Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Gray o sulla paura della vecchiezza

Balt
Regia: Alessandro Balestrieri
Drammaturgia: Balt
Attori: Alessandro Balestrieri Francesco Altilio
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: oscar wilde, vecchiaia, gioventù, musica

L’anima nasce vecchia, ma ringiovanisce: questa è la commedia della vita. Il corpo nasce giovane e invecchia: questa è la tragedia della vita.
Oscar Wilde

Qualche anno fa il McCann Truth Central ha condotto un studio mondiale sul tema dell'invecchiamento. Secondo il report Truth about Age in generale le persone di tutte le fasce d'età non stanno rispettando le aspettative tradizionalmente associate alla loro fase di vita. Ecco così che nel campione, due terzi delle persone di circa 70 anni, credono di non essere troppo vecchi per un appuntamento romantico, mentre il 57% dei ventenni ha paura della morte.
Nella società dell’immagine infatti sembra sia proibito invecchiare: siamo ormai legati a modelli di bellezza e successo che si identificano con la giovinezza eterna. Sono i giovani a prendere le luci della ribalta eclissando chi non lo è più. I vecchi sono inutili, improduttivi, brutti e posti ai limiti della società. Si ricorre allora ad ogni mezzo pur di nascondere lo scorrere degli anni, pur di assicurarsi una finta giovinezza che, un po’ come la “signora imbellettata” di Pirandello, ad un’attenta analisi non può non muovere a compassione. In questo contesto si inserisce la gerascofobia, termine coniato per indicare una particolare forma di fobia riguardo l’invecchiare e il trascorrere del tempo. Ad essa si associano timori riguardo la propria identità, il proprio valore personale, la possibilità di rimanere soli e incapaci di provvedere a sé stessi.
Insomma, in quest’epoca di gerascofobici in quanti sogniamo di avere un ritratto che invecchi al posto nostro?
Partendo dalla celebre opera di Oscar Wilde GRAY o sulla paura della vecchiezza è un racconto sulla contemporaneità. Il romanzo resta sullo sfondo, è solo un pretesto, il topos, utilizzato per estrapolare alcuni testi che, insieme a poesie in lingua originale dello stesso autore, ci servono a raccontare una storia altra; siamo davanti ad un nuovo Dorian, un giovane che il giorno dopo il suo trentesimo compleanno vede allo specchio il suo primo capello bianco.

Lo spettacolo inizialmente avrebbe dovuto debuttare ad aprile 2020. A causa dell'emergenza sanitaria è stato rielaborato per essere distribuito anche come un album musicale . Il 30 novembre 2020 in occasione dei 120 anni dalla morte di Oscar Wilde è uscito il primo “singolo”, Those Gentle Haunts, brano dalle sonorità elettroniche il cui testo è estratto dal poema Humanitad. A gennaio 2022 uscirà l'album completo.

N.B. Nel video dello spettacolo alcuni brani sono stati giustapposti in postproduzione in quanto la registrazione dal vivo era scadente


Altri crediti: Musiche originali Francesco Altilio

Produzione: Balt, Matutateatro e Teatro della Caduta

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Balt nasce nel maggio del 2019, originariamente come un duo, formato da Alessandro Balestrieri, attore, regista e formatore cresciuto nella Compagnia Matutateatro e Francesco Altilio, sound designer, compositore e fonico. I due si trovano attorno ad un progetto intitolato GRAY o sulla paura della vecchiezza in cui musica e testo si pongono al centro di una performance a metà fra il reading e il dj set, tra lo spettacolo e il concerto. Lo spettacolo è tra i finalisti del Premio “Presente-Futuro” del Teatro Libero di Palermo. Per il secondo progetto della compagnia, Theatrify - Dai scegli un pezzo!, si aggiunge Eleonora Paris, drammaturga formatasi presso la civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, in qualità di attrice e autrice. Lo spettacolo, sostenuto dal Teatro della Caduta di Torino, debutta al Festival Strabismi 2021.
La compagnia prosegue la propria ricerca drammaturgica e musicale con il progetto Preferisco il rumore del mare, che è stato tra i finalisti di “Bando al futuro” del Festival 20 30 e attualmente è in finale per il Premio “L. A. Petroni” indetto da I.DRA. residenze artistiche di Brescia. Con questa collaborazione Balt si sposta a Milano e si allarga ulteriormente, includendo al suo interno Francesca Mignemi, anche lei drammaturga diplomata presso la civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.
La compagnia si propone di portare avanti una ricerca drammaturgica e performativa che tenga conto di un importante lavoro sul suono e che scavi nelle crepe della nostra società.
Condividi