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Sinapsi

Circoamalassunta
Regia: Tiziana Marsili Tosto
Drammaturgia: Tiziana Marsili Tosto e Valeria Luconi
Attori: Romina Antonelli Oscar Genovese Nicola Venturi
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Performance

Tags: associazioni, mentali, cervello, azioni, quotidiano

La nostra vita mentale è immensamente più ricca e potente di quella reale ed è per lo più sconosciuta agli altri. È questa la vera solitudine: il mistero del pensiero che vola in libere associazioni, collegando cose apparentemente diverse e lontane, o forse effettivamente lontane, grazie a quel lusso che solo la mente può concedersi quando è libera da condizionamenti, ammesso che possa mai esistere una situazione di assoluta libertà. Il tempo di queste associazioni è dato dalla durata interiore dell’io, come diceva Bergson.
Nel cervello di un uomo, di una donna, di ognuno di noi, una mattina o una sera, mentre si sta compiendo un’azione quotidiana – come per esempio farsi la barba o struccarsi o lavarsi i denti – compaiono, come in un lungo flash, una serie di immagini, ricordi, spezzoni di film visti o di canzoni ascoltate, frammenti di vita vissuta o anche solo sognata che, senza un ordine preciso, vengono a galla come pesci morti in riva al mare della mente. Libere associazioni, random, una dopo l’altra, come accade anche prima di dormire, o quando la nostra mente è libera di andare dove vuole, o quando inconsciamente stiamo cercando la soluzione a un problema, a un disagio, a quella sensazione di vuoto a cui non si riesce a dare un nome, che può prendere chiunque di noi, in qualunque momento della vita. Così accade di immergersi in un’apparentemente casuale avvicendarsi di immagini, come se la realtà intorno non avesse più consistenza, rapiti dal vortice del proprio immaginario. Ed è in quei pochi minuti, o forse ore, in questa dimensione parallela, in questo inframondo cerebrale, in questo zapping nel palinsesto della memoria in cui la mente viaggia, compone e dipinge liberamente senza una meta, che si sviluppa una sorta di film, di video, di opera pop-rock, surreale e concreta al tempo stesso, in cui ognuno di noi è artefice e protagonista, regista e attore di ciò che è stato, è o sarà, oppure di ciò che non è stato, non è e non sarà mai.
Una sorta di intenso sliding doors, la vana e perenne ricerca di dare un senso a questa strana cosa che è vivere. Il filo sotterraneo dello spettacolo è qui, nella lacerante dicotomia tra impotenza e desiderio, tra il rassegnarsi all’impossibilità di realizzare il desiderio e il coraggio di ribellarsi e vivere senza briglie, magari abbandonandosi proprio al ritmo delle proprie sinapsi.

Altri crediti: Riprese e montaggio video: Silvia Borroni
Foto di scena: Mary Della Giovanna

Produzione: Circoamalassunta

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La Compagnia Circo Amalassunta nasce ufficialmente nel 2004 ad Ancona con la direzione artistica di Tiziana Marsili Tosto, ma già nel 1999 opera nel proprio territorio organizzando eventi culturali e conducendo laboratori durante i quali gli attori approfondendo ed allenando la propria conoscenza e sensibilità psichica e fisica, hanno come fine di creare un teatro basato su una grammatica espressiva fatta di immagini, suoni e azioni che trovano il loro compimento nell’analisi di testi letterari e teatrali, spesso utilizzati come fonti per una personale drammaturgia.
Il teatro verso cui tende quindi è prodotto non solo di indicazioni registiche e di riscrittura del testo, ma anche dalla compartecipazione degli attori che mettono in gioco la loro creatività ed emozionalità. Uno dei temi principali e oggetto di interesse della compagnia è lo studio di figure femminili che con la loro vita hanno lasciato un segno nella storia e nell’immaginario collettivo.
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