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LA CASA DEL PANDA

Compagnia TPO
Regia: Francesco Gandi, Davide Venturini
Drammaturgia: Francesco Gandi, Davide Venturini
Attori: Daniele Del Bandecca, Martina Gregori
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatroragazzi (4-8), Prosa, Danza

Tags: teatro interattivo, teatro multimediale, multidisciplianare, danza ragazzi, compagnai tpo

A passi di danza, seguiamo un Panda... la sua “casa” è in una foresta grande quanto tutta la Cina.
In questo viaggio immaginario ci addentreremo nelle storie, nella tradizione, nella cultura della Cina.
Incontreremo foreste di bambù, mostri, fuochi d’artificio, aquiloni. Capiremo in modo semplice e intuitivo come, nel pensiero cinese, gli elementi della natura siano in relazione tra di loro secondo un andamento circolare. E’ la teoria dei “Cinque Elementi” (WU XING), dove ciascun elemento si trasforma e genera il successivo: legno - fuoco - terra - metallo - acqua.
I “Cinque Elementi” sono quindi la traccia seguita dai due danzatori per coinvolgere i bambini in un viaggio, nel tempo e nello spazio, attraverso la Cina e i suoi paesaggi fatti di natura, cultura antica, tradizioni, canzoni.
In scena le immagini ed i suoni avvolgono i piccoli spettatori in ambienti colorati e interattivi, in piacevoli giochi di gruppo insieme ai danzatori, rendendo questa esperienza di viaggio unica e immersiva.
NOTE SU “LA CASA DEL PANDA”
Un viaggio che è il pretesto per avvicinarsi alla cultura, alle tradizioni e alle storie millenarie
della grande Cina. Trattare questi temi ci ha portato ad approfondire la complessità del pensiero tradizionale cinese ed acquisire un diverso modo di pensare e di considerare la realtà. Abbiamo capito che nel pensiero tradizionale cinese gli elementi della natura sono in stretta relazione tra di loro
secondo un andamento circolare come infatti spiega la teoria dei cinque elementi o meglio
“movimenti” che è una delle teorie fondamentali per il pensiero filosofico cinese.
I Cinque Movimenti o Wu Xing o Elementi Dinamici, hanno un ruolo di assoluta importanza,
sono la chiave di volta per la comprensione di tutto il pensiero filosofico cinese. La parola Wu Xing è composta dall’ideogramma Wu che indica il numero cinque e dalla parola Xing che significa muoversi, camminare. Nell’insieme la parola Wu Xing assume il significato di una trasformazione dinamica e permanente, con i Cinque Elementi che indicano ciascuno le modalità in cui queste trasformazioni vengono espresse. Il Legno genera il Fuoco e bruciando forma delle ceneri che si decompongono in terra, il Fuoco diventa così elemento generatore della Terra. Dalla Terra si estraggono i metalli che disciolti diventano l’acqua che nutre le piante e gli alberi, secondo un’eterna e immutabile legge universale. Questo è il ciclo “sheng” o della “creazione”, che viene chiamato nella medicina tradizionale orientale relazione “madre-figlio”. Nella fase preparatoria dello spettacolo abbiamo seguito il più rigorosamente possibile questa teoria che, di fatto, è diventata la “linea guida” sulla quale abbiamo costruito i quadri visivi e le scene, le coreografie, le immagini e i paesaggi sonori. Seguendo questa traccia lo spettacolo è stato quindi articolato in cinque quadri principali corrispondenti, ciascuno, ad un elemento.

Altri crediti: visual design Elsa Mersi
sound design Spartaco Cortesi
computer engineering Rossano Monti
oggetti di scena Livia Cortesi
costumi Chiara Lanzillotta
realizzazione costumi Annamaria Clemente
in collaborazione con TONG - Pechino (Cina)

Produzione: Compagnia TPO, Teatro Metastasio di Prato

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Teatro visivo, emozionale, immersivo: negli spettacoli del TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni, i colori. Grazie all’uso di tecnologie interattive ogni spettacolo si trasforma in un ambiente “sensibile” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e il pubblico stesso interagiscono insieme esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura.

Gli spettacoli prodotti si caratterizzano per l’uso di proiezioni di grande formato, la creazione di ambienti teatrali immersivi e l’impiego di tecnologie interattive alcune delle quali specificatamente sviluppate dalla compagnia per i propri spettacoli.

Lo spazio scenico è concepito come ambiente dinamico e reattivo in grado di coinvolgere il pubblico in azioni individuali o di gruppo: è infatti dotato di sensori (touch pad, videocamere e microfoni) che permettono sia ai performer che al pubblico di modulare suoni o interagire con le immagini attraverso il movimento o la voce. Grazie a queste tecnologie vengono creati ambienti teatrali “sensibili” dove i bambini possono esplorare lo spazio e scoprire così che questo risponde in un “certo modo” alle loro azioni; si crea quindi una relazione attiva tra loro e la scena, una forma di dialogo con spazio, forme e suoni, che diventa esperienza artistica.

Negli spettacoli del TPO il ruolo dei performer assume una valenza particolare: grazie agli effetti interattivi i danzatori “dipingono” e “suonano” in scena usando il corpo o il movimento ma soprattutto invitano i bambini ad esplorare lo spazio con un approccio teatrale che privilegia l’uso del corpo e dello sguardo.
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