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L'Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30anni dopo.

KNK Teatro

Genere Prosa
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Premi: In-Box Finalista 2022
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Regia: Chiara Callegari

Drammaturgia: Claudio Fava

Attori: Simone Luglio, Giovanni Santangelo

Altri crediti: L'ULTIMA ESTATE<br /><br /> FALCONE E BORSELLINO 30 ANNI DOPO<br /><br /> di Claudio Fava<br /><br <br /><br /> un progetto di Simone Luglio<br /><br /> regia Chiara Callegari<br /><br /> con Simone Luglio e Giovanni Santangelo<br /><br /> voce fuori campo Luca Massaro<br /><br /> <br /><br /> scene e costumi Simone Luglio <br /><br /> musiche originali di Salvo Seminatore<br /><br /> disegno luci Massimo Galardini <br /><br /> <br /><br /> produzione Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale <br /><br /> in collaborazione con KNK TEATRO Progetto realizzato con la collaborazione di Teatro Metastasio di Prato e Collegamenti Festival

Parolechiave: Falcone, Borsellino, stragi, mafia, anniversario

Produzione: produzione Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale - in collaborazione con KNK TEATRO

Anno di produzione: 2021

Genere: Prosa

Il 1992 è l’anno delle stragi di Cosa Nostra e della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un anno drammatico e cruciale, che cambia per sempre la storia dell’Italia.
Sono passati trent’anni e con questo testo l’autore ripercorre gli ultimi mesi di vita dei due magistrati palermitani.
Fatti noti e meno noti, pubblici e intimi, come le stazioni di una via crucis, per raccontare fuori dalla cronaca e lontano dalla commiserazione, la forza di quegli uomini, la loro umanità, il loro senso profondo dello Stato. Ma anche l’allegria, l’ironia, la rabbia e, soprattutto, la solitudine a cui furono condannati.
Il diario civile di due uomini, non di due eroi.

“In questo paese ricordare gli ammazzati è come andare a messa, una liturgia di verbi, di gesti recitati a memoria… E invece quei morti ci chiedono altro - dice Borsellino in una delle ultime scene - essere ricordati per come vissero, non solo per come morirono”.

É la scelta che anima questo testo teatrale.
Sottratti all’apparato celebrativo che ha fatto di loro delle icone cristallizzate, Fava ci racconta Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella dimensione più autentica e quotidiana, che nulla toglie al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani.

L’ultima estate è un mosaico di eventi, in delicato intrecciarsi di momenti ironici e amari, pubblici e intimi.
I due protagonisti, per una volta sottratti alle ritualità e alle mitologie, si interrogano e si raccontano, si confrontano tra loro e con lo spettatore, portandolo a rivivere momenti fondamentali della loro amicizia, oltre che della storia di questo Paese.
Sul palcoscenico, due attori ed elementi scenici ridotti all’essenziale, perché padrona della scena deve essere la parola. Parole recitate, confidate a un microfono, affidate ai tasti di una macchina da scrivere, riprodotte da un registratore, a volte ridotte al silenzio di fronte ai ricordi.
Un viaggio nel tempo con due guide d’eccezione e una domanda sospesa: quale parte tocca a noi, adesso?

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