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Chi dice Donna dice Dante

ANFITEATRO SUD
Regia: Francesco Civile, Daniel Dwerryhouse
Drammaturgia: Francesco Civile
Attori: Francesco Civile, Daniel Dwerryhouse
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Dante, Donna, Occhi, Anima

LO SPETTACOLO
Come si fa a mettere in scena una commedia su chi di Commedia ne ha scritto una Divina? Non si può! Il padre della lingua italiana è intoccabile, in quanto poeta. Ma in quanto essere umano?
Chi dice Donna dice Dante è uno spettacolo che sceglie di mettere al centro un Dante contemporaneo che si è perso di nuovo e che ha ancora bisogno del suo Virgilio per ritrovarsi, il tutto tramite il punto di vista di chi ha dato al poeta la possibilità di diventare “sommo”: la donna.
Molte e curiose figure femminili accompagneranno “l’uomo Dante” attraverso un viaggio grottesco ed esilarante alla scoperta di un nuovo sguardo, una nuovo volto e soprattuto una nuova anima. Uno spettacolo adatto sia ai ragazzi che agli adulti, per scoprire che Dante è molto più vicino a noi di quanto sembri.

LA TRAMA
Dopo l’abolizione ufficiale del Limbo, Publio Virgilio Marone viene rispedito sulla terra, sotto mentite spoglie, per guadagnarsi nuovamente il paradiso. Nella sua nuova veste di psicoterapeuta, aspetta di capire quando sarà il momento della sua redenzione, che però sembra non arrivare mai. Un giorno però, si presenta nel suo studio un uomo: Dante Licheri. Costui, che sembra essere l’inconsapevole copia contemporanea di Dante Alighieri, è in preda ad una crisi esistenziale, a causa di un forte problema con l’universo femminile. Virgilio gli propone una terapia sperimentale, un vero e proprio viaggio nel quale Licheri incontrerà le figure femminili che hanno fatto parte della vita del “sommo poeta”: La sorella Tana, la figlia Antonia, la moglie Gemma, la donna Pietosa, la donna Pietra e Beatrice. Riuscirà il Dante contemporaneo a ritrovare se stesso e a regalare a Virgilio il paradiso?


Altri crediti: Coreografie: Maria Teresa Fadda
Realizzazione scene: Alessandro Giacomello
Disegno luci: Ivano Cugia
Sarta di scena: Martina Putzu
Mix audio: Francesco Careddu
Direzione artistica: Susanna Mameli

Produzione: Anfiteatrosud

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Attiva dal 1999 l’Associazione Culturale AnfiTeatro Sud indirizza le proprie risorse e gli interventi nel campo teatrale, culturale ed educativo.
In particolare, in ambito culturale, si dedica all’organizzazione di eventi e festival teatrali ed artistici, nel senso più ampio, e alla produzione di rappresentazioni teatrali; in ambito educativo, si dedica alla ideazione e conduzione di laboratori teatrali e di ricerca, rivolti sia ai bambini e ai ragazzi che agli adulti, agli insegnanti e agli operatori del settore.
In generale si dedica alla produzione e alla promozione delle espressioni della creatività dell’uomo che per loro contenuto, sia culturale che artistico, tendano al miglioramento della qualità della vita e ad una migliore conoscenza della realtà sociale.
Pensiamo ad un teatro che nasce dalla comunità e va verso la comunità, nel senso che da essa trae ispirazione e nutrimento per generare spettacoli che la rappresentino e che, attraverso il linguaggio teatrale, la rendano consapevole della propria ricchezza e della propria cultura.
In questo rientra l'iniziativa di promuovere le espressioni culturali ed artistiche popolari, valorizzando ogni forma di produzione della cultura Sarda secondo il segno della contaminazione e della ricerca artistica e comunicativa, riproponendo questi temi nelle forme di aggregazione più note (conferenze, dibattiti, seminari e spettacoli) e collaborando con autori, registi, attori, attrici, musicisti, danzatori ecc. per favorire la promozione di momenti di aggregazione e di socializzazione rivolti alla generalità degli fruitori, con particolare riguardo ai minori, agli anziani e ai soggetti a rischio di emarginazione.
Tutto questo per presentare al nostro pubblico spettacoli dove ricerca e cultura non restino mai troppo lontani da una dimensione di sano intrattenimento.
Il nostro agire si identifica nella produzione di spettacoli di teatro civile o teatro sociale. Parliamo dei problemi della comunità e cerchiamo di mettere in comunicazione il locale con il globale, osservando come gli elementi, sia in micro che in macro, ossequiano gli stessi principi e gli stessi schemi operativi.
La validità e il valore dei nostri progetti hanno mosso il Comune di Capoterra a concederci, nel 2011, in comodato d’uso gratuito, una spazio che noi abbiamo allestito trasformandolo in una sala teatrale denominata “Piccolo teatro dei ciliegi” dove realizziamo le produzioni e i progetti mirati di teatro.
Nel 2013 siamo stati selezionati dal TEATRO STABILE DELLA SARDEGNA per le RESIDENZE DEI GRUPPI SARDI col progetto “AlcatraX, appunti di fabbrica”. Lo spettacolo, scritto e diretto da Susanna Mameli, è arrivato finalista al "Premio Donne e Teatro di drammaturgia femminile" – XV edizione. La premiazione si è tenuta al Teatro Argentina di Roma. I tre testi giudicati migliori tra cui “Alcatrax” di Susanna Mameli sono stati pubblicati in un volume dall'editore Borgia.
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