Regia: Carmen Pellegrinelli
Drammaturgia: Federica Molteni
Attori: Federica Molteni
Altri crediti: scene e light design Michele Eynard testi tratti da "La corsa giusta" di Antonio Ferrara testi originali di Alessandro De Lisi Costumi Francesca Biffi
Parolechiave: ciclismo, voto alle donne, costituzione, attentato togliatti, sport
Produzione: Luna e GNAC Teatro
Anno di produzione: 2020
Genere: Prosa
Gino Bartali, il campione, pedala e pedala, sempre un altro giro di ruota e un’altra salita, senza mollare mai. Adriana, la sua amatissima signora è adesso sua moglie. Sono la coppia raccontata in scena da Federica Molteni mentre attraversano l’Italia del dopoguerra: il voto alle donne, la repubblica e le sue contraddizioni legate a un regime che non vuole finire, l’inizio del boom economico. il ritratto dell’Italia attraverso un amore, una vita insieme, inarrestabili, come quando Ginettaccio sale in sella: non c’è mai avventura senza paura.
Seguito dello spettacolo “Gino Bartali- un eroe silenzioso”, che ha girato sui palcoscenici italiani ed europei, incontrando e facendo emozionare oltre cinquantamila spettatori, caso straordinario nel teatro indipendente del nostro paese, Bartali è “giusto tra le nazioni”, un albero cresce nel giardino dello Yad Vashem a Gerusalemme, per aver salvato ottocento ebrei e un’intera famiglia, i Goldberg. pedalando.
Questa è la storia anche del legame di Bartali con Fausto coppi, due rivali e due fratelli di battaglie, la grande epica del ciclismo, a sessant’anni dalla morte del "Campionissimo". Adesso Gino Bartali pedala ancora, sassi e salite, per raccontare con la sua Adriana le origini di un paese fragile e bellissimo come l’Italia più vera e piccola.
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