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Piccola Umana Specie

stradevarie
Regia: Vincenza Modica
Drammaturgia: Soledad Nicolazzi, Dalia Padoa
Attori: Soledad Nicolazzi, Dalia Padoa
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: distopia, isolamento, ironia, varchi

Orsetto e Pecorella si aggirano in stanze attigue di una non meglio precisata residenza.
Una Voce. Un tempo sospeso, futuro ma non troppo.
Sono di età indefinita, di stato adolescenziale o senile, di genere femminile ma non ostentato, come si conviene e come è comodo che sia. Abitano in una dinamica di rispetto e dispetto con la Voce, con cui, in modi differenti, interloquiscono.
La Voce organizza, accompagna, la Voce è tutto, ricorda cosa si è fatto ieri e cosa si deve fare domani, premia e punisce se necessario, ma sempre a fin di bene. Perché la Voce vuole solo il Bene.
Tutto procede a meraviglia in questo Altro Giorno Felice della Nuova Luna fino a che a Orsetto non viene chiesto di uscire. Le uscite sono consigliate, perché la Convenzione del Primo Anno della Nuova Era ha stabilito che ci sia un incontro con altro esemplare di Piccola Umana Specie ogni tre lune. I pianeti oggi sono allineati e i rischi sono bassissimi, tutto è stato calcolato. Ma perché affrontare l'esterno con tutti i pericoli, le incognite e le scomodità quando qui si sta così bene?
Eventuali rifiuti o irregolarità vengono presto riassorbiti da un sistema che si autoalimenta anche delle proprie disfunzioni. Ma quando pace e ordine sembrano regnare supreme, ecco che accade l'imprevedibile: un improvviso calo di energia lascia per qualche minuto gli abitanti della residenza senza la Voce.
E' in questo tempo sospeso che si apre un varco inaspettato tra i due esseri, che per la prima volta si scoprono vicini e si incontrano.
Su un filo sottile, tra il comico e il tragico abitano questi due personaggi: nonostante le premesse distopiche da cui prende le fila lo spettacolo, ci si muove verso un altro orizzonte, in cui il ridicolo, il grottesco, il nonsense prendono il sopravvento sulla percezione tragica della realtà. Attraverso un processo di spoliazione, vengono smontate le sovrastrutture ideologiche dell’idillio e della catastrofe: ciò che sembrava giusto diventa sbagliato, ciò che sembrava insormontabile diventa banale, ciò che sembrava banale diventa la salvezza. In un progressivo rendersi conto che “tutto quello che cerco, è sempre stato qui”.

Altri crediti: l'audio verrà curato da Luca Maria Baldini

Produzione: autoproduzione

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Stradevarie, compagnia indipendente nata nel 1999, esplora le strade del teatro con generi e linguaggi diversi, dal teatro civile e di ricerca all’interazione fra teatro di figura, musica e parola. Al centro del lavoro storie contemporanee, fragili, grottesche, surreali. E rivoluzioni sotterranee. Storie che vengono raccolte, riscritte e raccontate, anche senza parole, con uno sguardo al femminile e una punta di ironia“Gli spettacoli covano per anni sotto le nostre orecchie e poi, improvvisamente, si fanno urgenti. Ci piace svelare i trucchi, e guardarci negli occhi con lo spettatore. Crediamo davvero che il teatro sia per tutti e invitiamo, se possibile, qualche vecchia zia ai nostri debutti. Alcuni spettacoli sono per i bambini, nostri maestri.” Soledad Nicolazzi.Premi:Menzione speciale del premio Ustica per il teatro del 2007 con lo spettacolo "A piazza delle Erbe"Premio Anna Pancirolli 2003 per il monologo "Ciclonica"Small size, big citizens Widening of the European Network for the diffusion of performing arts for early childhood 2012 per lo spettacolo per la prima infanzia "Carta Canta"Menzione speciale Concorso “MigrAZIONI17” indetto dall’ANAP Agis per l’alto valore sociale e culturale, 2017 per lo spettacolo "Miraggi Migranti".Premio Marcello Meroni 2019 per il monologo "MarblelandNegli anni Stradevarie ha prodotto numerosi spettacoli di teatro civile e di teatro per l'infanzia e avuto una particolare attenzione per la formazione: ha collaborato con l’Organizzazione Internazionale della Migrazione con un progetto di formazione teatrale presso il dipartimento di Pedagogia dell’Università di Pristina (Kosovo). Ha tenuto corsi presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Bicocca di Milano, laboratori presso il Circolo Gianni Bosio di Roma e ha collaborato con l’Ente Teatrale Italiano nell’ambito del progetto “CTE – Lo spettacolo dal vivo come esperienza educativa”. La compagnia ha inoltre curato diversi progetti con le biblioteche aderenti al programma “Nati per leggere”, ha organizzato tre edizioni de”Il gioco dell’arte”- Festival di Arte e Teatro per l’infanzia, in collaborazione con il Comune di Carrara (MS) e con la Biennale di Scultura, e ha collaborato con “Il teatro degli incontri” di Milano diretto da Gigi Gherzi in progetti teatrali all’interno dei centri di accoglienza per rifugiati politici.Dal 2013 Stradevarie è una delle compagnie residenti di Campsirago Residenza. Nel 2016, lo spettacolo “Miraggi Migranti” ha portato la compagnia tournée in Etiopia, dove è stato realizzato anche un laboratorio di tre mesi rivolto ai giovani, in collaborazione con il Comitato Collaborazione Medica. Dal 2018 al 2020 la compagnia ha cogestito con altre compagnie carraresi lo Spazio per le Arti Performative Ex Ospedale San Giacomo a Carrara.Attualmente Dalia Padoa e Soledad Nicolazzi stanno lavorando allo spettacolo "Piccola Umana Specie" con la regia di Vincenza Modica.
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