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Purgatorio- Panopticon per 32 Testimoni

ZoeTeatro
Regia: Emiliano Pergolari
Drammaturgia:
Attori: Emiliano Pergolari Stella Piccioni
Anno: 2013
Una stanza bianca. Potrebbe essere un carcere, un manicomio, un luogo di tortura, o il Purgatorio... Due personaggi: un uomo e una donna. Un dialogo serrato. Domande e risposte. Ma chi è la vittima? E chi il carnefice?
(..) Stanza dopo stanza. Come granelli di sabbia sul fondo di un mare sconfinato. Le stanze vanno riempiendosi in continuazione, straripano di donne come te e di uomini come lui. Laggiù le cose stanno … peggiorando. Perché dovremmo riservarti un trattamento speciale? (..)
Questo Purgatorio è una scatola di confessioni scomode, di sogni riflessi e capovolti, della memoria che assilla, del tempo che torna sui sui passi per l'eternità.
(..) Tu dici sempre che il tempo non scorre come pensiamo noi, ma gira all’infinito, si ripete nei modi più strani e che alcune cose che sembrano succedere prima in realtà succedono dopo (..)
Pugatorio- Panopticon per 32 testimoni è un progetto artistico in cui da un lato sfuma completamente il confine fra spettatore e attore, mentre dall'altro parte un muro reale con una piccola feritoia personale per ogni spettatore permette a ognuno di allontanarsi, di divincolarsi, volendo di fuggire da alcune meccaniche/dinamiche universali dei rapporti umani. Il Purgatorio di Lemuri è infatti un Panopticon per soli 32 testimoni, ovvero gli spettatori, divisi dai protagonisti solo da una piccola feritoia, che permette in ogni momento di spiare nella vita privata e intima dei due, violando di fatto l'intimità dei due protagonisti. Purgatorio di Ariel Dorfman, è un testo uscito in Italian nel 2006 che per la prima volta viene messo in scena in Italia. Dorfman è conosciuto in Italia soprattutto per “La Morte e la Fanciulla” film di Polanski di cui lo stesso autore argentino ha scritto il soggetto. Lo spettacolo, sostenuto dalla Fontemaggiore e da Armunia, è stato recentemente selezionato per la finale del Premio Cappelletti di Roma, che si è svolta lo scorso Dicembre. E' la storia di un uomo e una donna all'interno di una stanza che potrebbe essere un carcere, un luogo di tortura, o il Purgatorio. I due si interrogano a vicenda senza che sia chiaro mai fino in fondo chi è la vittima e il carnefice, mentre il tempo non sembra scorrere in modo lineare e canonico. In questo progetto specifico, oltre a Pergolari che si occupa anche della regia, sono coinvolti Stella Piccioni, attrice diplomata al Piccolo Teatro di Milano e Michele Branca musicista e studioso della tecniche vocali. Il percorso di creazione, frutto dell' incontro fra i tre, è in preparazione da oltre un anno, durante il quale Pergolari, Piccioni e Branca si sono spesso interrogati sul senso della messa in scena soprattutto in relazione allo spettatore.

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ZOETEATRO è la compagnia nata all’interno dell’Associazione Culturale Zoe, formata da Michele Bandini ed Emiliano Pergolari, nasce nel 2004 dopo alcune significative esperienze professionali e formative tra le quali, fondamentale, quella con Marco Martinelli e il Teatro delle Albe. Il primo esperimento creativo della compagnia è “Vi e Ve”, che debutta al Festival di Santarcangelo nel 2004, grazie all’idea e al testo di Marco Martinelli, un “Metalogo nel regno delle ombre” fra Vittorini e Veronese. Dal 2004 ad oggi ha realizzato numerose produzioni artistiche che hanno debuttato nei maggiori festival nazionali e internazionali, prodotta e sostenuta negli anni per numerose produzioni dal Teatro Stabile dell’Umbria, è la compagnia sostenuta come residenza artistica dallo Spazio Zut (Coop. GECITE) , all’interno del quale realizza periodi di residenza e di formazione.
La compagnia svolge con l'Associazione Zoe dal 2002, anche un’intensa attività di formazione teatrale con i giovani, adulti e bambini, e all’interno delle scuola medie superiori della città. Si occupa e realizza progetti di formazione intorno al cinema, con particolare riferimento al linguaggio documentaristico. Dal 2004 inoltre Bandini e Pergolari collaborano come guide per la “Non Scuola” del Teatro delle Albe di Ravenna e dal 2013 con il Festival di Santarcangelo dei Teatri.
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