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Cavalli

Riccardo Buscarini
Regia: Mauro Barbiero
Drammaturgia: Mauro Barbiero
Attori: Mauro Barbiero Carolina Migli
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: VM14


Generi: Prosa, Danza, Teatro-danza, Performance, Installazione

Tags: ballo, maratona, rinuncia, resistenza, grottesco

In una scena scarna e lugubre, appena illuminata a ricordare un ring, due attori interpretano tre coppie ad una maratona di ballo. Non conosciamo i nomi dei partecipanti, ma solo i numeri con cui gareggiano per un premio finale di 1000 dollari: l’unico loro obiettivo è quello di rimanere l’ultima coppia in piedi sulla pista. 

Dapprima ballando, poi semplicemente dondolandosi senza sosta uno contro l’altra, appoggiati per non cadere a terra, i personaggi si trascinano con i loro sogni già infranti: senza speranza, la gara è per loro l'ultima chance da provare per rimanere a galla.

Tra le tre coppie ci sono un’attrice e un ex ufficiale di marina, una donna incinta ed il compagno, ed infine Robert e Gloria, due comparse del cinema, che, da spettatori, siamo portati a vedere come protagonisti. Lei giovane attrice mancata, lui ancora senza una propria direzione, entrambi in disperata ricerca di riconoscimento come artisti e come esseri umani.

La maratona di ballo appare fin da subito non come una competizione, ma come uno show grottesco in cui i partecipanti vengono umiliati ed esasperati da un impresario senza scrupoli che funge da deus ex machina come un Grande Fratello, e da un pubblico ugualmente gretto che osserva gli eventi facendo da un lato il tifo per i propri favoriti, dall’altro aspettando la loro caduta… come in un’arena.


Robert e Gloria si incontrano quasi per caso in quello che sarà il loro viaggio temporale più decisivo del loro destino, una gara di ballo. Due esseri umani che si immolano in cambio di sopravvivenza. Un viaggio dove non si separeranno mai e dove la morte diventa consapevolezza, conforto, liberazione. Come nella tragedia classica, il suicidio è unica via di fuga per non conformarsi alla realtà.


Il progetto prende spunto da “Non si uccidono così anche i cavalli?” di H. McCoy e
nasce dall’esigenza di riflettere sulla contemporaneità attraverso un testo ambientato in un’altra epoca ma all’apparenza incredibilmente attuale.

L’esasperato desiderio di visibilità e l’ambizione di “essere qualcuno” agli occhi degli altri sono ossessioni che finiscono per rappresentare ognuno di noi. Chi agisce e chi osserva, è sia vittima che carnefice in una società, quella americana della Grande Depressione ma forse anche la nostra (?) in cui il valore dell’identità sembra perdere corpo a favore di un certo voyeurismo e di una continua dimostrazione superficiale del talento -se vi è effettivamente.
Qual è il significato della nostra professione e della nostra identità se non il lasciare un segno nel mondo? Perché preferire grottesco all’arte pur di fare audience? Perché prediligere il facile della competizione piuttosto che la bellezza?

NB: Il trailer è un video work in progress: password: cavalli

Altri crediti: direzione del movimento: Riccardo Buscarini

Produzione: Barbiero/Buscarini/Migli

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"A star is born" (The Huffington Post)Coreografo vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero, Riccardo Buscarini (Piacenza, 1985) è un artista che si concentra sul cambiamento costante del suo approccio creativo alla coreografia e sulle sue possibili interazioni con altre forme d’arte. Riccardo si diploma alla London Contemporary Dance School nel 2009. Vince The Place Prize 2013 con "Athletes" e partecipa ai progetti ArtsCross London 2013 (Regno Unito, Taiwan, Cina), Performing Gender 2013-15 (Italia, Croazia, Spagna, Paesi Bassi) e MAM-Maroc Artist Meeting (Marrakech). Il suo lavoro nel campo delle arti visive include collaborazioni con Summerhall (Edimburgo), London Festival of Architecture 2016 e 2019 e Nahmad Projects/Francesco Bonami (Londra e miart 2017). "Silk", la sua creazione per il Chelyabinsk Contemporary Dance Theater (Russia) riceve due nominations (Best Choreography e Best Choreographer) per la Golden Mask 2018 al Teatro Bolshoi, Mosca, per poi essere riallestita su ZfinMalta, National Dance Company of Malta, nell’autunno 2019. Nel 2019 lavora come coreografo/assistente alla regia del M° Italo Nunziata ne "La forza del destino" di G. Verdi a Piacenza, Modena e Reggio Emilia e firma due nuove creazioni, una sul Chelyabinsk Contemporary Dance Theater ed una su Compagnia Equilibrio Dinamico (Bari) selezionata per NID Platform 2022. Nel 2020 è assistente alla regia del M° Leonardo Lidi in "Falstaff" di G. Verdi a Piacenza, Modena e Reggio Emilia, e crea uno dei lavori per EDGE 2020, The Place, Londra. In Italia Buscarini ha vinto il Premio Prospettiva Danza 2011 con "volta", primo frammento della trilogia Family Tree di Chiara Bersani, il Fondo Fare Anticorpi 2012 con "10 tracce per la fine del mondo", ed è stato selezionato per il progetto Prove D'Autore 2015 ("non finito a sei voci" per il Nuovo Balletto di Toscana). Il suo lavoro è stato sostenuto da TIR Danza, Modena, dal 2012 al 2019. I suoi progetti più recenti includono commissioni per il Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano 2020 ("Danse Sacrée et Danse Profane"), Spazio Leonardo Milano ("Il labirinto invisibile"), Festival Città di Velluto 2021 ("Sipario") e "Requiem for Juliet" (2022) commissione di 70 minuti su ZfinMalta, la Compagnia Nazionale di Danza di Malta.
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