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Yakouba e il leone

silvia scotti

Genere Teatroragazzi (5-10) Figura Altro
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Regia: supervisione artistica Teatro Due Mondi

Drammaturgia: Silvia Scotti, testo non tutelato SIAE

Attori: Silvia Scotti

Altri crediti: Movimenti di scena: Micaela Sapienza Maschera : Angela Pezzi oggetti di scena: Angela Pezzi, Donatello Galloni. Fortunato Papa, Maddalena Artusi Costume: Angela Pezzi, Loretta Ingannato Spettacolo finalista al premio “Italia dei Visionari 2021”, unico nel genere Teatro ragazzi. E’ stato ritenuto “meritevole di segnalazione” dalla giuria di In Box Verde 2022.

Parolechiave: coraggio,amicizia,ragazzi,leone, maschera

Produzione: supervisione artistica del Teatro Due Mondi (Faenza) e sostegno del Teatro alla Corte (Giarola,PR), Promozione Teatro Evento (MO)

Anno di produzione: 2020

Genere: Teatroragazzi (5-10) Figura Altro

YAKOUBA E IL LEONE è una storia di iniziazione che trae riferimento dalla cultura Masai; racconta gli ostacoli che si incontrano nel percorso per diventare grandi e quanto siano importanti i desideri per individuare una direzione.
“Esprimi il tuo desiderio perché dove c’è sogno c’è sempre realtà”, questa è la frase che tutt’ora viene consegnata ai giovani nei villaggi nel centro dell’Africa, prima di essere ammessi alla vita adulta.

La Storia:
È un giorno importante al villaggio, intorno ai ragazzi, seduti immobili, incalzano i preparativi per una grande festa.
I ragazzi sono in attesa, aspettano che il “clan degli anziani” affidi loro una prova, solo chi riuscirà a superarla diventerà Guerriero. I Guerrieri si distinguono nella tribù per il coraggio e la capacità di rischiare, come sussurra il nonno al giovane Yakouba: ”non saranno né la lancia né i sassi a renderti più forte del leone, sarà il tuo coraggio a fare la differenza”.

Inizia per il protagonista un viaggio solitario nella foresta: scopre i rumori della notte, l’inquietudine del buio, la ferocia degli animali; deve cercare un leone e lottare con lui per dimostrare a tutti il suo coraggio, ma il leone che incontra è già ferito.
Può ucciderlo e diventare un guerriero agli occhi dei compagni, o accettare il Patto di alleanza che il leone gli propone.

Questa storia ha molti ingredienti in comune con le fiabe tradizionali: la dimensione del rito; l’eroe (il protagonista) che vuole acquisire un ruolo utile per la sua comunità; la figura del mentore (il nonno), che fra gli anziani del villaggio accompagna il ragazzo; le prove da superare; l’incontro con l”altro” – diverso forse nemico (il leone); il confronto con la Paura che fa scoprire risorse e capacità e il tema della scelta individuale.
Di questi ingredienti non sono rimaste molte tracce nei percorsi di crescita dei bambini di oggi.
I giovani spettatori possono immedesimarsi nella sfida di Yakouba: qual è la scelta che davvero dimostra coraggio?
Si diventa guerrieri uccidendo senza fatica un leone già ferito?
Il protagonista torna al villaggio senza la “pelle” del leone e rinuncia così al desiderio di diventare guerriero. E’ durante la carestia che l’alleanza con questo animale lo salva e gli restituisce il ruolo che desidera nella tribù.


L’attrice in scena narra la storia divertendosi a “dar vita” a differenti personaggi.
L’utilizzo essenziale della parola lascia spazio all’azione e alle immagini che vengono create.
La maschera permette di dare corpo e voce alla presenza degli animali.
Lo stile essenziale della scena lascia al pubblico la possibilità di entrare nel racconto e immaginarne i particolari.


Durata: 50 minuti
Testo non tutelato, musiche tutelate SIAE.

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