Generi: Prosa

Tags: Satira, commedia, politica, storytelling.

È il compleanno di Carlo ed esattamente un anno prima la moglie lo ha lasciato. Lei si è presa la casa, la macchina e il cane. Lui il mutuo, la spatola rompighiaccio e la cuccia del cane. Ora vive in affitto in un triste monolocale pieno di scatoloni ancora nastrati, fa il lavoro che odia nel posto che odia di più al mondo: l’impiegato delle risorse umane per un azienda in crisi. Un desiderio? Cambiare questa vita di m****a.
Improvvisamente irrompe nella sua vita Margherita, la sua vicina di casa; irrompe è una parola grossa, diciamo che gli ha semplicemente chiesto le chiavi della cantina del palazzo e lui goffamente gliele ha prestate. Vorrebbe farsi notare da lei ma riesce solo a collezionare una figuraccia dopo l’altra.
Così Carlo, inghiottito oramai dal proprio divano, si consola guardando una trasmissione politica in cui presenzia un Matteo Renzi in splendida forma. Una volta appisolato, si gira e si rigira ronfando sul divano, fino a che un improvviso schiocco di dita lo sveglia, una figura si palesa di fronte a lui: l’uomo giusto al momento giusto, Il Guru, l’unico che può far capire a Carlo che l’importante non è quello che si fa o quello che si è, ma quello che si rappresenta, quello che viene percepito, quello che insomma si racconta. Le sue parole d’ordine sono tre: romanzare, omettere, emozionare.
È l’inizio della nuova vita di Carlo...



Altri crediti: collaborazione creativa Gabriele “Gerets” Albanese
Scenografia \ Costumi di Maddalena Oriani
Coordinamento tecnico Alessandro Levrero

in collaborazione con Ass. Centro Teatrale MaMiMò

Produzione: il Terzo segreto di satira e Pablo Solari