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Pezzi

Rueda Teatro
Regia: Laura Nardinocchi
Drammaturgia: Laura Nardinocchi
Attori: Ilaria Fantozzi, Ilaria Giorgi, Claudia Guidi
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Natale, Padre, Famiglia, Memoria, Ricordi

È l’otto dicembre. Tre donne, una madre e due figlie devono preparare l’albero di Natale.
Impilare tanti pezzetti di legno di varie misure, posizionare le luci, prendere le giuste palline, decidere come e quante metterne. Una serie di operazioni che si devono fare insieme, che richiedono tempo e pazienza.
Le tre donne parlano a volume molto alto, in un italiano imbastito dal dialetto viterbese.
Con il loro chiamarsi di continuo, le loro voci strillanti che si sovrappongono e i loro gesti nevrotici, le tre donne cercano in tutti i modi di creare un pieno che non lasci spazio al silenzio. Perché il silenzio è vuoto e il vuoto fa male.
Tutte devono fare i conti con un dolore che le accomuna. La perdita di un marito, di un padre. Un’assenza asfissiante e per questo continuamente presente.
Quest'assenza le unisce e le divide al tempo stesso, in quanto ognuna di loro la abita in modo diverso. Il loro rapporto con il lutto si svela grazie alla posizione che ognuna assume rispetto all’azione cardine di tutto lo spettacolo: fare l’albero di Natale.
La madre vorrebbe che tutto fosse perfetto, che le figlie riuscissero a godere della magia del Natale, cercando di fare finta di niente, senza relazionarsi all’assenza. Lei infatti è sempre fiera e trattenuta davanti alle figlie ma, quando è sola, viene sopraffatta da momenti di sconforto o travolta da improvvisi slanci di vita: “Io voglio ballare il tango”.
Marina, la figlia maggiore, adolescente, al contrario della madre non vuole festeggiare: “io non faccio regali
quest’anno”. Lei fa intravedere solo la sua rabbia, cerca di tappare i suoi pensieri che a volte escono fuori ma solo in
modo scontroso. Vorrebbe riuscire a condividere il suo dolore ma non sapendo come fare, è smaniosa di prendere
il volo, di realizzare i propri desideri per cercare un altrove in cui non pensare più.
Maria invece, la figlia minore, non ha la percezione di quanto accaduto, pensa ancora che il padre possa arrivare da un momento all’altro. Per questo, infatti, vuole un Natale esattamente uguale a quello passato: stesse palline, stessi regali, stessi vestiti, stesse portate, stesso numero di ospiti. Nulla, nulla deve cambiare.
La lunga preparazione dell’albero è rotta soltanto da due momenti in cui, senza volerlo, le tre donne si trovano a fare i
conti con quei ricordi che non riescono a far sbiadire.Tali flashback interrompono l’azione narrativa per fornire al
pubblico una maggiore conoscenza di ciò che è accaduto tempo prima: le vediamo nel momento in cui si sono
ritrovate a mettere via le cravatte del padre e durante il funerale, dove ricevono i saluti e gli abbracci, in molti casi di circostanza, di amici e parenti.
Solo alla fine, una volta che finalmente l’albero è stato completato, le tre donne capiscono che il dolore non si può
vincere ma solo trasformare.
Riescono a ritrovarsi e a trovare un nuovo modo per festeggiare il Natale.

Altri crediti: SCENE: Ludovica Muraca
MUSICHE: Francesco Gentile
LUCI: Paride Donatelli
FOTO: Simone Galli

PREMI E RICONOSCIMENTI. Vincitore del Roma Fringe Festival 2019 e finalista al Bando Intravisto 2019


Produzione: Florian Metateatro Onlus / Rueda Teatro

File scaricabili:
Pezzi_scheda.artistica.pdf
Rassegna.stampa...PEZZI.pdf

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Rueda Teatro nasce nel 2016, dall’incontro fra la regista Laura Nardinocchi e le attrici Claudia Guidi e Ilaria Giorgi.
La compagnia lavora attraverso un processo di scrittura scenica, in cui di fondamentale importanza è il dialogo fra regista e attori. Ogni componente dello spettacolo - il testo, la scena,i costumi e i suoni - si definisce man mano che si struttura e si approfondisce il lavoro attoriale. Tutto quindi si crea partendo dall’attore, dal suo corpo e dal suo mondo emotivo e immaginario. Solo da qui ha senso iniziare, dall’incontro fra l’ uomo-attore e il ruolo. Ed è stando in questo sottile confine che l’attore struttura la sua ricerca artistica, in cui, in una costante relazione con il regista, arriva pian piano a definire una drammaturgia fatta di parole, ma anche e soprattutto di azione.
Fra gli spettacoli messi in scena: OCCHIOPIN e PEZZI, spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019 e di conseguenza di una tournée di circa 30 date in tutta Italia. Il progetto SOTTO IL DISORDINE DELLA REALTA’ - successivamente rinominato A FONDO - è semifinalista al Bando Registi under 30 - Biennale College Teatro 2019, indetto da Antonio Latella.
La regista della compagnia, Laura Nardinocchi, vince insieme a Niccolò Matcovich, con lo spettacolo ARTURO, il Premio Scenario Infanzia 2020.
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