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fuoricampo

Compagnia La Lucina
Regia: Guido Mannucci
Drammaturgia: Riccardo Novaria
Attori: Lucia Mauri
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Danza, Teatro-danza, Performance

Tags: Danza, Performance, Liveness, Gaze

"fuoricampo" è un assolo in tre tempi sulla Terza Sinfonia di Gorecki. È un rito di elaborazione del lutto, di superamento del dolore. È un dialogo tra un corpo e tutta la storia - personale e collettiva - che quel corpo può evocare: è un viaggio alla ricerca di una ritualità non marcata, formale, suggerita da posture e segni depositati nella memoria comune.
È la relazione tra quel corpo e l’ambiente che lo accoglie - gli altri corpi, il vivente.
"fuoricampo" lavora nella circolarità e si svolge con il pubblico vicino e tutt’intorno. La coreografia è asciutta, suggerita più che danzata, sceglie la stasi più che il dinamismo, chiede al pubblico di soffermarsi, di depositare lo sguardo, di indugiare, di stare con il corpo che ha sotto gli occhi. È un invito al tempo lento, all’indagine del dettaglio, per un rapporto intimo di sensazione tra corpi, muscoli e ossa.
Il fuori campo è tutto ciò che accade fuori dal campo visivo ma riverbera nell’immagine manifesta: è ciò che dà da pensare su ciò che è da vedere.
Immersi in una proliferazione continua di immagini, in un’ipertrofia di informazioni visuali che sovrastimolano i corpi, al centro rimettiamo un corpo solo e il suo sguardo: l'assunzione di un punto di vista mai innocente, sempre situato, mediato.
Gli occhi della danzatrice sono il motore del movimento: continuamente si muovono, vedono, guardano, cercano. Un corpo che si abbandona all’imperio dello sguardo che cerca è un corpo che subisce. Un corpo in questa condizione riconnette la scrittura coreografica alla circolarità, alle forme rituali della danza.
Il movimento è sempre in dialogo con il dettaglio in un continuo avvicendarsi di stasi della forma e movimento vorticoso.
Il lavoro tenta una astrazione e un raffreddamento del carico emotivo che percorre tutta la composizione musicale; è un viaggio alla ricerca di una ritualità non marcata, formale, suggerita da posture e segni depositati nella memoria comune.
La coreografia è asciutta, suggerita più che danzata, sceglie la stasi più che il dinamismo, chiede al pubblico di soffermarsi, di depositare lo sguardo, di indugiare, di stare con il corpo che ha sotto gli occhi.


Altri crediti: musica Henryk Gorecki: sinfonia n.3 Polish National Radio Synphony Orchestra diretta da Kryzsztof Penderecki, voce Beth Gibbons

Produzione: Compagnia La Lucina con il sostegno di Marche Teatro / INteatro e Fattoria Vittadini, in residenza a Villa Nappi e Fabbrica del Vapore, progetto selezionato per Nuove Traiettorie XL 2021

File scaricabili:
fuoricampo.scheda.tecnica..(1).docx.pdf

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Nasciamo nel 2016. Siamo una compagnia.Crediamo nell'ibridazione dei linguaggi. Lavoriamo con il corpo la voce la musica e leimmagini. Spesso combiniamo tutte queste cose insieme. Siamo per l’indefinitezza, la possibilità di essere aperti, osmotici.Crediamo nella ricerca, nel lavoro di studio, di approfondimento. Tentiamo diaffrancarci da quello che già sappiamo e di affrontare il lavoro con ingenuità, convinti e convinte che dentro di noi si nascondano più possibilità di quelle che già conosciamo.Siamo per la complessità, per la molteplicità.Crediamo nella collaborazione, nel cercare altrove, in altri uomini e in altre donne,quello che ancora non ci appartiene. Crediamo nella condivisione dei saperi per nonfingerci quello che non siamo (ancora). Siamo a favore dello scambio tra generazioni,tra culture, tra discipline, tra visioni, linguaggi. Siamo per una comunità che crea. Siamo una comunità di pensiero e atto creativo.Crediamo nell’interdipendenza, agiamo secondo una responsabilità collettiva.Siamo per l’etica nell’arte. Per stare nel problema.Crediamo sia difficile sintetizzare: ciascuno di noi ha una storia, delle competenze, deidesideri, e vogliamo metterli al centro del nostro scambio, accettando la continua trasformazione che opera in noi il nostro con-fare.Crediamo nelle molteplici e infinite possibilità.Siamo un discorso aperto su cosa sia l’identità.Il nostro primo progetto mescolava la musica, il video, la danza e il teatro. Abbiamo poi prodotto un corto teatrale, un monologo per video. Abbiamo continuato con unaperformance-rito legata al corpo. Abbiamo realizzato una performance site-specific per LineaPelle - Milano. Ora stiamo lavorando su un testo teatrale, su un progetto di danza e su un altro legato alla fotografia.Ciò che ci interessa è non porci i limiti dello stile precostituito, ma in quello trovare lostrappo, il passaggio, per forzare i limiti della convenzione scenica.I nostri spettacoli sono arrivati in finale ai premi Scintille e Petroni. In semifinale al premio Pancirolli. Hanno vinto HORS del MTM - Teatro Litta.Abbiamo debuttato al Festival Morsi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e aDirection Under 30, arrivando in finale al premio del Teatro Gualtieri.Negli anni abbiamo collaborato con Antonio Moresco, Jonny Costantino, Rita Deiola,Chiara Claudi, Riccardo Spezialetti, Adriana Renna, Carla Benedetti.Siamo stati in residenza a Torino alla Cavallerizza Irreale, al CLAPS di Brescia, a The Work Room Milano, siamo stati inseriti nel progetto IntercettAzioni con una residenza presso LachesiLAB-Teatro delle Moire. Siamo andati a Napoli a L’Asilo, a Ca’Gallo (PU) nel circolo ARCI e nelle sale del Comune di Atri (TE). Siamo andati a Polverigi -INTeatro con Marche Spettacolo.Abbiamo preso parte alla realizzazione del progetto Nel Cuore della Notte. Insieme alPrimo Amore e a Repubblica Nomade abbiamo organizzato e partecipato a Terrestri, un ciclo di incontri sull'emergenza climatica insieme a Bruno Latour, Amitav Ghosh, Vito Teti, ecc.
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