Regia: Elena Delithanassis
Drammaturgia: adattamento drammaturgico di Elena Delithanassis
Attori: con Marco Palazzoni, Elena Delithanassis, Ilaria Santostefano
Altri crediti: voci di Fulvio Falzarano, Tullia Alborghetti, Valentina Milan, Sergio Pancaldi
Parolechiave: magia, realismo magico, destino, vita, ineluttabilità
Produzione: Hangar Teatri
Anno di produzione: 2022
Genere: Prosa Teatro-danza
María, uno spettacolo sul destino. La Compagnia Hangar Teatri porta in scena la forza del realismo magico e, con uno sguardo incantato, indaga l’affascinante mistero della vita. Spagna, anni del franchismo: María, ex ballerina e assistente del Mago Saturno, in un pomeriggio di piogge primaverili si ritrova in mezzo ad una strada deserta con l’auto in panne. Costretta a chiedere aiuto, accetta un passaggio da un autobus diretto verso un ospedale psichiatrico: da quel momento la sua vita cambierà per sempre.
Note di regia:
Il racconto porta a teatro il realismo magico tipico di una parte della letteratura latinoamericana e narra le cose insolite che capitano nella vita e che molte volte cambiano irrimediabilmente il suo corso. Lo spettacolo, liberamente ispirato al racconto “Sono venuta solo per telefonare” di G.G. Márquez, è costellato da immagini e visioni poetiche e indaga l’affascinante mistero che
avvolge la vita per svelarne i suoi aspetti più segreti, con uno sguardo incantato e immaginifico, ma allo stesso tempo reale e lucido. Dalle parole di Elena Delithanassis “Nel 2014 intrapresi un viaggio in Colombia da una mia amica italo-colombiana, la quale mi regalò un libro, i “Dodici racconti raminghi” di Gabriel García Márquez. Lo lessi in poco tempo e ne rimasi molto entusiasta. Definii i racconti “un’esplosione di fantasia mescolata alla terra”. Mi appassionai di uno in particolare: “Sono venuta solo per telefonare”, forse a causa della mia città, Trieste, che fin da bambina mi insegnò a pensare che “i matti, non sono matti” oppure per le abilissime doti di Márquez nell’arte di raccontare, oppure più semplicemente per il mio istinto. Ho voluto portare in scena uno degli aspetti della vita per me più affascinanti: l’ineluttabilità del destino perché la vita alle volte ti porta a prendere delle strade senza via d’uscita, fuori dal tuo controllo e non puoi fare altro che accettare e andare avanti. Come nel racconto di Márquez, María non ha avuto altra scelta se non prendere quell’autobus completamente ignara che le avrebbe cambiato per sempre la vita. Alle volte si creano delle circostanze dove la realtà si mescola con il surreale e non capisci più ciò che è vero e ciò che non lo è. Márquez in questo è indubbiamente un Maestro.”
Occhio critico:
La pazzia di María è un segreto del destino - di Fausto Nicolini per Quarta Parete maggio 2023
María, la magica inevitabilità del caso - di Cristina Peretti per Banquo Magazine maggio 2023
María - Teatro Basilica - Federica Sarti - di Federica Sarti per Il Foyer giugno 2023
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