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Alle Armi

Hombre Collettivo
Regia: Riccardo Reina
Drammaturgia: Hombre Collettivo
Attori: Angela Forti, Agata Garbuio, Riccardo Reina, Aron Tewelde
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: VM14


Generi: Prosa, Figura, Performance

Tags: armi, guerra, oggetti

Un ballo mascherato e armato fino ai denti. Un musical dissacrante sul filo del rasoio. Un’arma giocattolo per giocare alla guerra. E, alla fine, il deserto. Un deserto in miniatura. Un deserto da sala d’attesa. Da centro commerciale. Un deserto per finta, rinchiuso in una scatola: un deserto per bambini, un deserto giocattolo.

Alle Armi non parla di questa o di altre guerre. Alle Armi è un esperimento. Il tentativo di mettere a fuoco il tema politico ed economico del mercato internazionale degli armamenti, che, come ottavo paese esportatore al mondo, ci riguarda da vicino e che è divenuto, durante l’ideazione di questo spettacolo, drammaticamente attuale. E tenta di farlo attraverso una lente precisa, quella del giocattolo, contaminando tecniche e codici alla ricerca di un punto d’incontro tra teatro civile e teatro d’oggetti. Più che un titolo, Alle Armi è una formula: una dichiarazione d’intenti, e insieme un grido d’allarme. E forse anche un’esortazione, un appello. A prendere le armi, certo: ma quali?

Altri crediti: disegno luci Gianni Staropoli, scene oggetti e costumi Hombre Collettivo

Produzione: Teatro Metastasio di Prato / Associazione Culturale Malerba

File scaricabili:
alle.armi_.dossier_.ita.pdf

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Hombre Collettivo nasce nel 2019 dal corso Animateria. Già dal primo studio dimostra la propensione alla ricerca e alla sperimentazione sui linguaggi del teatro di figura, da cui deriva una forte tendenza all’ibridazione e alla contaminazione di tecniche e codici. Una pratica condivisa nei suoi fondamenti e che si avvale delle diversificate competenze del gruppo, in una visione artistica coerente quanto sfaccettata. Le città indicibili, (selezionato Progetto Cantiere 2019), consiste, infatti, in un tentativo di esplorare le potenzialità e i limiti del teatro d’oggetti, d’ombre e di narrazione. Il gruppo prosegue, poi, la propria ricerca, concentrandosi sull’intersezione tra teatro d’oggetti e teatro civile e documentario, nel tentativo di affrontare in modo alternativo tematiche storiche e politiche fondamentali e attuali. Da questa intenzione nasce, autoprodotto, Casa Nostra, vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020 e del Premio della Critica Direction Under30 2021. Nel 2023 la compagnia debutta con "Alle Armi", spettacolo per il pubblico adulto che affronta il tema del mercato internazionale degli armamenti, co-prodotto da Teatro Metastasio di Prato e Associazione Malerba. Angela Forti, di La Spezia, 1998. È laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza Università di Roma, con un percorso di studio incentrato sul teatro contemporaneo e gli studi performativi. Studia Innovation and Organization of Arts and Culture all'Università di Bologna. Si occupa di critica teatrale per Teatro e Critica, con cui si è formata. Collabora con il Teatro del Drago di Ravenna e con Associazione Micro Macro di Parma. Dal 2020 è consigliere UNIMA Italia.Agata Garbuio, di San Giorgio di Nogaro (Udine), 1988. Dopo la laurea in Arti Visive e dello Spettacolo e il diploma all'Accademia Teatrale Veneta, fonda la compagnia di teatro popolare BRAT, nella quale ricopre ruoli di attrice, mascheraia, insegnante e organizzatrice, e con la quale vince il Premio Scenario Infanzia 2022 per lo spettacolo Nunc. È attrice per le compagnie BRAT, Pantakin da Venezia, Secret Ministry (Scozia), Stiching Musica in Scena (Olanda), Teatro del Silenzio, Vettori Ultramondo. Crea maschere per Teatro del Sangro e Teatro Stabile d'Abruzzo, Pantakin e Gran Teatro la Fenice.Aron Tewelde, di Roma, 1996. Dopo gli studi al liceo classico, nel novembre 2018 si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Ha lavorato, tra gli altri, con i registi Danilo Zuliani (Kirikù un eroe piccolo piccolo), Giorgina Pi (Non normale, non rassicurante. Il Teatro di Caryl Churchill), Giorgio Barberio Corsetti (Tiranno Edipo), Michele Monetta (Mask 3) e Silvio Peroni (Il mago di Oz).Riccardo Reina, di Parma, 1986. Dopo la laurea in Filosofia all'Università Statale degli Studi di Milano, dal 2009 al 2019 collabora stabilmente con il Teatro delle Briciole, partecipando a svariati progetti in differenti ruoli (animatore, attore, tecnico, assistente alla drammaturgia, regista). All'interno di questo percorso si inserisce la collaborazione con la compagnia DispensaBarzotti, con la quale vince la Segnalazione Speciale del Premio Scenario 2015 per lo spettacolo Homologia, di cui è autore e interprete. È regista di Polvere, di Collettivo Superstite, con il quale vince il bando Visionari per Kilowatt Festival 2020. Nel 2020 fonda l’associazione culturale malerba, che crea spettacoli itineranti e installazioni ed è responsabile del progetto Musei Urbani; è co-autore dello spettacolo digitale/live Nickname @Leonechestriscia. Membro di Associazione Micro Macro, è co-direttore artistico di Insolito Festival.
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