Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Cara professoressa

Beppe Casales
Regia: Beppe Casales
Drammaturgia: Beppe Casales
Attori: Beppe Casales
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: scuola, Don Milani, scuola pubblica, lettera a una professoressa

Gianni è un bidello di una scuola italiana. Uno studente gli regala "Lettera a una professoressa" di Don Milani e i ragazzi di Barbiana. Nel libro Gianni trova la sua storia, scopre che tra la scuola che combatte Don Milani e la scuola attuale ci sono molte cose in comune, che la scuola pubblica italiana è cambiata, ma non così tanto.

Gianni racconta la sua storia scolastica e umana, con tutte le pazzie e le paranoie di un adolescente, con la musica dei Nirvana e un amore non corrisposto, ma anche con tutte le difficoltà che la scuola nasconde. Perché la scuola italiana è ancora un luogo di umiliazione, di discriminazione e di ingiustizia.

Poi però Gianni finisce per guardarsi attorno, come i ragazzi di Don Milani. E scopre che in Finlandia la scuola pubblica ha preso tutta un'altra strada, una strada di coraggio, di fiducia e responsabilità. Esattamente le cose che mancano alla scuola italiana.

"Cara professoressa" è un canto d'amore per la scuola pubblica.

Altri crediti: suoni di Matteo Sintucci
voce fuori campo di Matteo Alfonso
illustrazione di locandina di Ste Tirasso

Produzione: Beppe Casales

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Beppe Casales lavora come attore professionista dal 1998. Ha lavorato tra gli altri con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon e Mirko Artuso.
Dagli anni 2000 la sua ricerca artistica si concentra sul teatro di narrazione, un teatro popolare. Seguendo una continua ricerca di un linguaggio originale ha messo in scena “Salud”, “Einstein aveva ragione”, “Appunti per la rivoluzione” e “La spremuta - Rosarno, migranti, 'ndrangheta” (selezionato per il Torino Fringe Festival 2013 e vince il premio “LiNUTILE del teatro” 2013, ottenendo un eccezionale successo di critica e di pubblico), "L'albero storto - una storia di trincea" (prodotto con il Coro Valcavasia, il musicista Isaac de Martin e il regista Mirko Artuso), "Welcome" (patrocinato da Amnesty International Italia), "Nazieuropa" (spettacolo vincitore di Theatrical Mass 2019), "Cara professoressa" e "Il monsone - una storia di caporalato" (patrocinato da Amnesty International Italia e Avviso Pubblico.
Ha fatto parte di CRISI, laboratorio di scrittura permanente a cura di Fausto Paravidino, progetto del Teatro Valle Occupato.
Condividi