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Domino

Perypezye Urbane
Regia: Tommaso Serratore
Drammaturgia:
Attori: Tommaso Serratore e Sara Sguotti
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (6-14), Danza, Teatro-danza

Tags: incontro, due, cambiamento, primordiale

Domino nasce come seguito di Mr Furry (2019), il cui protagonista è un bizzarro essere che avanza da una dimensione primordiale verso il presente, nell’incessante tentativo di giungere a uno stato di compiutezza.
In Domino è proprio l' ‘adesso’ a diventare lo scenario per concedersi l’opportunità di vivere il nuovo con curiosità e aspirazione. Una dimensione inedita in cui Mr Furry scopre un’altra creatura, l’altra faccia della medaglia, sempre in bilico tra l'insicurezza e la consapevolezza del proprio valore senza mai trovare un posto che sia davvero proprio.
I pensieri si trovano sempre occupati dal passato e dall'avvenire, non stando quasi mai al presente.
È l’interazione a smuovere riverberi, mutamenti, taciti accordi e nuovi slanci verso un futuro sconfinato e irresistibile.
Un’ode al naturale incedere delle situazioni, nella consapevolezza che lottare con insistenza per qualcosa da cui forse non si trarranno frutti potrebbe precludere la scoperta di nuovi traguardi e nuove forme di potenziale felicità.
Domino è un condensato della vita che stiamo vivendo, in un periodo insolito fatto di scelte radicali e di potenziali inespressi; è un moto in avanti continuo e progressivo che induce a guardare il presente non come una disfatta ma piuttosto come una risorsa.

Altri crediti: Ideazione: Tommaso Serratore
Luci: Eleonora Diana
Musica: Gabriele Ottino
Con il sostegno di Bando Abitante 2021, Centro Nazionale di Produzione
della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze
Si ringrazia MCF Belfioredanza, Teatro Frida

Produzione: Perypezye Urbane / Versiliadanza

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Perypezye Urbane si propone per i prossimi tre anni di consolidare la presenza di DanceMe come strumento di creazione coreografica al servizio dei progetti artistici di sei danzatori italiani: Marianna Andrigo, Giorgio Azzone, Daria Menichetti, Luna Paese, Paola Ponti ed Elisa Sbaragli. Il progetto di Perypezye Urbane per questi sei danzatori è sia a vocazione nazionale, promuovendoli sul territorio italiano in festival e rassegne, sia internazionale, sostenendo la loro circuitazione all'interno dell'Unione Europea, in particolare in Germania, Lussemburgo, Francia e Finlandia.
DanceMe è Uno sguardo che osserva la coreografia da dentro, restituendo allo spettatore nuove prospettive e nuovi significati.
DanceMe, storia di un tool per la creazione coreografica
DanceMe nasce nel 2010 come progetto sperimentale per la creazione coreografica on-line, inserendosi in quel filone di ricerca coreografica che, da Merce Cunningham a William Forsythe, porta a un'ibridazione sempre crescente tra danza e media digitali. I media digitali (nel nostro caso un'app) sono posti al servizio del coreografo, lo aiutano a creare, a annotare, a registrare e a codificare il proprio movimento, restituendolo poi in carne ed ossa per lo spettatore dal vivo.
Nel 2016 decidiamo di trasformare DanceMe in una piattaforma mobile e, grazie al sostegno di alcune Fondazioni Bancarie (Cariplo, Compagnia di San Paolo e Carige), realizziamo la prima App di DanceMe, dedicata alla produzione coreografica.
Nell’ottobre 2016 produciamo la prima performance di Paola Ponti interamente realizzata tramite l’App e nel 2017 DanceMe produce 6 lavori di danza sul tema delle migrazioni. Coreografi di DanceMe nel 2017 sono stati: Daniele Ninarello, Antonio Marino, Aya Toraiwa, Kat Hernandez, Brian McNeal ed Elisa Sbaragli. Di questi 6 presentiamo Difficilissimo di Antonio Marino presso il Teatro Sociale di Camogli e il Festival Suq di Genova, Altrove di Elisa Sbaragli presso il Festival Più che Danza di Milano e Miscanthus and Blackbirds di Aya Toraiwa presso il Festival Wam! a Faenza.
In seguito tuttavia alla crescita del progetto stesso e alla sua forte vocazione produttiva, e sostenuti da un gruppo di giovani coreografi e danzatori che formano il nocciolo duro di DanceMe, decidiamo di trasformarlo in un vero e proprio organismo di produzione dedicato alla ricerca coreografica di giovani autori di danza.
Entrano dunque nel progetto Luna Paese e Paola Ponti, memorie storiche del DanceMe delle origini, Marianna Andrigo e Elisa Sbaragli, con cui collaboriamo proficuamente da diversi anni, Daria Menichetti, come rappresentante dell’effervescente residenza coreografica dell’Umbria e il giovane Giorgio Azzone, che raccoglie la sfida di diventare anche il più giovane direttore artistico che DanceMe abbia mai espresso, ambasciatore del DanceMe che verrà.
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