d’insieme, lavori autonomi: Anna Dego intesse una lunga collaborazione con l’ensemble musicale di fama internazionale l’Arpeggiata diretta da Christina Pluhar in veste di coreografa e danzatrice, i cui concerti vengono rappresentati dalla Carnegie Hall di New York alla Cadigan Hall di Londra; Alessandro Mor, oltre a lavorare in teatro con, tra gli altri, Mario Perrotta, Milena Costanzo, Angelo Facchetti, intraprende insieme ad Alessandro Quattro un percorso autorale che genera diversi spettacoli, tra cui Bruto, Donne di terra e Giuliano (produzione del Ctb, stagione 2016/17).
Dal 2014 lavorano insieme allo spettacolo Indoor in collaborazione con il circuito C.l.a.p.s. SpettacoloDalVivo e al progetto di residenze di Olinda, Milano.
Condividi
