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Cenere. Per una poetica dell'impossibile

QA-QuasiAnonimaProduzioni
Regia: Auretta Sterrantino
Drammaturgia: Auretta Sterrantino
Attori: Giulia Messina
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Teatro-danza, Performance, Altro

Tags: cenere, impossibile, eliot

La cenere è parte del rito del lutto. La cenere è polvere alla quale torniamo. La cenere è resto, residuo ma al contempo caparbia testimonianza di un’esistenza passata. Traccia di un’orma di senso, la cenere è sabbia che scandisce un tempo deserto in cui siamo soli, sempre più soli. E nudi, scarnificati.
Lo studio, per una poetica dell’impossibile, parte da "La terra desolata" di T. Eliot con la sua partitura, per approdare a un testo poetico originale teso a indagare quel senso di incombente desolazione post-catastrophe che sempre mette a rischio l’umanità per poi vederla risorgere. Nuova? Migliore?
«Donne si accalcano su seggi come troni bruniti,
con pellicce appese al chiodo che reclamano
la luce di gioielli abbaglianti come speciali puntati sul loro volto satellite.»
Lo spettacolo scandaglia la frammentazione del tempo presente attraverso uno sguardo ora malinconico ora feroce che su un tempo ciclico persistente che si ripete senza sosta. La poetica dell’impossibile, di cui al sottotitolo, rappresenta da una parte la spinta a scrollarsi di dosso ciò che non è più sopportabile, dall’altra una vocazione irriducibile a tendere con ogni mezzo ed energia verso ciò che sembra impensabile da raggiungere. Un invito dal margine a oltrepassare il limite.
«Da vivi seppelliamo la spinta verso un’azione totale,
accettiamo passivi di avanzare in una marcia letale».
Il tempo diventa una giostra, il passato è stato disarcionato a beneficio di un presente senza futuro. Corpo, gesto, movimento, spazio, parola, ritmo, respiro, musica, buio e luce sono la grammatica di questo lavoro visionario che tenta di rendere viva la morte pandemica dell’eterno testo di Eliot.
«Cado nel brivido cosmico di questo infinito vuoto pneumatico
eppure rammento qualcosa di altro e ad altro mi voglio aggrappare».

http://quasianonima.it/gli-spettacoli/cenere/

Altri crediti: musiche originali
Vincenzo Quadarella

disegno luci
Stefano Barbagallo

regia e drammaturgia
Auretta Sterrantino

assistente alla regia
Elena Zeta

assistente volontario
William Caruso

osservatorio critico e Ufficio Stampa
Vincenza Di Vita

Produzione: QA-QuasiAnonimaProduzioni

File scaricabili:
CENERE..Per.una.poetica.dell.impossibile.pdf

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QA-QuasiAnonimaProduzioni è nata a Messina nel 2013 con l'intento di portare in scena volti e testi nuovi, alla ricerca di una contaminazione autori antichi e moderni per una nuova ricerca drammaturgica.
QA segue un percorso di ricerca che si concentra sulla parola, sul verso, sulla musica e sul movimento come un insieme coerente e inscindibile: un mezzo per indagare gli spazi più profondi dell'anima e della psiche. Abbiamo eletto l'uomo, le sue relazioni, i suoi dissidi al centro della nostra ricerca, nel tentativo di costruire uno specchio attraverso cui vedere il meglio e il peggio di noi stessi.
Vogliamo indagare fatti, sentimenti, reazioni e relative conseguenze conseguenze attraverso l’azione, non attraverso la narrazione. Vogliamo rappresentare il caos attraverso un equilibrio della forma che amplifichi il dolore, le paure, i dubbi e le estreme conseguenze a cui ci spingono.
Lavoriamo molto con il corpo, la voce, i suoni, la musica, il movimento, il respiro, lo sguardo e le parole, fino a quando tutti gli elementi diventano un solo atto, un solo sentimento, un solo essere: agire come mezzo estremo di espressione dell’essere.
La ricerca, il pensiero, lo scavo da un lato, la denuncia e la protesta, dall'altro, sono le forze che muovono la compagnia. I testi sono tutti originali, così come le musiche.
Gli spettacoli prodotti e messi in scena finora sono: "Riccardo III. Suite d’un mariage", riscrittura del Riccardo III shakespieriano concentrata sulla relazione tra Riccardo e Lady Anna; il primo e il secondo capitolo della Trilogia dei Traditori o Portatori di Colpa: "Caino. Homo Necans" e "Giuda. Ed era di notte"; "Quarantena. Chiostro/Interno/Notte/Cervantes-Caravaggio", immaginifico incontro tra Cervantes e Caravaggio; "Prometheus. O del Fuoco, Maestro di ogni Arte", una riscrittura del celebre mito; "Wunderkammer. Suggestioni Poe-Tiche", un viaggio nell’ultima notte di Poe, tra musica e teatro; "Naufragio. Un preludio, quattro movimenti, una fuga" una partitura per attrice e pianoforte dedicata al mito di Danae; "C’era L’acca", un irriverente spettacolo che parte dal paradosso del gatto di Schrödinger; "Ulisse. L’arte della fuga", partitura per attore e pianoforte; "Traditori. Contro il Ministro dei Temporali", una amara riflessione sulle piaghe dei giorni nostri; "Nudità. Chiaroscuro permanente" uno studio su Kandinsky e Schönberg; "Insomnium. E si sciolgon le ore" un testo liberamente ispirato al romanzo “La casa del sonno” di J. Coe; "Asini" un format declinato in diversi assetti ("Asini. La Storia come non l’avete mai sentita"; "Asini Tutti"; "Asini in Controluce") per raccontare le piccole storie di persone “cocciute” che con la loro integrità e le loro prese di posizione hanno inciso in modo significativo sulla grande storia; "Matrioska", liberamente ispirato al romanzo “Follia” di P. McGrath; "Adolphe. The importance of being ...", una commedia amara che prende le mosse dalla celebre commedia francese “Le prenom” di M. Delaporte e A. de la Patellière; "Quando, come un coperchio", omaggio a Lucio Piccolo, Montale, Consolo e Bufalino; "Erebo. Il lungo addio", una sfida negli inferi tra Persefone e Penelope; "ProTesto", sul dissidio che anima molti di noi: andare o restare, combattere o arrendersi?
Dal 2013 inoltre QA produce a Messina una rassegna di nuova drammaturgia totalmente autofinanziata, "Atto unico. Scene di vita, Vite di Scena", che ha portato oltre 40 spettacoli sul palco, molti dei quali in anteprime nazionali, registrando importanti ospiti tra registi e attori italiani come Antonio Calenda , Maurizio Marchetti, Sergio Basile, Tino Caspanello, Manuel Giliberti, Claudio Collovà, Angelo Campolo, Luca Fiorino, Roberto Bonaventura, Carmelinda Gentile, Elena Polic Greco e Donatella Bartoli tra gli altri.

I fondatori della compagnia sono Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella.
Auretta Sterrantino è drammaturga e regista, ha una lunga formazione da classicista e una lunga collaborazione con la Fondazione INDA, l'Istituto Nazionale dei dramma antico di Siracusa. Per l’INDA è stata consulente scientifico e consulente alla drammaturgia, lavorando con vari artisti, attori e registi. Attualmente è impegnata con la Fondazione come docente di storia del teatro e messinscena tragica per l’ADDA, Accademia D’Arte del Dramma Antico.
Nel 2016 e nel 2018 è stata una delle registe residenti di WRITE, la residenza internazionale di drammaturgia che ha vinto il premio ANCT nel 2018 ed è diretta da Tino Caspanello.
Vincenzo Quadarella è un musicista: ha pubblicato tre dischi con due diversi gruppi come musicista, cantante e compositore. Ha scritto musica per cortometraggi e dal 2009 compone anche musica per il teatro. Dopo lunghi studi anche con uno dei più grandi ingegneri del suono, Hubert Westkemper, Vincenzo è attualmente un ingegnere del suono, responsabile audio dell'INDA, dove ha iniziato a lavorare oltre 15 anni fa. Vincenzo ha lavorato con registi come Luca Ronconi, Antonio Calenda, Massimo Castri, Walter Pagliaro, Carmelo Rifici, Claudio Longhi, Marco Baliani, Valerio Binasco, Davide Livermore .


Sul nostro sito web - http://quasianonima.it/ - è presente anche una sezione dedicata alla rassegna stampa (on line e su carta stampata).
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