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A≠B (AdiversodaB)

MOTUS
Regia: Rosanna e Simona Cieri
Drammaturgia: Rosanna Cieri
Attori: Danzatori: Martina Agricoli, Paloma Biagioli, Filippo Di Crosta, Ilaria Fratantuono, Roberta Morello, Mattia Solano
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Danza, Teatro-danza

Tags: differenze, diversità, danza civile

“Tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale degli altri” (Orwell)

In termini sociali ‘uguale’ sta per ‘medesimo’, ‘simile’, ma l’etimologia latina rimanda al termine aequus, con un forte richiamo al concetto di ‘equità e imparzialità per gli appartenenti alla stessa classe di equivalenza’. Si stabilisce così un’uguaglianza in base all’appartenenza ed una equità per chi fa parte del gruppo.

Quale criterio definisce l’equità e sancisce l’eguaglianza tra esseri umani?
E chi decide chi è degno di essere considerato uomo e lascia ai margini chi è troppo dissimile?
Oggi sono i confini politici e i passaporti che definiscono chi è fuori e dentro, con rituali di entrata, uscita, accesso (ovvero eguaglianza) o esclusione. Il modello dominante è quello della sovranità statale basata sul principio di territorialità che delimita funzioni, identità e diritti al suo interno.
Quando circa 75 milioni di persone (come calcolato dalle Nazioni Unite nel periodo dal 1965 al 2000) attraversano confini per stabilirsi in paesi diversi da quelli di origine, chi determina dove e come siano tutelati i diritti umani?
In una società mobile, con flussi migratori costanti, va riconosciuta l’uguaglianza fra chi convive e condivide la realtà sociale nel presente a prescindere dall’origine etnico-nazionale o è il passaporto, la nazionalità di provenienza a stabilire l’inclusione nel gruppo di ‘uguali’?
Sfortunatamente i principi che classificano gli “uguali” tra diverse nazionalità, o tra nord e sud del mondo, si estendono in maniera trasversale anche all’interno di una stessa nazione. Infatti, non esistono pari opportunità di genere, la povertà aumenta e la forbice tra ricchi e poveri è sempre più larga.

Come può essere garantito il principio di uguaglianza quando in Italia (Rapporto Oxfam) il 5% più ricco possiede il 40% della ricchezza nazionale netta?

Altri crediti: Concept e Drammaturgia Rosanna Cieri
Coreografia Simona Cieri
Musiche autori vari
Assistente alla coreografia Martina Agricoli
Danzatori Martina Agricoli, Paloma Biagioli, Filippo Di Crosta, Ilaria Fratantuono, Roberta Morello, Mattia Solano
Regia Rosanna e Simona Cieri
Produzione MOTUS

“AdiversodaB” è prodotto con il sostegno di Regione Toscana ed è parte del Progetto A-LIKE sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Produzione: MOTUS con il sostegno di Regione Toscana

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La Compagnia MOTUS, diretta dalla coreografa Simona Cieri, è sostenuta dalla Regione Toscana, dal Comune di Siena, dal Comune di Castelnuovo Berardenga e dal Comune di Sovicille.
La ricerca artistica della Compagnia MOTUS è mirata a individuare gestualità significanti per la trattazione di argomenti di impatto sociale e si spinge oltre la danza contemporanea e il teatro danza, usando strumenti espressivi diversi, inclusi quelli multimediali, con i quali produce spettacoli e video documentari.

La Compagnia nasce nel 1991, al Piccolo Teatro di Siena, da un’idea di Simona Cieri, danzatrice e coreografa, con il nome di Duncaniando, ma cambia nome in MOTUS, nel 1995, a seguito dell’esperienza maturata (Premio Nazionale di Coreografia 1994).
La vasta produzione di MOTUS (oltre 80 produzioni in 25 anni) si caratterizza per la ricchezza di collaborazioni con musicisti, poeti, attori, artisti visuali, videomaker, fotografi, ma anche moltissimi enti e associazioni impegnati nel sociale. Tra questi, l’UNICEF per cui MOTUS è testimonial per l’istruzione ai bambini lavoratori fin dal 2003.
Grazie a questa fitta rete di collaborazioni, i lavori di MOTUS sono apprezzati non solo in Italia, ma anche all’estero (USA, Singapore, India, Regno Unito, Olanda, Grecia, Spagna, Portogallo, Romania, Bosnia Erzegovina) dove hanno ottenuto importanti riconoscimenti (premi Teatarfest 2006 e 2008). In particolare, l’impegno della Compagnia in Bosnia Erzegovina si protrae da oltre 10 anni con il progetto “Moving to Peace”, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Sarajevo, il Comune di Tuzla (BiH), molte associazioni bosniache e la Fondazione Alexander Langer di Bolzano.
Nel 2009 lo spettacolo “Iris sotto il mare”, dedicato alle donne migranti, riceve l’apprezzamento ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana e nel 2010, l’apprezzamento ufficiale è attribuito anche allo spettacolo contro la pena di morte “Della tua carne”.
Nel 2011, è stato pubblicato il volume VENTI DI MOTUS a cura del Prof. Andrea Mancini, che illustra per testi e immagini, i primi venti anni di attività della compagnia.
Dal 2012 la Compagnia opera in maniera continuativa anche in Asia, sia presentando i propri spettacoli nei maggiori teatri e festival, sia attraverso i corsi condotti dalla coreografa Simona Cieri presso la Nanyang Academy of Fine Arts (NAFA) e presso LASALLE College of the Arts di Singapore.

Dal 2009 MOTUS ha la direzione artistica della Rassegna itinerante MoveOff che ha lo scopo di avvicinare al pubblico italiano quanto di meglio si muove nel campo della ricerca e innovazione per la danza e le arti performative a livello nazionale ed internazionale.
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