Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Corvina e le sette montagne

Piccolo Teatro Patafisico
Regia: Dario Muratore e Gisella Vitrano
Drammaturgia: Gisella Vitrano
Attori: Gisella Vitrano
Anno: 2022
Adatto a: per tutti
Premi: In-Box Verde Selezione 2023


Generi: Teatroragazzi (6-99)

Tags: Biancaneve, Fratelli Grimm, Regina, Desideri, Rabbia.

Un flusso di coscienza, quello di Corvina, tagliente e consapevole.
Di lei sappiamo che il suo cuore è di pietra, è un groviglio incandescente di emozioni e conflitti, tanto intensi quanto spesso mal controllati. Lei è la regina “cattiva”.
Ma sono proprio questa sua sofferenza, questa sua gelosia e questo suo bisogno di vendetta che ci condurranno nella storia dei fratelli Grimm, per svelarci che non sempre si tratta di colpa, ma a volte è solo questione di esperienza; quella con la quale ognuno di noi fa i conti, ad un certo punto della propria vita.
Il desiderio d’essere amati, il desiderio d’essere ascoltati e di non essere abbandonati.
E allora cosa si prova a rimanere soli?
Cosa significa sapere di non poter più avere qualcosa o qualcuno? Una figlia, da poter cullare, allattare, vestire, stringere al petto e vedere crescere, magari un pò simile a sé.
Cosa si prova sapendo di aver perso qualcosa, l’occasione, che non tornerà più: l’innocenza, la giovinezza, la bellezza?
Si impazzisce.
Allora non è cattiveria, è inquietudine? Di più, è pazzia!
E poi esiste davvero una divisione tra buoni e cattivi? O è vero che spesso vittima e carnefice si fondono e confondono?
Nella fiaba di Biancaneve, lei ed il principe sono davvero buoni ed è solo la Regina ad essere cattiva?
Da tutte queste domande nasce il desiderio, e la necessità di raccontare la storia di questa regina.
Corvina e le sette montagne è una riscrittura della famosa fiaba dei Grimm, per dar voce ad un personaggio della letteratura per ragazzi considerato troppo presto semplicemente e frettolosamente dalla parte dei malvagi. Ma in quanti si sono mai chiesti: cosa l’ha resa così malvagia? E come si può evitare che cresca e dimori in noi così tanta rabbia?
Sinossi
La Regina Corvina, anche lei è stata una bambina.
Ma la grande mancanza d’amore ed una insanabile delusione l’hanno trasformata in un adulta malvagia ed invidiosa.
Per troppo tempo si è sentita ripetere dalla madre “Corvina, non tutti i desideri si avverano”!
Anche Lei, come Biancaneve ha lunghi e lisci capelli nero-corvino che nel tempo si sono spenti, sono diventati: lanosi, ispidi a spirale. Si sono ritirati e aggrovigliati. Sarà proprio Corvina a raccontare la storia di Biancaneve; racconterà del cacciatore, del bosco, dei sette nani e dell’arrivo di un principe.
Ma la Regina Corvina racconterà anche la sua storia, del suo specchio magico, dei suoi travestimenti, delle sue pozioni segrete e della sua continua e futile sfida contro Biancaneve, fino al giorno della sua disfatta.
Perderà tutto. Ma sarà l’occasione per Corvina di uno svelamento, una dichiarazione profonda, di una nuova possibilità.
“Biancaneve, per questa volta sparisco io, ma tu non credere a chi ti dirà che i desideri non si avverano, perché alcuni si, si avverano.”

Altri crediti: Tratto da Biancaneve dei Fratelli Grimm
di e con Gisella Vitrano
Regia Dario Muratore e Gisella Vitrano
Costumi, macchina scenica e oggetti di Sabrina Vicari #Consuendi
Disegno luci e sound Francesco Vitaliti
Produzione del Piccolo Teatro Patafisico
Con il sostegno di Dudi, libreria per bambini e ragazzi
e “con il sostegno di Cooperativa Teatrale Prometeo – Passo Nord Centro Residenze Artistiche”


Produzione: Piccolo Teatro Patafisico

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Il PTP è compagnia teatrale professionale che lavora prevalentemente con il teatro per le nuove generazioni e gestisce all’interno di un padiglione dell’ex manicomio di Palermo, uno spazio teatrale indipendente che è centro di produzione aperto alle sperimentazioni e ispirato alla Patafisica, scienza delle eccezioni, suggestione artistica nata dallo scrittore e drammaturgo Alfred Jarry. La compagnia lavora per il momento attraverso 10 formazioni artistiche: il progetto include formazioni che portano avanti espressioni artistiche differenti, accomunate dalla condivisione di un percorso di ricerca permanente che si mescola al lavoro con il pubblico. Il Patafisico è anche un centro di aggregazione culturale che si occupa di educazione al teatro e propone percorsi che utilizzino il teatro per la lotta alla povertà educativa e per l’accesso alla cultura per i giovani residenti in quartieri periferici. Realizza progetti per l’attivazione di strategie culturali di contrasto all’isolamento e di supporto al confronto interculturale. Il PTP é un collettivo di artistə, mediatorə artisticə e operatorə culturali che credono che il teatro e i linguaggi artistici siano una potente risorsa per il singolo e per la società e che tuttə abbiano il diritto di goderne da 0 a 99 anni, per essere più felici, conoscere meglio se stessə e il mondo e contribuire a costruire una società più accogliente
Condividi