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Nodi

Op.64 - Associazione SoloCanto
Regia: Fred Santambrogio
Drammaturgia: Federica Di Rosa
Attori: Aurora Cimino e Ale Cozzi (danza)
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Danza, Teatro-danza

Tags: Teatro, danza, libertà, identità, femminile

SINOSSI
Una madonna cade da un quadro e miracolosamente prende vita. E’ una madonna qualunque di un quadro qualunque, una “Madonna del Parto”. Una madonna incinta, iconografia della donna perfetta, una delle prime e più importanti raffigurazioni della donna nella storia dell’arte.
La Madonna Qualunque cerca di capire dove si trova e gioca con gli elementi di scena dello “spectaculo mai spectaculato” in cui è finita. Racconta la sua storia e quelle delle donne che ha incontrato nella sua lunghissima vita: storie che affrontano temi come l’ingresso in società, la difficoltà di trovare un ruolo proprio, il mistero dell’eterna maternità, la riscoperta di una sensualità, l’abbandono, i desideri - e non solo dello spirito...- e infine l’autoaffermazione di sé come forma di libertà.
NOTE DI REGIA
La Madonna qualunque prende vita dal quadro caduto insieme al suo angelo. Nello scoprirsi viva e con possibilità di movimento e di parola la madonna qualunque viene presa da un’irrefrenabile voglia di scoperta e di libertà.
La sua lingua s’ispira a un parlato trecentesco, misto di latino e regionalismi. D’altronde questa madonna ha viaggiato tanto: dalla bottega dell’”anonimo pintore” che l’ha dipinta, alla cappella di Rebibbia, a una stanza di un manicomio, a un sottoscala, allo scantinato di qualche museo fino ad arrivare ad essere accatastata sul palcoscenico di un teatro abbandonato.
Ma non si tratta di un’apparizione sacra: “Ve lo dico subito: io li miracola non li so facere. Che cossa è uno miracolo? E chi lo sa! Uno miracolo è come uno nodo. Non dico uno nodo crucialis, per caritate, e manco uno nodo di quelli che te se inforcano en la gola e nun te fanno più parlare... no! Che si può chiamarlo come si volt: nodo simplex, duplex, nodo scorsoio o excetera ma uno nodo resta semper uno nodo... “
Per “secula e seculorum” è rimasta incastrata nella tela dipinta insieme al suo angelo, i loro corpi si fondono e si scontrano, si cercano e si scacciano. L’angelo rappresenta le sue paure più profonde, il suo inconscio, le sue ansie e le sue aspettative. Lei vuole mordere la vita, tuffarcisi, scappare. Il linguaggio teatrale che stiamo cercando si muove tra la danza e la parola in un naturale mescolarsi di stili. E dal loro racconto, fatto di parole, di immagini e di brandelli di storie vissute da altri emergono forti i temi della ricerca di identità.
Alla fine, tra racconti, paure e desideri vince la libertà e la vita.

Altri crediti: si ringrazia per i costumi Michaela Sollecito

Produzione: Solocanto_Op.64

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L’Associazione culturale SoloCanto è nata nel 2001 con l’obiettivo di promuovere l’avvicinamento dei bambini alla musica attraverso il canto polifonico.
Dal 2014, grazie all’incontro tra il direttore di coro e d’orchestra Pilar Bravo e la regista Federica Santambrogio, l’Associazione SoloCanto ha sviluppato il progetto LaboratorioOpera con l’obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi all’opera lirica con una particolare predilezione per l’opera contemporanea. Al progetto formativo si è affiancato poi l’obiettivo di produrre e divulgare l’opera contemporanea come forma d’arte viva, in grado di trattare argomenti vicini al pubblico di oggi e di proporsi come veicolo di comunicazione e di cultura.
Oggi l’Associazione SoloCanto ha come obiettivo fondante la formazione nell’ambito dell’opera contemporanea e la sua divulgazione.
Dal 2014 al 2016 la trilogia Salis e l’equilibrio dei regni, di M. Manzitti su libretto di D. Morelli, opera per voci bianche e orchestra giovanile andata in scena al Teatro Studio Melato. Il progetto Salis, che prevede anche un iBook e una App per iPad, ha vinto il premio Andersen come miglior prodotto multimediale del 2016.
Nel 2017 abbiamo vinto il terzo premio al Concorso SIAE “Saranno Famosi” con l’opera Il bambino di Itaca, musica di Manzitti, libretto di Morelli.
La produzione del 2018 è stata The Little Prince di R. Portman
Nel 2016, con la prima produzione in ambito professionale abbiamo dato vita alla prima compagnia di opera contemporanea in Italia.
A Milano abbiamo debuttato in prima assoluta con l’opera Love Hurts di N. Moro al Piccolo Teatro con un gruppo di giovani cantanti appena diplomati affiancati da professionisti.
L’opera ha poi proseguito il suo percorso debuttando al Symphony Space di New York per il Center for Contemporary Opera Festival.
Nel 2017 abbiamo affrontato il grande tema della diversity con lo spettacolo Deeply, opera per 5 violoncelli, una soprano e un’attrice che ha debuttato a Londra al Tete à tete Festival. Musica di Manzitti su libretto di Morelli.
La nostra prossima produzione sarà un esperimento di opera con tecniche di improvvisazione ispirata al romanzo di J.P. Sendker L’arte di ascoltare i battiti del cuore, con due attori, due ballerini e l’ensemble MAME, formato da musicisti di varie parti del mondo tutti appartenenti al grande gruppo del Silk Road Project.
L’Associazione SoloCanto ha attivato collaborazioni con alcune eccellenti realtà internazionali, tra cui il CCO di New York e la Compagnie Opera D’Asporto di Ginevra.
L’intento che ci accomuna è quello di avvicinarci all’opera con la libertà di scegliere gli argomenti, la bellezza di scrivere la musica su misura, la possibilità di produrre spettacoli senza costi proibitivi, di rappresentarli in spazi non necessariamente convenzionali, di sperimentare senza la rete di protezione, di fare amare la musica contemporanea perché è più vicina e immediata di quanto si pensi ed è figlia del tempo in cui viviamo.
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