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Rina

Michele Casadei & Valentina Bonafoni
Regia: Michele Casadei
Drammaturgia: Michele Casadei
Attori: Valentina Bonafoni e Michele Casadei
Trailer: Link
Anno: 2013


Generi: Prosa
Nel dopoguerra un’azienda farmaceutica italiana scopre che una particolare sostanza, normalmente presente all’interno del corpo umano, costituisce un potente principio attivo per la cura dell’infertilità femminile. Da questa scoperta deriverà la produzione di un farmaco che avrà successo planetario per molti decenni a venire.
Ma questa sostanza non si “raccoglie” così facilmente perché sono solo alcune donne le potenziali donatrici.
Questo lo spunto reale che introduce le parti in causa di questa pièce: mondi tra loro assai distanti, come quello dei monasteri di clausura, dell’industria farmaceutica e dello IOR, la potente banca del Vaticano.
Uno spettacolo che parte dalla realtà - eppur ai limiti della verosimiglianza nella sua eccezionale stravaganza - per arrivare a parlare, con delicatezza e ironia, dei sentimenti più intimi delle donne, attraverso quelle di loro che più sono lontane dai canoni del vivere tradizionale e che, per una sola e straordinaria volta, potranno essere quello che mai, per scelta, sarebbero potute diventare.
Una pièce giocata sulla voce, con decine di personaggi fortificati e caratterizzati dal loro dialetto d’origine alternati a voci narranti, in una messa in scena essenziale ed evocativa, che riscopre la potenza antica della narrazione orale, contaminata dall’arte visiva e musicale.
Giusto il necessario per poter raccontare questa incredibile storia, questa Favola Vera.

Produzione: Valentina Bonafoni & Michele Casadei

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Da una personale esperienza e stile di scrittura narrativa ho trasferito nella scrittura drammaturgica la mia predilezione per il genere grottesco attribuendogli un valore di primaria importanza, sia come linguaggio comunicativo, che come strumento di riflessione filosofica. La soglia del verosimile come tema fondamentale, facendone un passepartout per l'interpretazione del mondo, degli uomini e di quello che accade intorno a loro e a causa loro.Che lo spettatore esca da teatro a passi leggeri,
ma con la propria mente e la propria anima
gratificate da un nuovo, piacevole peso,
da una scoperta che non se ne va.
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