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VERTIGINE 2.0

Monica Luccisano
Regia: Monica Luccisano
Drammaturgia: Monica Luccisano
Attori: LUANA DONI
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Teatro-danza

Tags: intersessualità, ermafroditismo, identità, genere, teatrodanza

VERTIGINE 2.0
(spettacolo teatrale con incursioni nella danza che affronta il tema dell’intersessualità)
Che cos’è un’identità? Quanto è pericoloso doversi definire in un solo genere? Perché si ritiene ancora necessario "normalizzare" ciò che non rientra nella norma? Sono queste le domande che circolano vorticosamente in Vertigine 2.0, un racconto agito e danzato che vuole confrontare attraverso la parola, il gesto e il linguaggio del corpo con il tema dell’intersessualità (un tempo ermafroditismo) e dell’identità di genere.
Una giovane donna è afflitta ormai da molti anni da continue vertigini: si ritrova spesso a perdere l’equilibrio, cade improvvisamente a terra, poi prova un forte senso di nausea e di colpa. Questa terribile danza la tiene prigioniera, e con un grave senso di depressione, rendendole faticosa ogni relazione interpersonale.
Non ci sono cause fisiologiche, ma qualcosa di più profondo, che ha radici antiche. Nel corso delle molte sedute di psicanalisi, la donna (o presunta tale) cerca di individuare un asse d’equilibrio dove poter arginare lo smarrimento e lo stato d’ansia provocato dalle cadute, e ripercorre ogni angolo della propria storia, nel tentativo di fare luce.
Si scopre così vittima del sistema famiglia e della società perbenista, dei pregiudizi e delle imposizioni di chi ha voluto sistemare le “devianze” del suo corpo “non perfetto”, quando non aveva alcuna facoltà di scegliere né di comprendere la propria identità.
Lei/lui cade ancora, e ancora nella vertigine. Il dolore giunge al punto di sentire, in una sorta di implosione, il desiderio di annientare totalmente il proprio corpo indefinito, per ritrovarne forse, sommerso, un altro più vero, più intimo, con cui rinascere.

LUANA DONI
Nata a Torino il 25 giugno 1990, è danz-attrice.
Si forma artisticamente come ballerina classica e contemporanea presso l’Associazione Coreutica Artistica Duncan (Fondazione TNT) diretta da Anna Maria Salomone, nel teatro fisico con Marco Alotto e Laura Morandini e nella recitazione presso il Cours Paul Clément di Parigi.
Ha partecipato alla realizzazione di cortometraggi nazionali e internazionali come Shaft di Ghisi/Gozzi e La faim va tout droit (2017) di Giulia Canella, premio miglior corto FIATICORTI FILM FESTIVAL e LAMEZIA FILM FEST e a varie fiction televisive italiane.
Dal 2017 entra a far parte della compagnia teatrale Doppeltraum Teatro, con cui ha realizzato tra l’altro: “Due atti di dissenso”, regia Chiara Bosco; “Srelunke” – Omaggio a Karl Valentin, regia Chiara Bosco; “Umane Risorse” testo e regia di Francesco Marabeti; “All you Can b(et)”, testo e regia di Elvira Scorza; “Fuga da Sarajevo” testo e regia di Monica Luccisano.
Artista poliedrica – che definisce sé stessa danz-attrice - attualmente è anche collaboratrice della rivista italiana Studi Francesi ed è co-responsabile insieme a Gabriella Bosco delle iniziative artistico/letterarie dedicate alle letture plurilingue presso l’Università degli Studi di Torino.

Altri crediti: disegno sonoro Matteo Castellan
disegno scena Nathalie Deana
disegno luci Alberto Giolitti

Produzione: Associazione Tékhné

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