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Marina. Nemmeno io sapevo di essere un poeta

Quizzy Teatro di Monica Massone
Regia: Tatiana Stepanenko
Drammaturgia: Poesie e Lettere di Marina Cvetaeva
Attori: Monica Massone (attrice), Tatiana Stepanenko (ballerina), Giorgia Zunino (ballerina)
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Danza

Tags: Danza, Prosa, Prosa Poetica, Letteratura russa, Poesia russa

Da un’idea della coreografa e ballerina Tatiana Stepanenko, in collaborazione produttiva e organizzativa con l’attrice e operatrice teatrale Monica Massone, lo spettacolo è un equilibrio tra danza e prosa, dedicato alla poetessa russa Marina Cvetaeva, nata a Mosca l’8 ottobre 1892 e morta suicida ad Elabuga il 31 agosto 1941.
“Marina. Nemmeno io sapevo di essere un poeta” è un viaggio attraverso la vita, gli amori, le sofferenze, gli abbandoni, le migrazioni, le separazioni, i ritorni, le solitudini, di una tra le più importanti e tormentate poetesse russe del Novecento, Marina Cvetaeva. Nata agiata in una Mosca prerivoluzionaria, Cvetaeva fu lacerata da conflitti interiori e famigliari durante la guerra civile - esule al seguito del marito (da Praga a Berlino e infine a Parigi), a cui promise non fedeltà ma di esserne sposa sino alla fine dei suoi giorni, morta suicida e in solitudine, nonostante la presenza dell’amato figlio, allontanata a forza dalla primogenita e dal marito, considerati spie dal Governo Russo - sino al definitivo ritorno in una patria che dimostrava di ignorarne il valore e la dignità umana, oltre che poetica.
Il tutto è narrato mediante l’interpretazione attoriale e coreutica della poesia e dalla corrispondenza epistolare in prosa poetica che Marina Cvetaeva compose tra il 1913 e il 1941, senza alcun intermezzo esplicativo, lasciando spazio alla sola parola della poetessa.
La linea narrativa è tracciata dalla sola disposizione cronologica di poesie e lettere, interpretate da un’attrice che incarna l’esteriorità di Marina Cvetaeva, mentre la musica di genere classico e sinfonico esalta l’agire scenico di due ballerine che, rispettivamente, traducono in danza l’anima giovane e matura della poetessa. Lo stile, sia attoriale che coreutico, richiama l’aulicità della tradizione ma si apre alla contemporaneità e alla sintesi espressiva. Tecniche e linguaggi: Dizione poetica - Lettura interpretata - Danza contemporanea - Essenzialità scenografica, solo tavolo da scrittura e l’inseparabile taccuino su cui Marina Cvetaeva annotava ogni suo elaborato - L’uso della luce, così come della musica, è funzionale a esaltare momenti di particolare intensità emotiva o drammatica in senso lato - Il costume riflette lo stile dello spettacolo ossia rievoca un passato contaminato dal gusto e dalla sensibilità contemporanei. Fonti: Ogni poesia e ognuna delle lettere sono tradotte dalla regista e coreografa Tatiana Stepanenko, direttamente dal russo all’italiano.
La finalità è contribuire alla conoscenza di una poetessa di cui si sapevano per trasmissione orale i suoi componimenti ma che venne oscurata dal regime sovietico, per via della sua non conformità tematica ai dettami ideologici e di partito. Si vuole, inoltre, vivificare la sua autenticità e unicità, sebbene risenta degli influssi simbolisti, espressionisti e, in generale, stilistici del suo tempo.


Altri crediti: Tecnica Luci-Audio: Federico Merula

Produzione: Tatiana Stepanenko e Quizzy Teatro di Monica Massone

File scaricabili:
MARINA..Nemmeno.io.sapevo.di.essere.un.poeta.Scheda.Artistica.pdf

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Quizzy Teatro è una realtà di produzione, organizzazione e formazione, facente parte del progetto residenziale "Corto Circuito", sostenuto e promosso dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo "Piemonte dal Vivo" (Regione Piemonte). In qualità di Residenza, Quizzy ha sede presso il Teatro di Monastero B.da (AT) e Spigno M.to (AL).L’attività di Quizzy Teatro consiste nella creazione di spettacoli di teatro di prosa (sia classico, che di ricerca e nuova drammaturgia), teatro per l’infanzia, teatro – ragazzi, teatro – scuola, teatro di narrazione, studi di spettacolo, mise en éspace, improvvisazioni strutturate e a canovaccio, performance e letture animate, teatro fisico e gestuale, nonché a tematica sociale e dunque profondamente legati all’attualità.A questa pratica spiccatamente teatrale, Quizzy affianca una vasta attività laboratoriale con un forte valore educativo e pedagogico. Tutti i laboratori proposti vertono sulla libera espressione dell’Io e sull'emersione del proprio immaginario; con approcci diversificati, ma ugualmente finalizzati a far affiorare il mondo interiore del partecipante, questi spazi sperimentali sono in grado di comunicare a bambini, adolescenti e adulti. L’anima artistica di Quizzy è affiancata da una struttura più di servizio: Quizzy si occupa della gestione di Stagioni Teatrali, di servizi di biglietteria e intrattenimento.
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