Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Ingratitudine (Vizio delle anime anguste)

MOTUS
Regia: Rosanna e Simona Cieri
Drammaturgia: Rosanna Cieri
Attori: Danzatori: Martina Agricoli, Paloma Biagioli, Ilaria Fratantuono, Roberta Morello, Gian Maria Picciau, Mattia Solano
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Danza, Teatro-danza

Tags: Julian Assange, danza, danza civile, danza contemporanea, teatrodanza

L’ingratitudine è un male antico, quasi genetico, e nessuno se ne può dichiarare immune.
L’assenza di riconoscenza spesso degenera e spinge il beneficiato a provare sentimenti negativi verso il benefattore e ad entrare in una spirale di vero e proprio odio. Questo fenomeno viene definito dagli psicologi come “sindrome rancorosa del beneficato”, una autentica malattia che affligge chi ha ricevuto un beneficio, poiché si trova in un evidente “debito di riconoscenza” nei confronti del suo benefattore.
È per questo che il popolo interpellato preferisce Barabba a Gesù.
In tempi più recenti non mancano esempi di ingratitudine e forse il più eclatante è proprio quello dell’opinione pubblica nei confronti del giornalista fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, per il quale è stata autorizzata da Londra l’estradizione negli Stati Uniti dove lo aspettano 175 anni di carcere. Una persona cui non è mai stato rivolto un vero addebito specifico se non quello di un non ben precisato “spionaggio” che si appella a una vecchia legge del 1917. L’accusa, in realtà, serve a coprire il bavaglio e la censura per aver avuto il coraggio di alzare il velo sui crimini di guerra commessi in Iraq e in Afghanistan.
Per la liberazione di Assange, molti sono stati gli appelli di autorevoli figure del mondo della cultura, del giornalismo, della diplomazia e delle organizzazioni che lottano per il rispetto dei diritti umani, a difesa del diritto inviolabile all’informazione, per arginare una iniziativa legale che potrebbe costituire un pericoloso precedente stabilendo che la pubblicazione di informazioni veritiere nell’interesse pubblico è un atto sovversivo e criminale. Un approccio che costituirebbe una minaccia non solo per il giornalismo, ma anche per la stessa democrazia.
A Julian Assange, giornalista dedito con enorme passione al suo mestiere, che ha agito con l’unico obiettivo di consentire a tutti di conoscere la verità, è dedicato lo spettacolo di MOTUS.

Altri crediti: Coreografia: Simona Cieri
Musiche: autori vari
Assistenza tecnica: Giampaolo Loddo
Organizzazione: Micol Viti
Ufficio stampa: Greta Sartarelli
Fotografia: Carlo Pennatini

Produzione: MOTUS con il sostegno di Regione Toscana

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

La Compagnia MOTUS, diretta dalla coreografa Simona Cieri, è sostenuta dalla Regione Toscana, dal Comune di Siena, dal Comune di Castelnuovo Berardenga e dal Comune di Sovicille.
La ricerca artistica della Compagnia MOTUS è mirata a individuare gestualità significanti per la trattazione di argomenti di impatto sociale e si spinge oltre la danza contemporanea e il teatro danza, usando strumenti espressivi diversi, inclusi quelli multimediali, con i quali produce spettacoli e video documentari.

La Compagnia nasce nel 1991, al Piccolo Teatro di Siena, da un’idea di Simona Cieri, danzatrice e coreografa, con il nome di Duncaniando, ma cambia nome in MOTUS, nel 1995, a seguito dell’esperienza maturata (Premio Nazionale di Coreografia 1994).
La vasta produzione di MOTUS (oltre 80 produzioni in 25 anni) si caratterizza per la ricchezza di collaborazioni con musicisti, poeti, attori, artisti visuali, videomaker, fotografi, ma anche moltissimi enti e associazioni impegnati nel sociale. Tra questi, l’UNICEF per cui MOTUS è testimonial per l’istruzione ai bambini lavoratori fin dal 2003.
Grazie a questa fitta rete di collaborazioni, i lavori di MOTUS sono apprezzati non solo in Italia, ma anche all’estero (USA, Singapore, India, Regno Unito, Olanda, Grecia, Spagna, Portogallo, Romania, Bosnia Erzegovina) dove hanno ottenuto importanti riconoscimenti (premi Teatarfest 2006 e 2008). In particolare, l’impegno della Compagnia in Bosnia Erzegovina si protrae da oltre 10 anni con il progetto “Moving to Peace”, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Sarajevo, il Comune di Tuzla (BiH), molte associazioni bosniache e la Fondazione Alexander Langer di Bolzano.
Nel 2009 lo spettacolo “Iris sotto il mare”, dedicato alle donne migranti, riceve l’apprezzamento ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana e nel 2010, l’apprezzamento ufficiale è attribuito anche allo spettacolo contro la pena di morte “Della tua carne”.
Nel 2011, è stato pubblicato il volume VENTI DI MOTUS a cura del Prof. Andrea Mancini, che illustra per testi e immagini, i primi venti anni di attività della compagnia.
Dal 2012 la Compagnia opera in maniera continuativa anche in Asia, sia presentando i propri spettacoli nei maggiori teatri e festival, sia attraverso i corsi condotti dalla coreografa Simona Cieri presso la Nanyang Academy of Fine Arts (NAFA) e presso LASALLE College of the Arts di Singapore.

Dal 2009 MOTUS ha la direzione artistica della Rassegna itinerante MoveOff che ha lo scopo di avvicinare al pubblico italiano quanto di meglio si muove nel campo della ricerca e innovazione per la danza e le arti performative a livello nazionale ed internazionale.
Condividi