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TERRAMADRE

Nardinocchi/Matcovich
Regia: Nardinocchi/Matcovich
Drammaturgia: Nardinocchi/Matcovich
Attori: Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti
Premi: Progetto Cura 2023


Generi: Prosa, Performance

Tags: natura, viaggio, osservazione, cammino

Esiste un patto tra noi e la natura? È ancora un nostro interlocutore? Noi siamo città o natura?

A queste domande non avevamo una risposta.
Per questo, con Terramadre, abbiamo intrapreso un viaggio - fisico e teatrale - durato più di un anno, che ha avuto l’obiettivo di ridefinire il nostro rapporto con la natura.
Un desiderio che abbiamo sentito entrambi, ma che nasceva da esigenze opposte: Niccolò voleva ritrovare il rapporto viscerale che aveva instaurato con la natura da bambino; Laura sentiva invece un profondo senso di paura e voleva capirne le origini, per poi provare a dominarla, riuscire a fidarsi.
Ciò che ci ha accumunato è stata la voglia di uscire dalla città in cui viviamo, per esplorare nuovi territori e incontrare molteplici umanità. Abbiamo attraversato diverse regioni: Emilia Romagna, Umbria, Puglia, Lombardia, Piemonte e Toscana; in ogni territorio abbiamo incontrato e intervistato persone che vivono e lavorano a contatto stretto con la natura: contadini, allevatori, produttori di vino, apicoltori, pescatori, enti parco, guide escursionistiche… Terramadre intreccia le parole raccolte dalle persone incontrate alle nostre esperienze autobiografiche, sia in relazione al legame passato con la natura che al vissuto del viaggio.
Questi incontri hanno anche dato vita alla scena dello spettacolo, che ci piace definire “scenografia partecipata”: un totem costruito solo con materiali e oggetti che rappresentassero il rapporto con la natura delle persone intervistate.
Il totem prende vita nel corso dello spettacolo con l’avanzare delle scene, intitolate come se fossero le tappe del viaggio percorso – le piante pioniere; c’è solo la strada; mappare il percorso; divieto d’accesso; fallire - essendo stato un viaggio frammentato e non continuativo.

Terramadre è uno spettacolo tout public, pensato sia per luoghi all’aperto che al chiuso, urbani e non, perché ci interessa la possibilità di contrapporre la natura incontaminata all’intervento dell’uomo.
Come nel nostro precedente lavoro Arturo, tornano degli elementi che sono alla base di una poetica che si sta definendo: la non-rappresentazione e l’intento di creare una drammaturgia che necessiti dell’intervento degli spettatori per essere completa, senza il quale l’azione non potrà proseguire.

LA CAMMINATA: Arriviamo in teatro a piedi. La camminata non è performativa, bensì è un’osservazione oggettiva del territorio attraversato, che si basa su tre regole: assenza dell’io; sospensione del giudizio; presenza di almeno un testimone che vada a confermare che ciò che si osserva sia reale e non immaginario. L’osservazione apre lo spettacolo: viene riportata davanti a tutto il pubblico, in un’improvvisazione alternata e complementare.
Dove possibile, ci piace aprire la camminata agli spettatori o a parte di essi, così che anche loro possano provare ad osservare il territorio che li circonda, per poi dare un contributo alla nostra osservazione una volta arrivati in teatro.


Altri crediti: di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich

organizzazione Silvia Zicaro

scena Bruno Soriato e Giuseppe Frisino

sound design Dario Costa

foto e video Simone Galli

produzione Florian Metateatro



con il supporto di Sementerie Artistiche; Ass. Ippocampo; Ferrara OFF; Laagam-ORA | IntercettAzioni Centro di Residenza della Lombardia; Teatri di Vita/ Elsinor - Teatro Cantiere Florida / TRAC – Centro di Residenza Pugliese nell'ambito del Progetto Cura 2023



progetto vincitore Bando CURA 2023, Life is Live - un progetto di Smart e Fondazione Cariplo, Bando Verdecoprente 2022, Bando OFFline 2023, progetto finalista Premio Cantiere Risonanze 2022



Produzione: Florian Metateatro

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Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich sono due registi e drammaturghi. Laura si forma presso l’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea di Roma, diplomandosi nel 2019 al corso triennale di regia e dramaturg, mentre Niccolò si diploma nel 2014 al corso di autore teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Laura, con lo spettacolo Pezzi, vince nel 2019 il Roma Fringe Festival e Niccolò nel 2017 riceve la Segnalazione del Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo Trittico delle Bestie. La compagnia Nardinocchi/Matcovich nasce nel 2020, quando Laura e Niccolò iniziano a lavorare insieme con lo spettacolo Arturo, vincitore del Premio Scenario Infanzia ex aequo 2020, finalista al Premio In-Box nel 2021, vincitore Premio della Critica FringeMI 2022 e vincitore del Premio delle Giurie Direction Under 30 2022. Arturo partecipa a molti Festival estivi come Kilowatt, Opera Prima, Tramedautore, Segnali, e ha una tournée 2021/2022/2023 con diverse date in tutta Italia. Grazie a questo primo incontro, Laura e Niccolò cercano di porre le basi per la creazione di una poetica, che intendono portare avanti e continuare a sviluppare: un teatro che vuole essere accadimento e non spettacolo; dove non ci sia finzione e si vada oltre la rappresentazione; dove ci sia una drammaturgia frammentata e non del tutto definita; dove gli spettatori interagiscono e facciano parte di ciò̀ che accade; un teatro di comunità̀, che vuole stare nelle cose e in un pensiero che possa poi continuare a generare delle domande nella testa di chi partecipa all’accadimento.Dal 2022 Silvia Zicaro – diplomata al corso di organizzazione dello spettacolo dal vivo alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano – lavora con la compagnia Nardinocchi/Matcovich, occupandosi dell’aspetto organizzativo e distributivo della compagnia.Attualmente la compagnia lavora al progetto Terramadre, finalista al Premio Cantiere Risonanze 2022 e vincitore del Bando Verdecoprente 2022.
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