Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Come la principessa Diana

La Compagnia delle Lucciole
Regia: Federica Cucco
Drammaturgia: Federica Cucco
Attori: Mariangela Diana
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: vita, monologo, drammaturgia originale, teatro di narrazione, confessione

E' il 31 Agosto del 1997.
Ho 6 anni e tra 2 ore la
principessa Diana morirà.

Questa è la storia di Mariangela.
Una bambina che voleva essere principessa, e per un attimo ci è davvero riuscita.
Una ragazza che voleva essere speciale, non diversa.
Una donna che voleva solo altri cinque istanti in più con la sua mamma.
Un’attrice abbandonata sul palco a sé stessa, alle sue memorie, alle sue paranoie, ai suoi sogni. Ma soprattutto, alle sue bugie.
Questa sinossi l’ha scritta lei, quindi tutto quello appena scritto potrebbe non essere vero.

_

Una satira autobiografica, assolo introspettivo di una donna in perenne dicotomia con il suo essere bambina. Il testo è una mappa di frammenti ricamato nella forma del flusso di una coscienza per nulla in ordine, generatosi da una conversazione/confessione senza remore tra attrice e drammaturga, laureata in psicologia.

Uno scandaglio esistenziale tristemente divertente che racchiude le nevrosi, la sacralità della tradizione casertana, il post modernismo dell’ambiente emiliano, l’ansia congenita e una pletora di bugie che alimenta e distrugge la protagonista, in perenne combutta con le sue mille sé.

Secondo E’. Durkheim nell’essere isolato nasce la più spaventosa forma della debolezza umana. Ecco il motivo per cui la scena è vuota, sola, ma la protagonista esce da sé, dando voce al proprio monologo interiore per accedere alla sua vera essenza solo attraverso il contatto con l’altro.

Uno specchio a doppio schermo, dove protagonista e pubblico si ritrovano nella noia e nel terrore umano, nelle risate nei momenti meno appropriati, nella disfunzione familiare, nel dolore corrosivo, nella speranza che i sogni non siano tutti destinati ad ammuffire nei cassetti.

L’iperdiegesi della narrazione svela un intero universo, rivelando la complessità della natura umana nel momento in cui si è sicuri di non essere visti da nessuno. Una protagonista hikikomori costretta all’abbassamento della quarta parete, a rivelarsi e a mentire con il solo scopo di salvarsi.

Altri crediti: Musiche: Gio Cancemi e Marta

Produzione: La Compagnia delle Lucciole

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Scrivere e fare Teatro.
Il nostro teatro nasce da un’urgenza di dire, di fare, di far provare. La nostra attenzione verso l’'umano ha portato alla creazione di drammaturgie originali e di spettacoli contemporanei che spesso tendono al comico e al grottesco per cominciare a sradicare sia la quarta parete sia i muri costruiti di personaggi, attori e pubblico, per trovare la strada verso il vero, drammatico, nudo sentire.
Partiamo da quel che abbiamo, sempre.

La Compagnia, nel corso degli anni, ha collaborato con diverse realtà come Libera contro le mafie, Unione donne italiane, ERT, Festival Concentrico e con artisti come Stefano Cenci, Elisabetta di Terlizzi.

Durante la quarantena abbiamo sentito il bisogno di mantenere ciò che è di sacro e unico nel teatro, il rapporto attore-pubblico. Pur riconoscendo i limiti del tecnologico abbiamo potuto fare spettacolo anche con persone a kilometri di distanza.

Prima di tutto questo, abbiamo presentato i nostri spettacoli presso teatri e festival su territorio nazionale.
Prima della chiusura l'’ultimo nostro spettacolo The Hiddens- scritto da, con e per facebook ha vinto il premio alla recitazione al Do-it festival di Roma, spettacolo portato in scena anche al Duse di Bologna e nel Teatro del Cerchio di Parma, Teatro Tempio, Teatro Dadà e altri teatri della regione.

Nel 2021 abbiamo organizzato il primo ciclo di serate teatrali nella nostra città, per riqualificare alcuni luoghi di Carpi e per raccogliere fondi a favore di un'associazione che si occupa di sostenere ragazzi negli sport e nelle arti. Oltre al debutto di Non fiori ma opere di bene presso il Teatro Nero di Modena ci stiamo preparando alle nuove repliche di Da grande voglio fare il mafioso, che si terranno al Trallallero Festival di Udine e alla Fabbrica del Vapore di Milano.
Condividi