Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.
A FONDO
Rueda TeatroRegia: Laura Nardinocchi
Drammaturgia: Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich
Attori: Antonio De Stefano Ilaria Giorgi Claudia Guidi
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: VM14
Generi: Prosa
Tags: Fragilità - Resa - Lotta - Morte - Acqua
NOTE DI REGIA
A FONDO è un progetto di scrittura scenica che indaga la condizione di resa di fronte alle proprie fragilità.
A FONDO è un percorso dalla massa al singolo, dalla frenesia al silenzio, dalla lotta sfrenata alla condizione di resa assoluta.
A FONDO è un viaggio che intreccia due differenti piani; la lotta interna all’essere umano, con i propri desideri, i propri sentimenti e le proprie necessità, nella società, in famiglia e nella sua solitudine, e la lotta con una condizione esterna: fuori c’è un’ acqua che sale, un’ acqua che penetra, domina, altera, un’ acqua che arriva a sommergere senza lasciare via di scampo.
STRUTTURA:
Quadro I
Ambiente più grande, la società. Il focus è sul mondo del lavoro: i ruoli gareggiano, come per competere per lo stesso posto di lavoro, cercando di cambiare sempre strategia pur di ottenerlo, fino ad arrivare a mettersi in ridicolo.
Quadro II
L’ambiente si restringe alla casa, ai legami familiari. Il rapporto fra due individui: figlia e madre, padre e figlio, marito e moglie. Ciò che accomuna queste relazioni è l’incapacità di comunicare; tutti fanno intravedere le proprie necessità e i propri sentimenti senza però riuscirli ad esprimere chiaramente all’altra persona.
Quadro III
In questo ambiente i ruoli si trovano all’interno di una singola stanza, in relazione con sé stessi e con i propri bisogni: la fame, il sonno e il sesso. Lottano per frenare gli impulsi, per resistere ad ogni forma di godimento ma, poi, ci si abbandonano completamente.
Quadro IV
In questo quadro l’acqua diventa metafora della morte; i ruoli riescono a dialogare con lei, ad andare consapevolmente verso di morte, accettando la resa.
Fra i passaggi da un quadro all’altro l’acqua sale sempre di più, andandosi a trasformare di volta in volta: inizialmente arriva fino al ginocchio, poi genera macchie d’umidità sul soffitto, poi inizia a infiltrarsi nelle case e infine sommerge tutto. I passaggi fra un quadro e l’altro sono i momenti di maggior dialogo fra gli attori, la scena e il suono.
La scena è composta da tre telai in ferro e ad ognuno di questi sono fissati tre ami; durante i passaggi gli attori spostano i telai stessi nello spazio per generare ambienti diversi, fanno cadere gli ami e abbandonano su questi le loro vesti, per uscire da un ruolo ed entrare in quello successivo.
Durante tali passaggi gli attori dialogano anche con delle registrazioni; sono le voci di chi si è prestato a rispondere ad alcune nostre domande. Infatti, abbiamo chiesto ad individui conosciuti e sconosciuti, di età, ambienti e luoghi diversi, di provare a dare una propria risposta a questi quesiti, per noi alla base del progetto.
-Qual' è la tua fragilità nel lavoro?
-Chi nella tua famiglia rappresenta una tua fragilità?
-Qual' è la tua fragilità rispetto ai tuoi bisogni?
Tali voci sono uno strumento utile per far capire che questa condizione riguarda non solo i ruoli in scena, ma ognuno in modo specifico e differente.
Altri crediti: Scene: Marco Guarrera e Claudio Petrucci
Luci: Marco Guarrera
Suono: Dario Costa
Produzione: Florian Metateatro, Teatro Di Sacco, Theatron Produzioni, Rueda Teatro
Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
Non è stata caricata nessuna recensione
Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.
Rueda Teatro nasce nel 2016, dall’incontro fra la regista Laura Nardinocchi e le attrici Claudia Guidi e Ilaria Giorgi.
La compagnia lavora attraverso un processo di scrittura scenica, in cui di fondamentale importanza è il dialogo fra regista e attori. Ogni componente dello spettacolo - il testo, la scena,i costumi e i suoni - si definisce man mano che si struttura e si approfondisce il lavoro attoriale. Tutto quindi si crea partendo dall’attore, dal suo corpo e dal suo mondo emotivo e immaginario. Solo da qui ha senso iniziare, dall’incontro fra l’ uomo-attore e il ruolo. Ed è stando in questo sottile confine che l’attore struttura la sua ricerca artistica, in cui, in una costante relazione con il regista, arriva pian piano a definire una drammaturgia fatta di parole, ma anche e soprattutto di azione.
Fra gli spettacoli messi in scena: OCCHIOPIN e PEZZI, spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019 e di conseguenza di una tournée di circa 30 date in tutta Italia. Il progetto SOTTO IL DISORDINE DELLA REALTA’ - successivamente rinominato A FONDO - è semifinalista al Bando Registi under 30 - Biennale College Teatro 2019, indetto da Antonio Latella.
La regista della compagnia, Laura Nardinocchi, vince insieme a Niccolò Matcovich, con lo spettacolo ARTURO, il Premio Scenario Infanzia 2020.
La compagnia lavora attraverso un processo di scrittura scenica, in cui di fondamentale importanza è il dialogo fra regista e attori. Ogni componente dello spettacolo - il testo, la scena,i costumi e i suoni - si definisce man mano che si struttura e si approfondisce il lavoro attoriale. Tutto quindi si crea partendo dall’attore, dal suo corpo e dal suo mondo emotivo e immaginario. Solo da qui ha senso iniziare, dall’incontro fra l’ uomo-attore e il ruolo. Ed è stando in questo sottile confine che l’attore struttura la sua ricerca artistica, in cui, in una costante relazione con il regista, arriva pian piano a definire una drammaturgia fatta di parole, ma anche e soprattutto di azione.
Fra gli spettacoli messi in scena: OCCHIOPIN e PEZZI, spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019 e di conseguenza di una tournée di circa 30 date in tutta Italia. Il progetto SOTTO IL DISORDINE DELLA REALTA’ - successivamente rinominato A FONDO - è semifinalista al Bando Registi under 30 - Biennale College Teatro 2019, indetto da Antonio Latella.
La regista della compagnia, Laura Nardinocchi, vince insieme a Niccolò Matcovich, con lo spettacolo ARTURO, il Premio Scenario Infanzia 2020.