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Baléni

francesca pica
Regia: Francesca Pica
Drammaturgia: Francesca Pica
Attori: Francesca Pica
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa
Come lontani ricordi che affiorano alla mente, sulla scena si palesano alcuni personaggi, mondi svelati giusto il momento di un lampo, rubati al tempo; solitudini che possono essere entusiasmanti avventure così come terrificanti specchi in cui osservarsi. Cinque sono quelli principali: Picciridda, una bambina siciliana che cerca invano di nascondere le proprie inquietudini dietro una filastrocca; Lella, una stravagante zitella che vive in un caotico palazzo romano; Wig, una scrittrice girovaga che sogna amore e libertà; Mena, una donna campana a lutto, in grado di predire il futuro. A intercettare le loro storie fatte di paure, sogni e aspettative è il personaggio R.M., pietrificato nella sua immobile esistenza, fatta di pensieri e di sguardi; spia le vite altrui, cercando risposte al proprio mistero, anelando ad essere vero e vivo quanto i personaggi che gli balenano davanti.

NOTE
“La più felice di tutte le vite è una solitudine affollata” Voltaire

Cosa definisce la realtà? Quanto di quello che si vive è reale o immaginario? Il mondo è frutto del pensiero della mente? Quanto incide la percezione che hanno gli altri di noi? Chi si è senza l’altro? Si può dialogare anche senza gli altri: con sé stessi, con chi non c’è più, con chi ancora deve arrivare, con chi non si conosce, con la propria paura…E’ questa zona privata dell’essere umano che ho provato a precorrere, quella in cui non bisogna mostrarsi, in cui si è soli e improvvisamente ci si ritrova a dare spazio a desideri, dubbi, frustrazioni e si è assorbiti in maniera totale da una vita interiore che spiazza, pone domande senza risposta, toglie tutte le certezze, fa sentire spaesati. E’ un sottile crinale tra la vita e la morte, il sonno e la veglia, il reale e l’immaginario: cosa si ricorda di qui momenti? Passano veloci a volte senza traccia, non hanno tempo e spazio, è possibile andare indietro fino agli avi o vedere cose che accadranno, fare scelte improvvise e atroci, restare bloccati in un loop. I personaggi che si animano sul palco prendono spunto da persone che ho conosciuto o che hanno sfiorato la mia vita, di cui sono venuta a sapere tramite racconti, libri o immaginate così tanto da diventare reali. Sono buffi, delicati, terribili, potenti, ognuno porta in sé qualcosa dell’altro, anche se sono così diversi...ma quanti io possono convivere in una sola persona? Chi sono io?



Altri crediti: supervisione Elena Bucci/ oggetti di scena, maschera e costume Domenico Latronico/disegno Luci Elena Vastano/ sarta Rita Rubino/ collaborazione all'allestimento Valerio Pietrovita/ progetto tutorato da Le Belle Bandiere

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Francesca Pica è attrice e musicista. Diplomata in clarinetto al conservatorio di Salerno G.Martucci, nel 2001 comincia il percorso di formazione attoriale studiando recitazione presso l’Accademia dello Spettacolo diretta da Antonio Casagrande. Importanti le esperienze con Jiulia Varley, Gennadi Bogdanov, Giancarlo Sepe, Mimmo Borrelli, Elena Bucci, Margarete Assmut. Riceve la menzione speciale alla recitazione, DOIT Festival 2018, con lo spettacolo “Tàlia si è addormentata”. Tra le esperienze lavorative più significative quelle con Vincenzo Pirrotta in “All’ombra della collina” con cui debutta nel 2003, con Ruggero Cappuccio in un adattamento speciale di “Shakespea re di Napoli” per il festival Benevento Città Spettacolo nel 2006, con la compagnia Theatre en vol con cui comincia una collaborazione dal 2015, con la compagnia Le Belle Bandiere ne “L’anima buona del Sezuan” 2018. Nel 2013 fonda la Compagnia PolisPapin. Il primo lavoro, “Indubitabili Celesti Segnali”, vince il Premio del pubblico al Roma Fringe Festival 2015 mentre lo spettacolo “Tàlia si è addormentata” vince il Premio miglior spettacolo al DOIT Festival 2018. Dal 2016 comincia a lavorare al progetto teatrale MARE, lo spettacolo debutta ad agosto 2018, Elena Bucci ne cura la supervisione e il progetto è tutorato da Le Belle Bandiere.
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