Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Crolli - un silenzio che fa rumore

[RITMI SOTTERRANEI]
Regia: Alessia Gatta
Drammaturgia: Marco Ubertini, Eleonora Di Fortunato
Attori: Giacomo Ferrara (attore) Vanessa Guidolin (danzatrice) Viola Pantano (danzatrice) Matilde Cortivo (danzatrice) Greta Martucci (danzatrice) Alessandra Fanella (danzatrice) Daniele Toti (danzatore) Francesco Colella (danzatore) Giovanni Bellucci (danzatore) Lorenzo Da Silva Dasse (danzatore) Cristian Dionisi - WhiteBoy (Rapper)
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Danza, Teatro-danza, Performance, Installazione

Tags: danza contemporanea, teatro-danza, rap, hip hop, musica dal vivo

In un tempo sospeso, in uno spazio post apocalittico, un viaggiatore si ritrova nel suo rifugio, un luogo per la sopravvivenza. In un intimo flusso di coscienza, si interroga sulla natura del suo sentire con la mente e con il corpo, si rivolge ad un’indefinita interlocutrice, mostrandosi onnisciente sugli avvenimenti passati, presenti, futuri... In questa storia, ogni evento è inatteso e contemporaneamente atteso.
Dalla profonda riflessione suggeritale dall’omonimo libro di Marco Belpoliti, Alessia Gatta firma la regia e la coreografia di Crolli, un’indagine che, partendo da un’interpretazione in chiave metaforica di avvenimenti storici a cavallo tra due secoli, quali la caduta del muro di Berlino e l’abbattimento delle Torri Gemelle, racconta la storia di un’identità, permettendo che esperienza collettiva ed esperienza personale entrino in dialogo.
La nuova produzione si caratterizza per l’originale approccio multidisciplinare. In scena 12 danzatori che, grazie a specifiche peculiarità tecniche ed interpretative, utilizzano differenti vocabolari corporei per movimenti rappresentativi nell’ottica del physical theatre con contaminazioni dal mondo urban. La drammaturgia permette l’espressività dei corpi umani che, diventando campi di battaglia, si intrecciano e si allontanano in un continuo vortice.
L’attore Giacomo Ferrara dà voce, grazie ai visionari testi di Hube – Marco Ubertini, riadattati teatralmente da Eleonora di Fortunato, al personaggio archetipico del viaggiatore che, immerso in una ambigua solitudine, riflette, dissertando e rivelando, sull’infinito concetto di libertà.
Tante voci raccontano la stessa storia per mezzo dell’interrelazione tra le arti, le quali comunicano reciprocamente non solo attraverso lo scambio fisico ma soprattutto energetico.
La fusione tra linguaggi contemporanei vede in Crolli la collaborazione artistica della band Mokadelic, che ne cura il disegno sonoro inedito, consentendo attraverso sinfonie fatte di sonorità dense, distorsioni melodiche, suggestioni post-rock, neo-psichedeliche, ambient/elettroniche, la creazione di un’atmosfera rarefatta e a tratti malinconica.
Non da ultimo, la partecipazione del veterano rapper italiano Lucci della crew romana Brokenspeakers e dell’artista Viola Pantano – anche interprete e performer dello spettacolo – che ha realizzato gli elementi scenici scultorei.

Scrive Belpoliti: “Viviamo un «tempo penultimo»: una fine che non finisce di finire” e la coreografa Gatta sembra essere animata dalla volontà e dal desiderio di acuire il nostro sguardo verso la società che abitiamo. Come nel libro, fondamentale è la fiducia riposta nel ruolo dell’arte e nella vitalità artistica degli ultimi anni per la capacità di questa di cogliere lo spirito dei tempi “perché un’idea non muore, un’idea non crolla” (Hube).

Altri crediti: Disegno sonoro: MOKADELIC
Rapper: WHITE BOY
Artista / oggetti scenici: VIOLA PANTANO
Disegno luci: ALESSANDRO CASO
Costumi: GLORIA PASQUALI

Produzione: O.T.I. Officine del Teatro Italiano

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

[RITMI SOTTERRANEI] is an Italian Dance Company specialized in choreography and performance. It is born in 2002 thanks to Alessia Gatta’s idea to gather up different artists in a collective, whose main objective was the research and the experimentation of various kinds of expressive languages. The starting point has always been thought, body and space. Thought in the sense of concept, conscience, ideas, desires. Body in the sense of the whole spectrum of the dynamic functions. Space considered as everything could be around us. Since the foundation, Gatta created different kind of production; some of them, as Sospeso tra le correnti (2008), Cemento (2011) Amazon (2013) Weltflucht (2014), Convivio (2015), L’Uomo dal cervello D’oro (2017) and 8x8=64 (2018) have been studied to lie in theatrical space; other ones need urban places to be exalted. That’s why lot of Companies like BMW Group Italia, Bags Entertainement, Natura&Architettura, Ideameeting, CORE, Musical Box, Frosinone Calcio, Elite Model Look, Alta Roma Alta Moda, and Istituto Quasar commissioned to Gatta site specific works. Her particular attention to the Space is a predominant characteristic of Alessia Gatta’s works. The strong interaction with the surrounding environment comes from all the different aspects of her identity, from dance to the architectural education, from the spatial structure to the culture. In our contemporary culture, in which external goads arouse us continuously, architectural spaces have an unavoidable function as refuge. “These works could be considered as underground structures whose fight to emerge from the ground represents encounter between the bodies’ movement and nature.” The impulse to create comes from below and from within, and then flows into the light and opens to the outside, but never neglecting the origins of the gestures. In their works, Alessia Gatta and the Ritmi Sotterranei try to find the “beauty”, being grazed the thin comparison between dance and art. Our mind is a wonderful machine, but the union of different minds can exceed it. That’s why the collaborations with other artists - such as Mokadelic, Antonio D’Antò and Federica Italiano for the music, Quiet Ensemble for the multimedia installations, Viola Pantano for the photography and the visual arts, Giovanni Fontana for the sonorous poetry, Daniele Davino and Marco Policastro forthe lighting design, Professor Sergio Raimondo for consultancy regarding the Martial Arts, Marco Angelilli for the theatrical approach- which shows a visceral will to interchange. An interchange visible even in the International activities of the Company, which have always been supported by Italian Institutions : IIc in Shanghai ( DANCE STAGE INTERNATIONAL DANCE FESTIVAL- Shangai) Mibact (Korea-Busan International Dance Festival, 2017--Denmark, Ringkobing, 2014), IIC in Copenhagen (Denmark-Copenhagen, Tarm, Ringkobing,2015), Municipality of Alatri (France-Clisson, 2004).
Condividi