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Tutte le Persone Vive

lorenzo montanini
Regia: Lorenzo Montanini
Drammaturgia: Rosalinda Conti
Attori: Giordana Morandini
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa
Molte domande ruotano intorno alla scrittura e alla messa in scena di questo monologo.
Una di queste domande, emersa a priori indicando la necessità di scrivere questo testo, è un iper-oggetto, un elefante nella stanza, un rumore di fondo che riempie costantemente lo spazio che si crea tra una parola e l’altra delle nostre conversazioni: come facciamo a vivere sapendo che tutto è destinato a morire? Come gestiamo e decliniamo nella nostra vita la consapevolezza che tutte le persone vive, un giorno, moriranno? E che moriranno gli animali, le esperienze, alcuni oggetti, gli alberi, i momenti, insomma che tutto non fa altro che finire?
Questa prima domanda apre davanti a noi un vaso di Pandora di questioni tortuose.
Una di queste è: possiamo noi, individui che abitano un occidente civilizzato, colto, nevrotico, perlopiù metropolitano, lasciare che la natura, nel suo peculiare modo, ci insegni come guardare da un altro punto di vista l’abisso verso il quale tutto corre o cammina? Oppure: poiché quello che ci attende è inevitabile, è saggio scegliere la strada che nel momento presente -o almeno fino qualche tempo fa- sembra la più battuta, ovvero lasciare che la morte esca dalla porta di servizio e da buona parte delle nostre conversazioni, che rimanga in un territorio liminale delle nostre coscienze? E poi: cosa è cambiato in noi (e nel nostro sistema immaginifico) da quando, quasi tre anni fa, la morte è rientrata senza invito dalla porta principale, costringendoci a riflettere non solo sul modo in cui moriamo ma anche sul modo in cui viviamo?
A partire dalla morte di un albero, la protagonista di questo monologo -cittadina che ha scelto di vivere stabilmente in campagna- fa esperienza del disorientamento che pervade gli umani di fronte alla più grande delle questioni, incarnando il dubbio e la stupefazione che ci colgono di fronte a quello che semplicemente ci accade.


Altri crediti: Fotografie di Manuela Giusto

Produzione: Fortezza Est

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Lorenzo Montanini (1980) è un regista, performer e accademico italiano che vive e lavora a Londra. Formatosi in Italia e all’estero, ha vissuto negli Stati Uniti e in Spagna, ha studiato alla Columbia University e allo Skidmore College (USA). Ha conseguito un MA in Performance Making alla Goldsmiths University di Londra e sta completando un Phd alla Queen Mary University sull’intersezione tra il Suzuki Training e Il Viewpoints training.Ha diretto più di trenta spettacoli in Italia e all’estero. I suoi lavori sono stati presentati in teatri e festival attorno al mondo, come il Festival Iberoamericano de teatro di Bogotà (Colombia), Festival Iberoamericano de Cadiz (Spagna), Napoli Teatro Festival, Longlake Festival Lugano (Svizzera), LOOP Festival Barcelona (Spagna), Piccolo Teatro Grassi (Milano), Teatro Palladium (Roma), Teatro Galleria Toledo (Napoli), La Mama Etc (New York - USA), Steppenwolf theater (Chicago - USA), LATC (Los Angeles - USA).Ha lavorato in progetti per costruire un dialogo tra arte, scienza e policies con la Commissione Europea, con il JRC (Resonances Festival 2017, 2022) e con le Nazioni Unite (2008).Ha cominciato a insegnare nel 2004 all’Università L’Orientale di Napoli, dove ha condotto per più di 15 anni un laboratorio di sperimentazione teatrale sul teatro cinese contemporaneo, ha lavorato anche per RomaTre e per l’Università di Macerata e ora insegna al Rose Bruford College, alla Mountview Drama School e alla Queen Mary University di Londra.Ha pubblicato vari articoli su New Theatre Quarterly (Cambridge University Press) e il suo lavoro è stato citato più volte in saggi e pubblicazioni di settore e non.
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