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Il posto delle patate di Georges Perec

MacroRitmi
Regia: Rosi Giordano
Drammaturgia: Rosi Giordano
Attori: Maria Teresa Di Clemente Marco Giustini Monica Maroncelli Maria Enrica Prignani Adriano Rosati
Trailer: Link
Anno: 2013
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Georges Perec, Rosi Giordano, MacroRitmi, Il posto delle patate,

"Il posto delle patate" di Georges Perec
Nella scrittura scenica l’attenzione viene posta, in particolare, sulla “spasmodica ricerca d’identità” dei personaggi. Quello dell’identità è un concetto quanto mai primario nelle società d’oggi : le identità, infatti, tendono a mutare, e gli individui le reinventano, indipendentemente dalle radici, molto più di quanto accadesse un tempo. Quindi la ricerca d’identità costituisce anche uno shock, perché significa perdere gli abituali riferimenti e cercare di costruirne di nuovi...
Così i cinque personaggi collocati in uno luogo immateriale, come in una dimensione sospesa, incapaci di dare risposte alla loro condizione scavano nei ricordi e attraverso una mixture di finzione, realtà e apparenza, esplorano momenti di vita, inventandoli o rivisitandoli giungendo a focalizzare identità transitorie e… la storia ricomincia. In tutto questo la patata, tubero onnipresente nei discorsi e tra le mani dei personaggi, viene scambiata, riposta, lavorata, pulita, rubata, mangiata... Diviene conforto, messaggio di protesta, passaggio del testimone,incorrotto oggetto lavorativo, elemento di suggestione o copertura di una realtà sommersa mai distintamente manifesta... Ipotesi e valutazioni vengono continuamente differite nella ricerca dei personaggi di trovare la combinazione dell’ultima catartica storia rivelatrice di ciò che si è lasciato dietro…

La scrittrice Karen Blixen in un racconto descrive la seguente situazione: c’è una signora che chiede ad un cardinale: "Ma tu chi sei?" e il cardinale: "Risponderò con una regola classica: racconterò una storia " … il "chi sei?" ha una sola risposta che può rendere il suo contenuto dotato di senso e che è appunto la narrazione, il raccontare una storia. L’identità è ciò che si lascia dietro…(A. Cavarero).
R.G.

Altri crediti: Cinque rappresentazioni in teatri romani di diversi municipi; In provincia a Morlupo; a Salerno Rassegna Out of baunds;

Produzione: MacroRitmi

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La Compagnia nasce nel 2008 fondata dalla regista e scenografa Rosi Giordano e dalla cantante Angela C. Muscogiuri. Il gruppo si caratterizza per un’attività teatrale e performativa frutto di un lavoro di contaminazioni di diversa estrazione espressiva e sistemi disciplinari. Pur facendo tesoro dell’esperienza artistico-teatrale di tradizione utilizza attivamente esperienze di ricerca, in sintonia con l’innovazione tecnologica, attraverso la progettazione, creazione e realizzazione di spettacoli e promuovendo, contestualmente, un’attività formativa teatrale dell’attore. Il background professionale dei componenti si articola su diversi ambiti di spettacolo nell’intenzione di intraprendere esperienze multidisciplinari derivate dalla dialettica e dal confronto.
Poetica L’interesse del gruppo è indirizzato verso Autori e testi poco conosciuti e/o poco rappresentati che abbiano come tema l’essere umano e il rapporto con la propria e altrui identità’. Le scritture sceniche generalmente privilegiano il visionario, l’evocativo e l’irridente, sempre segnate da un ritmo espressivo “non stop action”, inteso come flusso di sonorità, azione corporea, reticolo di immagini. L’espressività è elaborata nella costante ricerca della sintesi per evidenziare ogni singolo elemento e non affogarlo nel complessivo. L’attore è la base, la concretizzazione e l’apice del percorso: le tecniche acquisite dagli attori non vanno applicate pedissequamente ma contaminate, messe in discussione in una logica tra il gioco e la razionale analisi. Ogni messa in scena è l’occasione per un confronto e rielaborazione dell’esperienza acquisita dove ogni attore viene utilizzato là dove evidenti sono i suoi punti di forza ma nel contempo spinto ad approfondire o potenziare metodiche e pratiche espressive in evoluzione. Lo spazio scenico viene caratterizzato da proiezioni ed altri interventi tecnici per alterarne la percezione, approfondendo e rivisitando soluzioni espressive e per sottolineare e attivare emozioni. L’esperienza musico-sonora è un altro elemento espressivo fondante nei lavori che la compagnia affronta infatti molti dei componenti del gruppo hanno una formazione musicale. Altro elemento caratterizzante dell'attività espressiva perseguita è la competenza nella gestione del corpo da parte di tutti i membri della Compagnia.
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