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Multilove/Grado 0

I Macelli No Theater
Regia: Lorenzo Cianchi
Drammaturgia: Collettiva (ogni performer è autore della propria drammaturgia)
Attori: John K Benazzi, Giulia Campatelli, Viola Caradonna, Primavera Contu, Greta F, Virginia Galgani, Alesiya Khodosevich, Amelia Pecoretti, Gabriele Tampucci, Eleonora Tinti, Valerio Signorini
Anno: 2015


Generi: Danza, Performance

Tags: performance, adolescenti, site-specific.

Multilove/Grado 0 è una serialità di micro atti performativi in cui i performer si azionano all'interno di spazi non specifici, creando una ruota d'adattamento tra luogo, movimento e spettatore.

Il lavoro si articola in undici azioni indipendenti, intersecabili e coesistenti, che
ri-immaginano lo spazio teatrale.
Partendo da un'urgenza, ogni performer-autore ha indagato uno specifico gesto: diversi atti nascono dalla scelta e successiva esplorazione di uno spazio, altri dalla ricerca sul movimento puro, altri ancora dall'utilizzo di meccaniche specificamente teatrali smontate e ribaltate.

Tune*
L'autore coinvolge il pubblico in un coro, un'introduzione collettiva

La condizione umana
Una riflessione sull'atto del guardare e del farsi guardare. La performer sceglie il luogo
da riallestire e vi colloca un oggetto fuori posto, creando una relazione intima con lo spettatore. L'azione è la pura osservazione.

Approccio geografico ad un luogo X dove X è l'incognita
Partendo dal proprio quotidiano e dalle proprie domande, l'autrice costruisce una performance-lezione, un dialogo a senso unico con gli spettatori: come si raggiunge la felicità, il benessere, il luogo X? Vi è davvero una formula?

Assunzione di impossibilità #1
Un atto di insistenza, un esercizio di relazione: il performer entra in rapporto con l'impossibilità di compiere un'azione fisica specifica, senza un'idea di resa.

Il miglior mezzo per sopportare il tempo
La performance intende lasciar fluire, generosamente, il suono, senza interruzioni. L'azione, semplicemente, dà corpo alla musica.


Lux
Il lavoro è basato sul gioco: come un burattinaio, il giovane artista crea delle microstorie fatte di luci, manovrando oggetti, risalendo alla fonte, all'origine.

I'm living my Padanian dream
(Mi chiamo Anna, ho 27 anni)
L'azione gioca sulle associazioni di pensiero tra parole e immagine, provando a dipingere un quadro narrativo.

Mirrors
L'occupazione di uno spazio che si fa altro: il lavoro richiama un atto quasi rituale di preparazione, di inconsapevole esibizione. L'ingresso in uno spazio privato colloca lo spettatore in una posizione di ospite, di osservatore del rito.

14 movimenti per pulirsi la bocca
La performer attraverso la progressiva ripetizione del movimento va alla ricerca di un gesto finale caratterizzante rimanendo così allo stadio di una mera descrizione. Un totalitarismo del movimento e un elogio al lusso di non poter articolare il pensiero.

Stand-by
L'autrice sceglie una forma oracolare: due stanze, una sola possibilità. Una performance one-to-one multisensoriale, in cui si da allo spettatore la possibilità di vivere un'esperienza contemplativa.

A sort of vision*
Una danza silenziosa e d'impatto, fortemente caratterizzata n cui l'artista si fonde con il terreno e con i colori, divenendo ritmo, divenendo altro da sé.


* non presente nel video per impossibilità tecnica di ripresa.

Produzione: I Macelli Certaldo

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I Macelli No Theater, gruppo artistico con sede a I Macelli di Certaldo si occupa da diversi anni di progetti e produzioni teatrali, di danza contemporanea, arti visive e moda, studiando i confini tra i linguaggi del contemporaneo. Ha lavorato per diversi festival
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