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PATRIA. IL PAESE DI CAINO E ABELE

MaMiMò

Genere Prosa
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Regia: GIACOMO FERRAÚ

Drammaturgia: FABIO BANFO

Attori: FABIO BANFO

Altri crediti: ideazione di Fabio Banfo, Giacomo Ferraù e Giulia Viana scene Stefano Zullo in collaborazione con Maria Paola Di Francesco aiuto regia Giulia Viana assistente alla regia Maria Francesca Rossi foto Nicolò Degl'Incerti Tocci

Parolechiave: anni di piombo, storia, narrazione, fratelli, patria

Produzione: CENTRO TEATRALE MAMIMÓ - ECO DI FONDO

Anno di produzione: 2022

Genere: Prosa

BUM. La Storia d'Italia dal dopoguerra ai giorni nostri vista attraverso gli occhi di due fratelli che hanno misteriosamente incrociato gli eventi più sanguinosi della Storia italiana: le stragi, i golpe, il terrorismo, le lobbies, le mafie, i servizi segreti, tutte quelle vicende che hanno contribuito a fare dell'Italia dei nostri nonni, il paese che lasceremo ai nostri figli. Un racconto, quello dell’Italia, inevitabilmente tragicomico, dove le memorie degli eroi e quelle dei malvagi, si mescolano indissolubilmente come le storie dei nostri due fratelli. Una biografia famigliare che finisce per diventare la biografia di una nazione. PATRIA è la storia italiana degli anni di piombo anni vista attraverso gli occhi di un personaggio bianco, un idiota Dostoevskiano che tutti considerano lo scemo del villaggio. Lui, da quando ha battuto la testa da piccolo forse per colpa del fratello, viene chiamato Abele; cerca spasmodicamente tracce del fratello Caino scomparso in un attentato ferroviario (la strage dell'Italicus). Forse il fratello però non è morto, sopravvissuto e misteriosamente non dà notizie di sé. Forse è addirittura un terrorista.
Forse un mafioso. Forse è implicato talmente a fondo nelle efferate vicende raccontate da dover scomparire per forza.
O forse è semplicemente morto come tanti in una dei mille misteri rimasti senza risposta di quegli anni incredibili.
La vita di questo piccolo microcosmo, di questo piccolo paese che si chiama Patria e che rappresenta nelle sue dinamiche l'intera Italia, scorre inesorabilmente verso una fine lenta e pietosa, indifferente ad i suoi figli che vanno vengono, nascono sempre meno e muoiono sempre di più. Come dice il testo, una vita che può essere contenuta all'interno di una sola esplosione, di una bolla. BUM

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