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UNMADE IN ITALY

MOTUS
Regia: Rosanna e Simona Cieri
Drammaturgia: Rosanna Cieri
Attori: Danzatori: Veronica Abate, André Alma, Martina Agricoli, Maurizio Cannalire, Simona Gori. Con la partecipazione di Miriam D’Acquisto, Eleonora Della Torre, Ilaria Fratantuono, Mattia Solano.
Anno: 2015


Generi: Danza, Teatro-danza

Tags: danza, MOTUS, ricerca, innovazione, teatro-danza

Nel 2012, il quotidiano La Stampa assieme ai 5 più importanti quotidiani europei, Le Monde, El Pais, Suddeutsche Zeitung, The Guardian e la polacca Gazeta Wiborcza, ha lanciato il progetto “Lo stato dell’Unione”, con l’intento di fotografare lo stato dell’Unione Europea, attraverso inchieste che trattano approfonditamente di Europa sia come unione istituzionale, sia come unità tra i popoli europei.
Le tematiche sono state declinate all’interno di diverse sezioni redatte dai giornalisti di tutte le testate coinvolte nel progetto. Nella sezione “L’Europa dei luoghi comuni” i quotidiani hanno chiesto a 6 giornalisti e a 6 vignettisti, dei loro staff di individuare gli stereotipi del proprio paese. Ne è emerso un quadro non proprio edificante degli Italiani, che l'Europa ha bollato come popolo di evasori di tasse, Latin Lovers - Berlusconi style, mammoni e incapaci di coraggio.

Il sociologo e saggista Renato Mannheimer, ha effettuato un sondaggio sui difetti e le virtù degli Italiani percepiti dagli stessi Italiani. I risultati ufficiali dell’autoanalisi degli Italiani hanno evidenziato che il maggior difetto è il fatto di essere mammoni (16%), l'essere maleducati (12%), imbroglioni (10%) e fannulloni (7%).
Per quanto riguarda i pregi, al primo posto c'è l'allegria (20%) a pari merito con la generosità (20%). Seguono la simpatia (18%), l'ospitalità (17%), la creatività (13%) e la furbizia (9%).
Gli italiani sostengono anche che la cosa che ci tiene più uniti è la famiglia (20%), poi la patria e il patriottismo (9%), il calcio e lo sport (5%) e, a pari merito, al 4% , amore e amicizia, bandiera e cultura.
Il simbolo che rappresenta meglio l'Italia, secondo gli italiani, è la cucina (18%), a pari merito con i grandi monumenti. Seguono le opere d'arte e le città' d'arte (16%) e la moda e l'architettura (8%).

A difesa degli Italiani si è levata la voce del giornalista, Massimo Gramellini: “Il nostro peggior difetto, è il compiacimento. Nessuno parla male del proprio Paese come noi, ma solo perché ci consideriamo talmente fortunati a essere nati qui che possiamo permetterci qualsiasi lusso: anche di sputare su quella fortuna”.
UNMADE IN ITALY è una fotografia ironica e irriverente del nostro Belpaese, visto con gli occhi di chi “non si sente italiano, ma per fortuna o purtroppo lo è”. Lo spettacolo, firmato dalle sorelle Simona e Rosanna Cieri, costituisce la prima parte di un lavoro più ampio sul paese Italia che, passando per pregiudizi, luoghi comuni e problemi reali, prova a dipingere un quadro di quello che siamo o che avremmo potuto essere. Un lavoro denso di citazioni e metafore che attinge agli anni della “dolce vita” come simbolo di quella produzione culturale italiana di qualità riconosciuta nel mondo, per sprofondare con ironia nello sfascio quotidiano dell’inefficienza, della corruzione e del degrado, con i quali, invece, è sempre più spesso identificata l’Italia di oggi.

Altri crediti: Coreografie Simona Cieri
Soggetto Rosanna Cieri
Musiche autori vari

Produzione: MOTUS A.C. con il sostegno di Regione Toscana

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La Compagnia MOTUS, diretta dalla coreografa Simona Cieri, è sostenuta dalla Regione Toscana, dal Comune di Siena, dal Comune di Castelnuovo Berardenga e dal Comune di Sovicille.
La ricerca artistica della Compagnia MOTUS è mirata a individuare gestualità significanti per la trattazione di argomenti di impatto sociale e si spinge oltre la danza contemporanea e il teatro danza, usando strumenti espressivi diversi, inclusi quelli multimediali, con i quali produce spettacoli e video documentari.

La Compagnia nasce nel 1991, al Piccolo Teatro di Siena, da un’idea di Simona Cieri, danzatrice e coreografa, con il nome di Duncaniando, ma cambia nome in MOTUS, nel 1995, a seguito dell’esperienza maturata (Premio Nazionale di Coreografia 1994).
La vasta produzione di MOTUS (oltre 80 produzioni in 25 anni) si caratterizza per la ricchezza di collaborazioni con musicisti, poeti, attori, artisti visuali, videomaker, fotografi, ma anche moltissimi enti e associazioni impegnati nel sociale. Tra questi, l’UNICEF per cui MOTUS è testimonial per l’istruzione ai bambini lavoratori fin dal 2003.
Grazie a questa fitta rete di collaborazioni, i lavori di MOTUS sono apprezzati non solo in Italia, ma anche all’estero (USA, Singapore, India, Regno Unito, Olanda, Grecia, Spagna, Portogallo, Romania, Bosnia Erzegovina) dove hanno ottenuto importanti riconoscimenti (premi Teatarfest 2006 e 2008). In particolare, l’impegno della Compagnia in Bosnia Erzegovina si protrae da oltre 10 anni con il progetto “Moving to Peace”, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Sarajevo, il Comune di Tuzla (BiH), molte associazioni bosniache e la Fondazione Alexander Langer di Bolzano.
Nel 2009 lo spettacolo “Iris sotto il mare”, dedicato alle donne migranti, riceve l’apprezzamento ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana e nel 2010, l’apprezzamento ufficiale è attribuito anche allo spettacolo contro la pena di morte “Della tua carne”.
Nel 2011, è stato pubblicato il volume VENTI DI MOTUS a cura del Prof. Andrea Mancini, che illustra per testi e immagini, i primi venti anni di attività della compagnia.
Dal 2012 la Compagnia opera in maniera continuativa anche in Asia, sia presentando i propri spettacoli nei maggiori teatri e festival, sia attraverso i corsi condotti dalla coreografa Simona Cieri presso la Nanyang Academy of Fine Arts (NAFA) e presso LASALLE College of the Arts di Singapore.

Dal 2009 MOTUS ha la direzione artistica della Rassegna itinerante MoveOff che ha lo scopo di avvicinare al pubblico italiano quanto di meglio si muove nel campo della ricerca e innovazione per la danza e le arti performative a livello nazionale ed internazionale.
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