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I Am leto - trentenni che tragedia

PEM Habitat Teatrali
Regia: Rita Pelusio
Drammaturgia:
Attori: Andrea Bochicchio
Trailer: Link
Anno: 2013
I Am leto - trentenni che tragedia

In un periodo di grandi cambiamenti, dalla Chiesa ai governanti,
I Am leto propone un'esilarante riflessione sulle dinamiche del potere, tanto necessario quanto pericoloso. Al centro della scena, un trono vuoto: chi degli aspiranti lo prenderà? Quale dei pretendenti si rivelerà adatto al ruolo? Nelle mani di chi ci sentiamo di mettere il nostro futuro?
L'universo dei trentenni contemporanei diventa il pretesto per raccontare una generazione disorientata, incerta, disinteressata alla politica e abituata ad amori liquidi.
Incapace di scegliere, proprio come Amleto, il principe degli indecisi.
Andrea Bochicchio dà vita a una serie di personaggi strampalati che incontriamo ogni giorno. Figure sognanti o rassegnate, permeate di ironia e disincanto, figlie più o meno consapevoli di una
crisi di valori. Un figlio di papà a cui basta chiedere per avere tutto ciò che vuole, dalla macchina a un posto da primario. Un agente immobiliare che ripete come un mantra i consigli del buon venditore. Un tamarro del nuovo millennio che sogna di diventare famoso a ritmo di Zumba.
E poi ancora: il padre moderno che vuole vivere il parto da protagonista, il toy boy, il tifoso da stadio. Ad accompagnarci nel viaggio attraverso questa generazione (forse) perduta è il buffone di corte che paradossalmente, proprio in quanto folle, è l'unico che riesce a mantenere uno sguardo lucido sulla società.

I Am leto nasce dall'esigenza di proporre una riflessione sulle
dinamiche del potere, trovare una cornice divertente e
satirica per raccontare una fotografia sociale, dissacrando Amleto con i suoi dubbi e con l' essere o non essere come sunto dei personaggi.
Non si rivolge solo ai trentenni che si trovano davanti alla difficoltà di non sentirsi rappresentati perche ̀sempre più sfiduciati e distanti dalla politica e dalla sue dinamiche.
Si rivolge anche agli “adulti” (ex trentenni ed ora “tappo” in un paese dal difficile ricambio generazionale) e paradossalmente piace anche ai piccoli per via dei costumi e della scenografia molto cartoonesca e dello stile grottesco e clown. Insomma I Am leto è fatto per la gente, nasce per arrivare al cuore e alla testa grazie alla risata. Gli spettatori rimangono piacevolmente coinvolti e sorpresi nel vedere uno spettacolo su Amleto che parla direttamente di loro ed ironizza sul presente. Infatti l'opera di Shakespeare è il pretesto per creare uno spettacolo attualissimo con un testo in continua evoluzione che cambia ogni settimana.
I Am leto nasce dalla Commedia dell' Arte: ne prende lo spirito satirico, la stilizzazione dei personaggi come maschere contemporanee ed in più la presenza del buffone Yorick permette lo sguardo distaccato ed ironico che solo i giullari possono avere nei confronti del potere.

I AM LETO è un CLOWN CABARET, che nasce per il teatro ma è perfetto anche per la strada in situazioni protette (chiostri, piccole piazze, cortili).

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PEM Habitat Teatrali è un’Associazione Culturale che dal 2014 progetta, produce e distribuisce spettacoli il cui linguaggio è quello dell’arte comica in tutte le sue sfaccettature e possibilità: un collettivo di ricerca teatrale e produzione che sonda e gioca con tutti i linguaggi comici e poetici degli attori che lo abitano (teatro d’attore, clown, teatro musicale, circo teatro). Nella Compagnia operano e collaborano diverse professionalità artistiche con differenti competenze, unite dal desiderio di creare spettacoli, laboratori e progetti con un contenuto sociale, mettendo a disposizione la propria professionalità sempre rispettando un’idea di produzione teatrale etica, fruibile e condivisa.La formazione degli attori PEM è principalmente legata al teatro fisico (metodo Jacques Lecoq) ma è contaminata da tutti gli altri linguaggi che negli allestimenti si ritengono necessari: il nostro teatro nasce dalla contaminazione tra teatro fisico e musicale, continuando così la nostra ricerca della comicità d’autore.Compongono questo collettivo di produzione, distribuzione e formazione:- Anna Marcato, direzione produzione e responsabile artistica Teatro Urbano e Circo Contemporaneo- Rita Pelusio, direzione artistica e di formazione- Domenico Ferrari, responsabile teatro sociale- Monica Giacchetto, responsabile distribuzione e organizzazionePEM è inoltre attiva in ambito formativo, con un percorso sull’arte comica a cura di Rita Pelusio con la collaborazione di Domenico Ferrari che si compone di diversi seminari e moduli in base al lavoro pedagogico richiesto. Di seguito alcune delle associazioni e scuole teatrali con cui PEM ha collaborato o collabora tutt’ora: FNAS - Federazione Nazionale Arti in Strada, Atelier Teatro Fisico di Philip Radice (Torino), CTA - Centro Teatro Attivo (Milano), Accademia del Comico (Milano), La Gualchiera Centro di Sperimentazione (Montemurlo), Armamaxa Teatro (Ceglie Messapica), Catalyst Teatro (Barberino di Mugello), Fondazione Theodora Onlus (Milano), AVS - Associazione Veronica sacchi Onlus (Milano), Circ’opificio (Palermo), Master Campus Theatre Accademia Teatro Dimitri (Verscio, Svizzera), Festival Clown (Salamanca, Spagna), Atir - Gli Spazi del Teatro (Milano), Piccola Scuola di Circo (Milano).Per PEM il teatro è intrinsecamente politico, sociale. Per questo, oltre all’attività performativa e formativa, PEM segue due linee di lavoro che definiamo teatro sociale e teatro nel sociale.Per quanto riguarda il primo, PEM segue percorsi laboratoriali con gruppi o comunità che esprimono una specifica fragilità sociale, per citarne alcuni: Aspettando Appunti G percorso d’arte sul territorio con riflessioni sulle tematiche di genere e femminili a corollario della mostra fotografica di Laila Pozzo in collaborazione con Andrea Lisco e CMC/Nidodiragno (2023-2024); Pugni Chiusi laboratorio che unisce la boxe al teatro con un progetto ispirato alla vita del pugile Leone Jacovacci che venne emarginato dal regime fascista (2023); El Nost Milan progetto d’arte partecipata in collaborazione con ATIR - Teatro Carcano (2022-2023); Bisogni - sogni sognati due volte (2021) e Un Altro Viaggio (2019), laboratori d’arte teatrale con le ragazze e i ragazzi minori non accompagnati della UONPIA - Unità Operativa Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza di Milano.Riguardo invece al teatro nel sociale, negli anni PEM è stata sostenitrice o co-organizzatrice di vari progetti o movimenti in cui l’arte è stata in prima linea nella difesa e nella promozione dei valori in cui crediamo: accoglienza, integrazione, dignità del lavoro, lotta alla criminalità organizzata. Tra questi ricordiamo la Ciclostaffetta dell’Agenda Rossa da Milano a Palermo, a sostegno dell’omonimo movimento contro la mafia; il progetto l’Ultima Ruota promosso dai comitati dei lavoratori dello spettacolo; il movimento Saltimbanchi senza frontiere che ha organizzato due parate di artisti di strada al confine tra Italia e Francia e ha promosso varie iniziative a sostegno dei movimenti No Border e No TAV.PEM partecipa anche all’attività associativa di ETRE, network che raccoglie residenze teatrali e multidisciplinari con sede in Lombardia condividendone lo scopo di sostenere le attività di rete, lo scambio di buone pratiche e la nascita di progettualità comuni tra le sue residenze.Dal 2020 PEM entra a far parte del Progetto C.Re.S.Co. (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea), che raccoglie e rappresenta operatori e artisti italiani della scena contemporanea per farli lavorare congiuntamente al fine di costruire un progetto e una sensibilità che siano insieme poetici e politici, necessari per continuare a creare bellezza e pensiero ma anche funzionali alla difesa della dignità lavorativa di chi opera in questo settore, al recupero di un ruolo riconosciuto per gli artisti del contemporaneo nel contesto sociale nazionale, alla crescita complessiva dei linguaggi della ricerca e dell’innovazione. PEM partecipa anche a: RES – Rete Spettacolo dal vivo, rete che riunisce differenti realtà (compagnie, spazi, organizzatori, formatori) del settore dello spettacolo dal vivo in Veneto con l’intento di collaborare con chi crea progetti, bandi e iniziatiche che aiutino i professionisti a crescere; Pagliacce Network, prima rete italiana di donne clown con l’obiettivo di fare rete tra pagliacce professioniste e promuovere la comicità femminile.
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